Anno: 2011

"I proclami di Bossi sono già lettera morta", di Marco Alfieri

Fatti in tempi certi. Impegno da parte del governo a realizzare 12 punti programmatici nei prossimi 180 giorni entro le date stabilite». L’ultimatum del Carroccio è stilato in una paginetta asciutta, distribuita in migliaia di copie due domeniche fa sul pratone di Pontida. «Caro Silvio, prendere o lasciare», sibilò Umberto Bossi sotto il sole a picco. Proprio oggi scade il primo mini lotto dell’aut aut leghista e se prendiamo alla lettera il Contratto con i padani, già stasera il governo Berlusconi dovrebbe cadere per il ritiro dell’appoggio leghista. Entro due settimane da Pontida, cioè oggi, infatti, si legge, «il consiglio dei ministri deve varare la riforma costituzionale che stabilisce il dimezzamento del numero dei parlamentari e la nascita del senato federale. Tempo per l’approvazione definitiva da parte del Parlamento: 15 mesi». Ma di questo provvedimento non c’è traccia. Solo una vaga notizia di invio all’esame del pre Cdm di una bozza di riforma costituzionale di cui sopra. Ma se anche fosse, e venisse approvata chiavi in mano, sarebbe fuori tempo rispetto al timing di Pontida. …

"Il dovere di distinguere", di Carlo Galli

Per fortuna non c´è stata, in Val di Susa, una replica dei fatti di Genova di dieci anni fa. Come allora, la violenza premeditata si è infiltrata nelle proteste di massa; a differenza di allora la risposta delle forze dell´ordine è stata ferma, ma professionale. E questo è un fatto positivo. Ma c´è stata anche un´altra differenza: c´è stata – da parte di Beppe Grillo – l´offerta di una sponda politica alla protesta, che non ha distinto a sufficienza, e con la dovuta chiarezza, fra critica (anche radicale) e violenza. Parlare di “guerra civile” in corso, affermare “siete tutti eroi”, inneggiare alla “straordinaria rivoluzione” che si oppone alle “prove tecniche di dittatura”, significa che il linguaggio politico sta deragliando. Che il populismo demagogico grillino sta perdendo il controllo della situazione, e gioca ormai al tanto peggio tanto meglio. Che sta investendo politicamente non solo sull´emozione, come di solito fa, ma sull´esasperazione, sulla confusione. E invece è cruciale, ora, sapere esercitare la distinzione concettuale – e pratica – fra protesta e violenza: tanto lecita la prima …

"Patrimoniale capovolta", di Nicola Cacace

L’Italia non cresce per tanti fattori e il primo è la diseguale distribuzione del reddito: troppa distanza tra alti e bassi redditi, tra precarietà giovanile e privilegi di molte caste a cominciare da quella politica. Metà della ricchezza privata nazionale è nelle mani del 10% delle famiglie, l’80% ne possiede le briciole. Infatti l’indice di Gini, quello che misura le distanze di redditi tra ricchi e poveri è superiore a 0,33, cioè il più alto d’Europa. La manovra Tremonti-Berlusconi di 47 miliardi da oggi al 2014 aumenta le diseguaglianze, invece di ridurle, attraverso i ticket sanitari, i tagli selvaggi agli Enti locali cioè meno servizi ai meno abbienti -, il congelamento degli stipendi degli statali e soprattutto il congelamento di milioni di pensioni da 1400 euro lordi al mese, poco più di 1000 euro netti. Ecco a chi si chiedono sacrifici per riequilibrare i conti! Come non bastasse, si piange sui 120 miliardi di evasione fiscale e si annunciano manovre di allentamento di verifiche e controlli su autonomi e piccole imprese. Che andrebbero aiutati in …

"I medici a rischio estinzione tra 10 anni sparito uno su due", di Michele Bocci

Record di uscite e pochi nuovi laureati: mancheranno internisti e pediatri. Più radiologi, meno pediatri ecco chi sale e chi scende nelle corsie degli ospedali. Le previsioni per il 2021: mancherà un medico su due. Ogni anno si specializzano 5mila professionisti ma ne servirebbero quasi il doppio. Addio a 140 reparti di medicina interna, a 67 di chirurgia generale e a 41 di ginecologia. Ma eccone 71 in più di radiologia. Nei prossimi dieci anni, in Italia andranno in pensione più medici di quelli che saranno specializzati dalle università. E per certe discipline negli ospedali sarà crisi. Che il saldo tra chi entra e chi esce sia negativo ormai è noto da tempo, sta scritto pure nel piano sanitario nazionale, ma una cosa è prendere in considerazione il totale dei camici bianchi che se ne vanno, un´altra è andare a vedere cosa succede nelle singole specializzazioni. Lo ha fatto il sindacato ospedaliero Anaao Assomed in una ricerca basata sui numeri del ministero della Salute, della Federazione degli ordini dei medici, delle università. Si parte dal …

«Se non ora quando un Paese per donne? Ecco perché è tempo di tornare a parlarci», di Valeria Fedeli

Il 9 e il 10 luglio ci ritroveremo a Siena: una piattaforma aperta per dare voce a chi si è riconosciuto nel movimento del 13 febbraio. Quello che ha detto «basta» e che ora vuole scrivere l’agenda per l’Italia di domani, Tornano le donne del 13 febbraio. Non siamo più solo noi, donne di snoq, le promotrici di quella straordinaria e inedita giornata di mobilitazione nazionale, a considerare questa data uno spartiacque fondamentale dell’avvio del cambiamento nel nostro Paese. La centralità politica delle donne nel determinare il cambiamento che stiamo vedendo nei risultati delle elezioni amministrative, nei referendum, dice molto di quanto quella giornata, con la partecipazione di donne e uomini di ogni età e condizione, cultura, appartenenza, ha segnato l’avvio del risorgimento civile, etico e democratico di questa fase storica dell’Italia. Una partecipazione popolare guidata da donne! Attorno alle parole e ai contenuti di quella giornata, si sono riconosciute quel milione di persone che hanno riempito le piazze e che hanno rappresentato il Paese che vorremmo. È apparso chiaro che la forza e la …

"Scuola: la Lega ci prova ancora", di Marina Boscaino

La manovra economica interesserà pesantemente la scuola. Ghizzoni (capogruppo Pd alla commissione Cultura della Camera), spiega come vengono messi in ginocchio i precari (quelli percossi davanti a Montecitorio): esclusione dall’applicazione della norma europea sulla trasformazione a tempo indeterminato del contratto svolto per tre anni consecutivi nello stesso ente o azienda; fantomatico piano di assunzioni 2011-13, privo di quantificazione; estromissione in extremis di 20 mila giovani abilitati e abilitandi da graduatorie di accesso a ruolo e supplenze annuali. Presto conosceremo gli ulteriori tagli. È noto che l’emendamento al Dl presentato dalla Lega sul “bonus residenza”, ultimo tentativo di avviare la creazione di un sistema scolastico autarchico e privilegiato, è stato stralciato. Ma non abbassiamo la guardia. “La norma non è contro il Sud. Ci riproveremo nella manovra sui conti pubblici” è la promessa dell’ideatore, Pittoni. Il bonus si integra molto bene in un programma politico scandito da appelli a segregazione, divisione, negazione del principio di uguaglianza: di individui, lavoratori, opportunità. L’intenzione affermata anche stavolta era consentire ai docenti delle regioni del Nord di non esser sorpassati …

"La Liguria prende i rifiuti napoletani", di Alessandro Fulloni

No della Lombardia: se vogliono, mandiamo esperti in discariche. La Liguria darà una mano e accoglierà 20 mila tonnellate di spazzatura che stanno marcendo tra le strade di Napoli. Con la Sicilia è prossima un’intesa. Sondaggi sono in corso con Puglia, Emilia Romagna, Marche, Calabria, Toscana e Friuli Venezia Giulia. «Nessun contatto» invece con la Lombardia. Anche se il governatore Formigoni ha messo a disposizione «dei propri specialisti che potrebbero scendere in qualunque momento» nel capoluogo campano per «impostare la soluzione definitiva del problema» . Sono i primi effetti del decreto legge sui rifiuti che favorisce accordi diretti tra Regioni disponibili ad aiutare la Campania a fronteggiare l’emergenza. Una misura però definita dal presidente della Repubblica Napolitano «non rispondente alle attese» , tanto da sollecitare «interventi ulteriori» . Ieri a Napoli erano 1.250 le tonnellate da rimuovere. Circa 15 mila quelle sparse in tutta la provincia dove la situazione è critica e si registrano ancora roghi. Un giro di telefonate tra presidenti ha accelerato le procedure dello smaltimento. «Stiamo superando la criticità attuale, anche se …