Anno: 2011

"Con la testa già nel dopo-Berlusconi", di Mario Lavia

Giorgio Napolitano ieri sera ha potuto lasciare Roma per l’amata Stromboli con la coscienza di aver fatto quello che poteva fare per rimettere in moto un normale meccanismo democratico e politico. Il governo, missing fino a 48 ore fa, si presenta oggi in parlamento e domani incontra le parti sociali. La parola torna alla politica. In teoria. In teoria, sì, perché ieri non c’era uno che si attendesse chissà quale novità dalle parole che Berlusconi pronuncerà a Montecitorio. Nessuno scommette su sorprese. Men che meno i pidiellini. Uno di loro, e non fra i più inesperti, ieri ci ha candidamente confessato che il bandolo della terribile crisi sui mercati non è minimamente fra le mani del premier: l’unica è tenere botta e aspettare che passi la nottata, magari approfittando dell’oscurità per assestare il colpo da ko ad un Tremonti che paradossalmente rischia di essere al tempo stesso il colpevole e il capro espiatorio. In questa situazione per il Pd i margini crescono. La sensazione è che ci si disponga ad una nuova capacità di “gioco”, …

"Premier, la fiducia crolla al 23%", di Jacopo Iacoboni

Gli ultimi numeri: quasi alla pari con Sarkozy soli due punti più di Zapatero. Potenza e Nemesi dei Sondaggi. Loro che l’hanno creato, non riconoscono più l’Unto del Signore. Tre anni fa, a inizio agosto del 2008, Silvio Berlusconi ostentava a Palazzo Chigi i dati dell’ultimo sondaggio di Euromedia, «sono il premier più amato d’Europa», diceva, 62,8 per cento di gradimento. Era il pieno della seconda luna di miele, i primi cento giorni del suo secondo governo, di là da venire l’intervista di Veronica Lario, l’estate di Noemi, lo scandalo Ruby. E comunque ancora un anno fa, a marzo, si poteva vantare, «io sono il recordman delle democrazie occidentali, come si può pensare che un leader al 61% sia in declino? Obama è al 40…». Oggi l’ultima rilevazione dell’Istituto Piepoli – confermata da Euromedia e Ispo – dà l’indice di fiducia nel governo al record storico negativo, il 23%. Per capirci, José Luis Zapatero, che si dimette avviando il processo che porterà la Spagna al voto, viene dato da Eurobarometro al 21. Anche conoscendo questi …

"Agosto, paese mio non ti conosco", di Adriano Prosperi

AGOSTO, chiuso per ferie. “Nella Roma deserta di un Ferragosto qualunque”: così cominciava il film di Dino Risi, Il sorpasso. Si era nel 1962: città deserte, spiagge stracolme, milioni di italiani al volante e code interminabili sulle strade delle vacanze. Le ferie di Augusto non furono mai festeggiate con più entusiasmo. Una stagione oggi remotissima che più non si potrebbe. Quest´anno un fatto è certo ed evidente: non si chiude più, le città non sono più deserte, nei giorni da “bollino nero” c´è posto senza problemi in autostrade. Gli italiani stringono la cinghia, restano a casa. Guardano le notizie sull´andamento della Borsa non da investitori ma da investiti; la Borsa è per loro come il cielo che i loro antenati contadini scrutavano per timore delle grandinate sui raccolti. Al posto dell´Italia del sorpasso c´è un´Italia sorpassata ogni giorno da nuovi concorrenti nelle statistiche della crescita e della produttività, della salute economica e sociale. Viviamo giorni di grande preoccupazione. C´è la sensazione diffusa che questo sarà un mese importante, decisivo per il Paese. Il presidente della …

"Africa, non bisogna chiudere gli occhi", di Mario Calabresi

Più di quarant’anni fa il mondo scoprì le immagini del Biafra: bambini denutriti, scheletrini con il pancione gonfio. Erano le grandi carestie a cavallo degli Anni 60 e 70 che sconvolsero l’Occidente. Quelle prime foto in bianco e nero portarono nelle nostre case il significato della morte per fame, della malnutrizione cronica, della siccità che distrugge ogni possibilità di sopravvivenza. Quelle stesse scene le avremmo riviste vent’anni dopo in Somalia, poi in Etiopia e pochi anni fa in Sudan. Allora l’Africa era lontana dalle nostre vite e molte volte in questi quattro decenni il mondo si mobilitò commosso portando aiuti e inviando dottori e medicinali. Oggi l’Africa arriva ogni giorno sulle nostre coste, la fame la potremmo leggere guardando i volti di chi attraversa il Mediterraneo stipato in un barchino e spesso perde la vita nel lungo viaggio, ma non sempre ci riusciamo: la paura dell’immigrazione, l’eccesso di immagini e la nostra crisi economica ci chiudono gli occhi. Ho parlato con un medico che ha combattuto la grande carestia del Corno d’Africa nel 1972 e …

"Il Consiglio di Stato ha annullato il decreto interministeriale n. 35 del 6 luglio 2010", di Mario Piemontese

La sentenza del Consiglio di Stato del 29 luglio 2011 si conclude così: “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Sesta. definitivamente pronunciando sull’appello n. 4209 del 2011, lo accoglie nei termini di cui in motivazione e, per l’effetto, respinge le censure accolte in primo grado; accoglie in parte l’appello incidentale e, per l’effetto, annulla il decreto interministeriale n. 35 del 6 luglio 2010. Spese del doppio grado compensate. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.” Il decreto interministeriale n. 35 del 6 luglio 2010 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2011, e definisce gli organici del personale docente per l’a.s. 2010/2011, quello che tra meno di un mese si concluderà. Prima di emanare il decreto, MIUR e MEF non hanno sentito la Conferenza Unificata, così come previsto dal comma 4, dell’articolo 2, del DPR 20 marzo 2009, n. 81: “La determinazione e la distribuzione delle dotazioni organiche tra le regioni tengono conto, sentita la Conferenza Unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, …

Decreto legislativo sul dissesto finanziario e commissariamento degli atenei: il nostro no

Nella giornata di ieri, la Commnissione Cultura della Camera ha espresso parere favorevole sulla schema di decreto legislativo che disciplinerà la nuova procedura sul dissesto finanziario delle università e sul commissariamento degi atenei. Le motivazioni del voto contrario del Partito Democratico sono state raccolte in un “parere alternativo” a quello della maggioranza, che potete leggere di seguito. PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVO PRESENTATO DAI DEPUTATI GHIZZONI, TOCCI, NICOLAIS, MAZZARELLA, BACHELET, COSCIA, DE BIASI, DE PASQUALE, DE TORRE, LEVI, LOLLI, PES, ROSSA, RUSSO, SIRAGUSA La VII Commissione, presa visione, con preoccupazione, dello schema di decreto legislativo recante la disciplina del dissesto finanziario delle università e del commissariamento degli atenei in attuazione della delega prevista dall’articolo 5, comma 1, lettera b) della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti dall’articolo 5, comma 4, lettere g), h), i) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, premesso che: a salvaguardia delle attività didattiche e di ricerca, dei diritti degli studenti e dei docenti nonché dei finanziamenti statali, entro il quadro costituzionalmente garantito …

Camera, voto sulle intercettazioni. Sì a Milanese, Verdini salvato dall'Aula

Montecitorio concede l’autorizzazione per l’ex consigliere politico del ministro Giulio Tremonti coinvolto nell’inchiesta P4 e la nega per il coordinatore Pdl coinvolto nell’inchiesta su G8 Via libera della Camera all’autorizzazione all’apertura delle cassette di sicurezza e ai tabulati telefonici del deputato Pdl Marco Milanese. Disco rosso, con il voto del centrodestra, per il coordinatore del Pdl Denis Verdini chiamato in causa nell’inchiesta per il G8. I pm non potranno utilizzare le conversazioni (una del 26 maggio 2009 e due del 17 giugno 2009), tra il coordinatore del Pdl e l’imprenditore Carlo Fusi. Milanese. Per l’ex consigliere politico del ministro Giulio Tremonti erano arrivate due richieste dai pm napoletani nell’ambito dell’indagine sulla P4 1per la quale è stato chiesto anche l’arresto del parlamentare. A favore dell’autorizzazione all’uso dei tabulati si sono espressi 538 deputati mentre in 28 si sono opposti. A favore dell’apertura delle cassette, invece, i sì sono stati 545 e i no 23. Milanese, presente in Aula, si difende: “Sono schiacciato dal vento della calunnia, io sono innocente e nessuno di questi fatti è …