"Tagliano ai pensionati mentre regalano 750 milioni al premier", di Raffaella Cascioli
«Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, tutto brillerà di più…». Cantava nel 1964 nel film Mary Poppins di disneyana memoria una giovane Julie Andrews. Una lezione che il ministro dell’economia Giulio Tremonti ha imparato bene tanto che c’è chi ipotizza che abbia fatto scattare una trappola ad hoc nella manovra triennale, giunta ieri dopo quattro giorni di riflessione al vaglio del capo dello stato. Uno specchietto per le allodole, ovvero il blocco totale e parziale della rivalutazione delle pensioni superiori al minimo a cominciare da chi percepisce 1.428 euro lordi al mese. Una misura così iniqua (tanto più che la mancata perequazione è disposta per anni di inflazione in aumento) da attirarsi le critiche non solo dei sindacati (tutti), ma anche delle forze politiche di maggioranza (da Cazzola a Storace) e di opposizione. Un taglio tanto più amaro e a danno dei più deboli perché arriva a fronte di un mega regalo contenuto, sempre nella manovra, a favore di alcuni. A cominciare dal presidente del consiglio che, in virtù dell’articolo 37 …
