"I proclami di Bossi sono già lettera morta", di Marco Alfieri
Fatti in tempi certi. Impegno da parte del governo a realizzare 12 punti programmatici nei prossimi 180 giorni entro le date stabilite». L’ultimatum del Carroccio è stilato in una paginetta asciutta, distribuita in migliaia di copie due domeniche fa sul pratone di Pontida. «Caro Silvio, prendere o lasciare», sibilò Umberto Bossi sotto il sole a picco. Proprio oggi scade il primo mini lotto dell’aut aut leghista e se prendiamo alla lettera il Contratto con i padani, già stasera il governo Berlusconi dovrebbe cadere per il ritiro dell’appoggio leghista. Entro due settimane da Pontida, cioè oggi, infatti, si legge, «il consiglio dei ministri deve varare la riforma costituzionale che stabilisce il dimezzamento del numero dei parlamentari e la nascita del senato federale. Tempo per l’approvazione definitiva da parte del Parlamento: 15 mesi». Ma di questo provvedimento non c’è traccia. Solo una vaga notizia di invio all’esame del pre Cdm di una bozza di riforma costituzionale di cui sopra. Ma se anche fosse, e venisse approvata chiavi in mano, sarebbe fuori tempo rispetto al timing di Pontida. …
