Anno: 2011

«Se l’assistenza diventa un bancomat», di Ruggero Paladini

Sembra che Berlusconi abbia trovato motivo di soddisfazione nel fatto che Obama, Merkel e Sarkozy si siano preoccupati di spingerlo ad anticipare al 2013 l’obiettivo del pareggio di bilancio. Il compito di anticipare di un anno i 23,5 miliardi, in modo che l’effetto complessivo della manovra raggiunga i 48 miliardi, spetta al “suo” ministro dell’Economia, anche se dover parlare con quest’ultimo non deve essere stato particolarmente gratificante. Non va dimenticato, infatti, che la delega di riforma fiscale ed assistenziale era nata per annunziare un taglio delle tasse. Al contrario gli italiani hanno appreso che da essa dovevano uscire tagli per 20 miliardi (di cui quattro in più nel 2012) e ora apprendono che questi tagli saranno anticipati. Quello che ancora è del tutto oscuro è se essi si concentreranno sulla spesa assistenziale oppure sulle “tax expenditures”, cioè su deduzioni e detrazioni in sede Irpef, aliquote ridotte in sede Iva e altre agevolazioni fiscali. Entro settembre 2012 dovrebbe essere varata una riforma dell’assistenza volta a eliminare non meglio definite sovrapposizioni e duplicazioni di prestazioni assistenziali; se …

«Pronti ad aiutare un nuovo governo con uomini credibili», di Alessandra Rubenni

«Noi faremo la nostra parte, ma se il premier non lascia, ogni provvedimento rischia di durare un mese e poi si tornerà da capo», avverte il leader del Pd, che chiede chiarezza sui costi sociali delle misure anti-crisi. «Dopo 3 anni di favole ci troviamo col cappio al collo. Ma noi vogliamo capire due cose essenziali: se questo prezzo lo devono pagare solo i ceti medi, quelli a minor reddito e la gente che ha bisogno dei servizi o se disturbiamo qualcun altro». Alle sette di sera, davanti alle telecamere del Tg3, Pier Luigi Bersani torna a battere sullo stesso tasto, sulla preoccupazione scattata un attimo dopo l’annuncio fatto l’altra sera dal presidente del Consiglio sull’anticipo della manovra al 2013. È innanzitutto sul costo sociale della “nuova” ricetta berlusconiana per salvare l’Italia che il Pd vuole chiarezza. E poi «vogliamo sapere se finalmente c’è qualche riforma nella manovra per il lavoro e la crescita. Non pensi Tremonti di poter venire senza rispondere a queste domande, su questo faremole nostre proposte», ripete il segretario dei Democratici, …

"Dalla scuola ai debiti, l'America fa i conti con il suo declino", di Maurizio Molinari

Gli storici di Harvard: gli Usa come l’antica Roma, i giorni del dominio sono finiti Il «Launch Math Achievement Center» promette di trasformarli in «scienziati geniali» prima ancora della fine della scuola dell’obbligo. Se padri e madri ritengono che una palestra colorata disseminata di giochi tipo «Piccolo Einstein» possa garantire un futuro migliore ai figli è perché la sfiducia nel sistema dell’istruzione è uno degli aspetti concreti della percezione pubblica del declino nazionale, destinata ad essere accresciuta dal primo downgrading finanziario della Storia. Gli adolescenti a stelle e strisce sono i 17˚ del mondo per conoscenze scientifiche e i 25˚ in matematica in una statistica dell’Ocse che è diventata patrimonio di milioni di famiglie da quando il presidente Barack Obama l’ha citata nel discorso al Congresso sullo Stato dell’Unione per illustrare l’avvenuto sorpasso dell’America da parte degli asiatici, cinesi e coreani in testa, che invece eccellono in queste materie. La sovrapposizione fra scuole carenti, debito in crescita e campagne militari che non accennano a finire – non solo in Afghanistan ma anche in Iraq, dove …

"la polmonite americana e gli zombi italiani", di Eugenio Scalfari

LE TEMPESTE non vengono mai sole, ma una ne porta appresso un´altra. Si pensava che nella giornata finanziaria di domani il sole si sarebbe aperto un varco tra le nuvole nere dei giorni scorsi e che i mercati avrebbero respirato. Ma probabilmente non sarà così: l´agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato il debito americano. Non era mai avvenuto e gli operatori si aspettano il peggio in tutto il mondo a cominciare dal governo cinese che ha chiesto ad Obama con toni ultimativi di prendere drastiche decisioni per ridurre il disavanzo federale americano. Non si era mai visto prima d´ora che uno Stato estero desse ordini alla Casa Bianca. Semmai accadeva il contrario. C´è di che aspettare col fiato sospeso che cosa accadrà domani nelle Borse asiatiche, in quelle europee e soprattutto a New York quando alle nove del mattino (le tre del pomeriggio per noi) si apriranno le contrattazioni a Wall Street. A quell´ora Piazza degli Affari a Milano sarà già da sei ore sull´Ottovolante. Forse ci sarebbe stata in tutti i casi …

"Famiglie sempre più indebitate", di Carlo Di Foggia

Allarme della Cgia di Mestre: Roma, Milano e Lodi sono le provincie più in rosso, ma boom del debito privato al Sud In queste settimane gli occhi sono puntati sul nostro debito pubblico ma anche sul versante privato non stiamo messi tanto bene. La crisi infatti si fa sentire anche sui bilanci delle famiglie italiane che si ritrovano sempre più indebitate. Secondo i dati pubblicati dalla Cgia di Mestre (confederazione artigiani e piccole imprese) il debito medio familiare nel 2010 ha superato i 19.000 euro e solo nell’ultimo anno è aumentato di oltre 3.200 euro. Accendere un mutuo, chiedere un prestito per acquistare un bene mobile o semplicemente scegliere il pagamento a rate – il cosiddetto “credito al consumo” -, costringe le famiglie italiane ad indebitarsi per non incidere direttamente sul reddito e arrivare a fine mese. Nella speciale classifica delle provincie con il più alto livello di debito privato la palma d’oro spetta a Roma (debito pari a 27.727 euro), seguita da Lodi e Milano (27.241 euro). Paradossalmente però, nonostante risultino più indebitate le …

"Blocco "hard" degli stipendi per chi ha meno anzianità", di Cl. T.

Il 27,4% degli insegnanti iscritti in graduatoria ha meno di due anni di attività alle spalle Un docente precario su quattro ha meno di due anni di anzianità di servizio. Vale a dire che su 206.506 “aspiranti” professori iscritti a pieno titolo nelle graduatorie a esaurimento (quelle che prima o poi garantiranno il posto fisso a scuola) ben 56.575 insegnanti (il 27,4%) vantano un’anzianità di servizio che non supera i due anni. Complessivamente sono 90.086 i docenti precari che hanno un’anzianità tra i due e gli otto anni (43,6%), mentre “appena” 59.845, il 29%, hanno alle spalle oltre dieci anni di servizio. Insomma: una bella fetta di aspiranti prof è piuttosto giovane. I dati sono contenuti in una nota riservata di viale Trastevere spedita all’Aran per fotografare l’anzianità di servizio dei precari inseriti nelle graduatorie in vista del piano di assunzioni fino al 2013 e della (correlata) modifica dei gradoni stipendiali. Il piano, come previsto dal decreto Sviluppo, doveva essere varato “a invarianza di spesa” e quindi si è deciso di intervenire sulla progressione retributiva, …

Nella bufera la "Rai ci lascia al buio. Ma è ancora un servizio pubblico?", di Ernesto Galli della Loggia

Ma Paolo Garimberti e Lorenza Lei sono italiani? Abitano in Italia il presidente e il direttore generale della Rai? Vivono tra noi, condividono le nostre preoccupazioni e i nostri discorsi? Se la risposta è sì, come suppongo, allora è davvero inspiegabile come possano consentire che in questi giorni la stessa Rai, al di là della più scheletrica informazione sui fatti, lasci il Paese al buio, senza cercare di spiegargli a fondo quanto sta capitando. Ma com’è possibile? L’Italia è alle prese con i momenti più difficili che le sia capitato di attraversare da vent’anni a questa parte, un’intera epoca storica sta probabilmente finendo sotto i nostri occhi mentre si apre un avvenire di allarmante incertezza, e che cosa fa l’Ente radiotelevisivo pubblico per consentire agli italiani di farsi un’opinione, di esprimere un giudizio? In pratica nulla. Di fronte al terremoto che si svolge sotto i nostri occhi a nessuno viene in mente di modificare i desolanti palinsesti estivi, di organizzare un’informazione speciale degna del nome per ampiezza e analisi, qualche trasmissione di approfondimento, una discussione …