Anno: 2011

"Celebrazione della giornata nazionale del sacrificio e del lavoro degli italiani nel mondo", di Gianni Farina *

Cari democratici e care democratiche, cari e care connazionali, l’otto Agosto celebriamo la giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiani nel mondo. Andremo, come sempre, a Marcinelle, a ricordare i caduti del 1956 al Bois du Cazier, a rinnovare, 55 anni dopo, l’affetto, la riconoscenza, la memoria di una tra le più drammatiche vicende dell’emigrazione italiana nel mondo. Alla Camera dei Deputati ho voluto ricordare quella tragedia che ha segnato la storia dell’emigrazione italiana in Europa e nel mondo. ” L’immigrazione esiste dagli albori dell’umanità. Siamo i popoli della terra, ed è nella nostra natura scoprirla, conoscerla, arrestarsi là ove ci sentiamo bene, pensando che la vita sarà fruttuosa per noi e per tutti. Come per tanti popoli, i figli della terra italiana sono partiti non tanto per scoprire il mondo o per arricchirsi, ma per carpire la speranza di un avvenire più giusto e umano. Nessuno dei nostri migranti, nelle terre d’Europa e del mondo, ha mai accusato le comunità ospitanti d’essere distanti e sospettosi. È successo. Succede. La sorte dei popoli che …

"Posti vacanti DSGA: I chiarimenti del MIUR", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Cancellata la contrattazione regionale per la definizione dei criteri di conferimento degli incarichi, anche se resta l’obbligo dell’informativa. Protestano i sindacati del comparto scuola. Con una lunga nota diramata il 5 agosto il Miur ha fornito indicazioni alle direzioni regionali in materia di copertura dei posti vacanti di dsga. La nota si è resa necessaria in quanto l’art. 11bis della ipotesi di CCNI sulla mobilità annuale non era stato ammesso a certificazione dal Dipartimento della Funzione Pubblica e quindi non era stato inserito nel testo definitivo della successiva OM emanata a firma del Ministro. Le istruzioni fornite dalla Direzione generale per il personale sono a questo piuttosto precise. In primo luogo, infatti, gli Usr dovranno provvedere alla copertura dei posti vacanti e/o disponibili ricorrendo a contratti di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico utilizzando le graduatorie permanenti previste dal DM 146/2000. In caso di esaurimento delle GP i posti potranno essere quindi coperti dal dirigente scolastico con incarico conferito ad un assistente amministrativi in servizio nella medesima istituzione scolastica e beneficiario della …

"L´arte di arrangiarsi ora non ci salverà", di Ilvo Diamanti

Temo che il piano del governo per rispondere alla bufera dei mercati non produrrà gli effetti sperati. Non solo per i limiti relativi alle politiche annunciate, né per le turbolenze globali. Oltre a tutto ciò, c´è un altro problema: noi. Gli italiani. E lui. Berlusconi. Insieme al governo “eletto dal popolo”. In definitiva: il rapporto fra gli italiani e chi li governa. In parte, si tratta di una novità. Gli italiani, infatti, nel dopoguerra, hanno sempre reagito alle emergenze, interne ed esterne. Basti pensare alla Ricostruzione degli anni Cinquanta e Sessanta. Quando l´Italia divenne uno dei Paesi più industrializzati al mondo. Gli italiani conquistarono il benessere, l´accesso all´istruzione di massa e ai diritti di cittadinanza sociale. Anche in seguito il Paese continuò a crescere. Soprattutto negli anni Novanta, grazie alle aree e ai settori in precedenza considerati “periferici”. Le piccole imprese, il lavoro autonomo, le province del Nord, il Nordest. In quegli stessi anni, gli italiani reagirono alla crisi – economica e politica – affidandosi ai governi guidati da Amato e Ciampi, all´intesa tra il …

«Il Pd in spiaggia, la nostra politica non va in vacanza», di Claudio Visani

Il segretario emiliano spiega la «campagna d’estate» dei democratici. «Tra la gente per resistere a questa manovra». Il momento è drammatico. Il governo è un’orchestra stonata che suona sul Titanic. L’Italia appare commissariata dall’Europa. C’è bisogno di costruire subito un’alternativa per dare una prospettiva a questo Paese. La politica non può andare in vacanza. La nostra non ci va. Siamo qui per testimoniare il nostro impegno, per spiegare ai cittadini, anche sulla spiaggia, le nostre proposte alternative per salvare e governare l’Italia». Così il segretario emiliano-romagnolo del Pd, Stefano Bonaccini, spiega la «campagna d’estate» dei democratici sulla riviera romagnola: 500 tra dirigenti, parlamentari e semplici militanti impegnati a distribuire sul bagnoasciuga depliant, cartoline, braccioli «per restare a galla nonostante la manovra». Le prime iniziative venerdì sui lidi ferraresi, ieri a Rimini e Riccione, oggi il clou tra i lidi ravennati e Cesenatico. Dirigenti e militanti Pd che sbarcano sulla spiaggia a bordo dei pedalò. Sembra una gag di Maurizio Ferrini… «Un po’ d’allegria non guasta, anche se la situazione è serissima. Noi non vogliamo fare …

«Lasciate stare la Costituzione», di Valerio Onida

Cosa c’entra l’articolo 41 con i problemi dell’economia? Più seria la questione del vincolo di pareggio del bilancio ma il pericolo è svuotare la politica dalle proprie responsabilità. Per affrontare l’emergenza meglio altri strumenti C’è qualcosa di sospetto nelle intenzioni annunciate in questi giorni, sull’onda della “emergenza” economico-finanziaria, di varare alcune riforme costituzionali, che vanno dalla modifica dell’articolo 41 sulla libertà dell’iniziativa privata alla introduzione di un vincolo al pareggio di bilancio. Cosa c’entri l’articolo 41 con i problemi reali dell’economia italiana non l’abbiamo ancora capito: è dimostrato che nessuna politica di rigore finanziario, di sana liberalizzazione o anche di sana e utile privatizzazione, è impedita dai principi costituzionali vigenti, che coniugano la libertà di iniziativa con il limite della «utilità sociale» e affidano alla legge, cioè alla politica, il compito di «indirizzare e coordinare a fini sociali» – cioè di interesse generale – l’attività economica pubblica e privata. L’unica cosa chiara è che, nell’incapacità o non volontà di attuare «vere» riforme utili ai cittadini, si vuole guadagnarsi l’etichetta di «liberalizzatori » a oltranza con …

"Finanza fuori controllo. La politica non può limitarla", intervista a Zygmunt Bauman di Andrea Malaguti

Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo, teorizzatore della “società liquida”: la globalizzazione detesta i vincoli, un po’ come la malavita. L’Europa non fallirà e neppure l’Italia, ma il problema è che non si sa chi comanda «Il problema centrale di questa crisi è che c’è un potere, quello finanziario, totalmente fuori controllo. Non esiste un sistema politico internazionale in grado di limitarlo». Dunque siamo destinati al collasso e alla povertà globale? «Non lo so. So che la mia generazione di fronte alle crisi di sistema si domandava una cosa semplice: che cosa dobbiamo fare? Adesso la domanda da porsi è un’altra, e al momento non ha risposta: a chi ci dobbiamo rivolgere per fermare la macchina?». Leeds, Inghilterra del Nord, prima periferia di questo mostro urbanistico da ottocentomila abitanti, otto minuti a piedi dall’Università. In una villetta bianca, su tre piani, circondata da una vegetazione selvaggia, Zygmunt Bauman, 86 anni, sociologo della società liquida, si siede nel salotto soffocato dai libri che fu di sua moglie Janina. «Abbiamo vissuto assieme 63 anni. Non smetterò mai di …

Quando Tremonti irrideva i liberisti e assicurava: «Mai più guerre sull’articolo 18», di Francesco Cundari

Il ministro dell’Economia annuncia «la madre di tutte le liberalizzazioni» dopo avere navigato con destrezza tra Marx e Borghezio, pro e no-global rivendicando coerenza e preveggenza delle crisi. Che gli sta mancando… ANTI-STATALISMO I due blocchi: «C’è un blocco statalista formato da Stato, grande industria e sindacati, e c’è un blocco non statalista, formato da tutto il resto. Il primo, con ovvie eccezioni, si riconosce nell’Ulivo, l’altro nel Polo e nella Lega». Privatizzazioni: «Dico solo che dopo l’ottima fase di Ciampi le privatizzazioni si sono fermate. Noi le rilanceremo. Non sono, le privatizzazioni, né di sinistra né di destra. Servono a fare soldi per abbattere il debito pubblico». (Intervista all’Espresso, 16 maggio 2001) L’Italia come l’Irlanda: «Il Vecchio Continente si gioca tutto se riesce a liberarsi all’ossificazione politica. In questo, l’Italia è un’avanguardia, possiamo dire di avere intercettato il vento del nuovo mondo… Dall’assetto di controllo delle banche ai fondi pensione, dal rientro dei capitali alla detassazione degli utili… Il nostro scenario è proprio quello di fare in grande ciò che ha fatto l’Irlanda». (Intervista …