Anno: 2011

"Usano la crisi per demolire i diritti dei lavoratori", di Cesare Damiano

Con il nuovo decreto anche l’articolo 18 diventerà derogabile rendendo più facili i licenziamenti. Una norma da cancellare. È importante che il sindacato ritrovi una posizione unitaria Una vendetta. Un colpo mortale al diritto del lavoro e ai diritti dei lavoratori. Erano tre anni che il ministro Sacconi cercava il momento buono. E ora, dopo i tentativi andati a vuoto, sembra averlo trovato. Il varo della manovra-bis – imposta dall’Europa a un governo assente e indecente – gli ha spianato la strada. Da oggi, grazie all’articolo 8 del decreto, curiosamente compreso in un Titolo III denominato «Misure a sostegno dell’occupazione», il principio della derogabilità di leggi e contratti diventa regola dominante. Le prerogative e l’autonomia delle parti sociali sui temi del lavoro sono oggetto di una pesante invasione di campo. E l’accordo negoziato unitariamente da Cgil, Cisl e Uil e Confindustria lo scorso28 giugno viene messo, nei fatti, in discussione. Nel testo di Sacconi non solo c’è una deroga – che sembra ritagliata su misura per Marchionne – che riconosce la validità erga omnes degli …

"Questa manovra è ingiusta e dannosa governo di transizione per l´emergenza", intervista a Pier Luigi Bersani di Roberto Mania

Serve un altro volto che non sia quello di Berlusconi per presentarsi nel mondo. Se non si cambia rischiamo di rendere inutili tutti i nostri sforzi. Era un dovere accertarmi che il Capo dello Stato fosse a conoscenza del tentativo di Tremonti di far nominare Grilli in Banca d´Italia al posto di Draghi. «Non so se Tremonti resterà ministro dell´Economia. Francamente penso che non lo sappia nemmeno lui», risponde Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, che sulla conversione del decreto con la stangata da 45 miliardi di euro punta a giocare in Parlamento una partita-chiave. Una risposta che conferma il nuovo quadro con le divisioni laceranti che attraversano la maggioranza. Tremonti non è più una pedina insostituibile nel governo. E anche questo apre a nuovi possibili scenari. Bersani ha preparato un pacchetto di emendamenti per cambiare la manovra e ha deciso di confrontarsi con tutti: opposizioni, forze sociali, e partiti di maggioranza. Obiettivo: «Far pagare a chi evade e a chi non ha ancora pagato nulla come i possessori dei grandi patrimoni immobiliari». Sullo sfondo …

Paghi chi non paga mai

La “manovra alternativa” del PD contro la manovra depressiva e ingiusta della destra. La manovra del governo PdL-Lega Nord è sbagliata, depressiva, poco credibile e ingiusta. Scarica il costo del rientro dal deficit pubblico sui ceti popolari e sugli onesti che pagano le tasse. E’ inoltre un intervento destinato a deprimere l’economia invece di rilanciarla e non prevede nulla di significativo per la crescita. Il Partito Democratico ha presentato, venerdì 13 agosto, una contromanovra in 7 punti per offrire al Paese un’alternativa credibile, più efficiente, più giusta – deve pagare chi non ha pagato mai! – in modo che l’Italia possa voltare pagina e riprendere il suo cammino di crescita. Sulla base di questi primi ed altri elementi di proposta dal 20 agosto in poi, una volta esaminato il testo presentato dal Consiglio dei ministri, il PD si rivolgerà alle forze sociali e alle opposizioni per aprire un confronto volto a perfezionare una più compiuta proposta alternativa agli interventi del governo, a presentare gli emendamenti in Parlamento ed a sollecitare il sostegno dell’opinione pubblica per …

"Il ceto medio che paga davvero", di Carlo Galli

La manovra economica non testimonia solo della riluttanza con cui il governo ha ammesso la crisi, né solo della cessione di sovranità, verso istanze esterne, che questo ritardo ha determinato. L´articolazione della manovra, che colpisce soprattutto il reddito fisso, contiene in sé anche un significato simbolico e politico. Ben chiaro a Berlusconi e ai giornali di destra, che piangono sul ceto medio tartassato anche da una imposta aggiuntiva per chi guadagna oltre i 90.000 euro l´anno (il reddito fisso di livello basso a loro non interessa). Si tratta in realtà di lacrime fuori posto, propagandistiche e vittimistiche, che distolgono l´attenzione dai veri soggetti colpiti (appunto, l´intero lavoro dipendente in quanto tale). Infatti, non tutto il ceto medio è tartassato: quel tetto è superato da ben poche persone fisiche, per nove decimi dipendenti pubblici e dirigenti aziendali. Il mondo delle professioni – molto vicino alla destra – è assente. Anche alla luce del dettagliato articolo di Maurizio Ricci di ieri, ciò significa, concretamente, che il nostro sistema fiscale non funziona e che è inattendibile, perché la …

Carpi (mo) – Eccidio di Piazza Martiri : martedì si ricordano i sedici fucilati dai fascisti nel 1944

Eccidio di Piazza Martiri : martedì si ricordano i sedici fucilati dai fascisti nel 1944. Si svolgerà martedì 16 agosto a Carpi la manifestazione commemorativa del 67esimo anniversario dell’eccidio di piazza dei Martiri, avvenimento che vide nel 1944 l’uccisione di 16 persone da parte dei fascisti. Dopo la deposizione di una corona di fiori alle ore 9 .30 al cippo dei caduti di via Guastalla il ritrovo delle autorità, dei familiari dei caduti e dei cittadini è fissato davanti al Municipio alle ore 10 : anche qui sarà posata una corona, sulla lapide posta in piazza Martiri a ricordo dell’eccidio. Dopo la benedizione del cippo la cerimonia verrà poi chiusa dal discorso commemorativo del vicesindaco Alessia Ferrari. La manifestazione è promossa dal Comune in collaborazione con il Comitato cittadino per la memoria e sarà accompagnata dalle note musicali della Filarmonica città di Carpi. L’eccidio del 16 agosto 1944, alla memoria delle vittime de l quale è stata intitolata la piazza principale della città, venn e compiuto dai fascisti per rappresaglia a seguito all’uccisione, da parte …

"La rasoiata c'è, manca l'ambizione", di Fabrizio Forquet

La rasoiata (come l’ha definita il quotidiano dei vescovi Avvenire) c’è stata. Sarà stata la pressione della Bce, o magari l’ultima settimana nera di Piazza Affari che ha bruciato oltre 80 miliardi di euro, ma alla fine il Governo ha trovato lo scatto d’orgoglio per rafforzare la manovra di luglio. È l’ambizione, però, che è mancata. L’ambizione, e il coraggio, di trasformare un decreto correttivo d’emergenza in un provvedimento in grado di ridare anima e fiducia a una crescita economica che per l’Italia continua a restare un sogno perduto. Che la manovra segni una sterzata decisa nel segno del rigore è nei numeri di questa manovra. Una correzione in un anno di quasi 2,5 punti di Pil (e di un un altro 1,5 nell’anno successivo) è davvero un colpo da far «grondare sangue», secondo le parole dell’inedito presidente del Consiglio di questi giorni. Ma non è solo il saldo che conta. L’analisi delle misure per il prossimo anno (finalmente si può ragionare su interventi che diventano operativi in tempi rapidi) evidenzia come la correzione aggiuntiva …

Tracciabilità dei rifiuti Pd: «Prestigiacomo ora deve dimettersi»

La manovra cancella la tracciabilità delle imprese nel ciclo dei rifiuti. «Un regalo alle ecomafie», arriva a dire lo stesso ministro dell’ambiente. Ma Calderoli si è imposto: «Imprese felici». E l’opposizione vuole le dimissioni della Prestigiacomo. «Era una misura non voluta dagli artigiani e da tante imprese», liquida la questione, con poche parole, il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli. Più semplice di così? Con un colpo di spugna, inserito nella manovra, il governo cancella il Sistema di tracciabilità dei rifiuti, il cosiddetto Sistri. Le imprese – assicura lui – saranno contente. Ma anche le ecomafie, che prosperano sullo smaltimento illecito dei rifiuti, non hanno di che lamentarsi. E pazienza se la lotta alla illegalità che dilaga nello smaltimento dei rifiuti così diventa «un’operazione di facciata», come avvertono le associazioni ambientaliste, che giudicano «gravissime» le parole del ministroCalderoli. «Non si rende conto il ministro che dietro allo smaltimento illegale dei rifiuti c’è il drammatico fenomeno delle ecomafie e un gravissimo profilo di danno ambientale (da valutare anche in termini economici)?». Almeno, dal momento che il …