"Donne licenziate, sit-in senza colleghi", di Claudio Del Frate
L’azienda manda via solo le dipendenti. Gli uomini non scioperano. Niente pane e niente rose per le operaie della Ma-Vib: il loro datore di lavoro, alle prese con i conti della crisi, vorrebbe licenziare solo le dipendenti donne, ma di fronte allo sciopero di ieri mattina indetto dalla Fiom i colleghi maschi (non tutti) hanno preferito non partecipare. Per la forza lavoro in rosa della piccola fabbrica di Inzago, paese al confine tra le province di Milano e Bergamo, traballa il posto di lavoro (il pane), ma anche quel sentimento di solidarietà e affetto (le rose) che sarebbe dovuto a chi si trova nella loro condizione. Il cinema ha anticipato la realtà: la vicenda delle operaie di Inzago pare ricalcare quella del film di Nigel Cole We want sex: sul set americano così come nella vita reale lombarda ci sono un gruppo di donne che devono lottare il doppio per sconfiggere le discriminazioni sul luogo di lavoro. Ora, importa fino a un certo punto che i titolari della Ma-Vib, azienda che produce motori per condizionatori …
