Anno: 2011

"Diritto d'autore Il controllo spetta al giudice", di Juan Carlos De Martin

Ameno di un cambio di direzione dell’ultimo minuto, l’Italia si appresta a mostrare al mondo come un grande Paese democratico possa distrarsi al punto da permettere a un’autorità amministrativa, invece che a un giudice, di decidere cosa è lecito pubblicare. Secondo i resoconti di un recente incontro a Roma tra alcuni esponenti della società civile e il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò, infatti, l’Autorità si accinge a varare un provvedimento che si preannuncia a dir poco controverso. In base alle linee guida pubblicate dall’Autorità in occasione di una consultazione pubblica tenutasi a inizio anno, l’Agcom vorrebbe istituire una procedura veloce e puramente amministrativa di rimozione di contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d’autore. L’Autorità potrebbe sia irrogare sanzioni pecuniarie molto ingenti a chi non eseguisse gli ordini di rimozione, sia ordinare agli Internet Service Provider di filtrare determinati siti web in modo da renderli irraggiungibili dall’Italia. Il tutto senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario. Anche ammettendo che l’Agcom abbia tali poteri sanzionatori su questa specifica materia – e ci sono esperti che lo …

"L’anima del Pd. Le tre D della nuova politica", di Walter Tocci

Durata. Decisione. Differenza. È su questi argomenti che poggia la riflessione per fare del Pd un partito capace di rappresentare una concreta e affidabile alternativa. Le elezioni amministrative e i referendum hanno acceso il dibattito sulle forme nuove della politica e sul modo migliore per riavvicinare i partiti ai cittadini. E viceversa. È giunto il tempo di spiegare perché abbiamo scritto la parola partito nelle nostre bandiere. Perché solo noi in Italia ci chiamiamo partito? E perché ci siamo convinti a questa scelta dopo averla negata per tanti anni? Provo a rispondere con tre parole. Le tre D per il partito democratico: Durata, Decisione e Differenza. DURATA. Ci è stato riconosciuto di aver aiutato il risveglio italiano. La mitezza di Bersani sotto il palco di Pisapia non è segno di debolezza, ma corrisponde al massimo risultato elettorale del Pd in quella città. Paradossalmente la vocazione maggioritaria funziona meglio quando non viene predicata. Fin qui tutto bene, ma come prosegue l’aiuto? Tutti i movimenti di quest’ultimo anno si sono posti il problema della durata, di come …

"Verso un ulteriore blocco dei contratti?", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Per contenere il deficit e per rispettare i vincoli di bilancio imposti dall’Europa, il blocco degli scatti di anzianità e degli stessi contratti collettivi potrebbe continuare ancora per altri due-tre anni: la notizia sta ormai circolando da diversi giorni anche perché il Governo ha già fatto sapere che nella prossima manovra finanziaria da 40 miliardi bisognerà prevedere una bella sforbiciata delle spese. E poiché una delle spese principali del bilancio dello Stato riguarda proprio gli stipendi pubblici, è davvero molto probabile che stipendi e pensioni vengano rivisti e corretti. Nei giorni scorsi il ministro Renato Brunetta si è comunque affrettato a precisare che non c’è nessuna volontà del Governo di cancellare la contrattazione che, al contrario, rappresenta il pilastro centrale delle relazioni con le organizzazioni sindacali. Ma c’è il fatto, indiscutibile, che senza risorse sembra un po’ difficile poter contrattare. A meno che il Ministro non intendesse dire che resta aperta la possibilità di contrattare le risorse destinate alla “premialità”. In un futuro non troppo lontano, gli unici aumenti di stipendio ai quali potranno aspirare …

"Ricercatori italiani dei fannulloni? Leggete i rapporti internazionali", di Pietro Greco

Dicono che i ricercatori italiani siano dei fannulloni. E dei provinciali. Ma questi noti commentatori non leggono i rapporti internazionali su come va la scienza nel mondo. Uno dei più recenti – Knowledge, networksand nations. Global scientific collaboration in the 21st century, pubblicato dalla gloriosa (è il caso di dirlo) Royal Society di Londra – mostra come l’attività di ricerca sia enormemente cambiata a scala globale nel corso degli ultimissimi anni. Sono aumentati gli investimenti: del 45%tra il 2002al 2007. Sono aumentati i ricercatori: da 5,7 a 7,1 milioni (+19,7%). È aumentata la produzione scientifica: gli articoli su riviste con peer review sono passato da 1,09 milioni a 1,58 milioni (+45,0%). È aumentato il tasso di internazionalizzazione: tra il 1996 e il 2007 il numero di articoli frutto di una collaborazione tra scienziati di paesi diversi è passato dal 25% al 35%. È aumentato il novero dei paesi dove si fa scienza: ormai è la Cina il paese che ospita più scienziati al mondo (1,5 milioni; contro 1,4 degli Usa e 1,3 dell’Europa). Tutto questo …

"Ora Silvio lasci Palazzo Chigi a un altro premier di centrodestra", di Umberto Rosso

«Dialogo con l´opposizione? Vada via, lasci Palazzo Chigi. L´anomalia è proprio lui, è lui che blocca il sistema italiano. Senza Silvio Berlusconi in campo, tutto diventerebbe politicamente possibile…». Le dimissioni del premier, onorevole Franceschini, per il Pd che scenari aprirebbero? «La strada maestra per noi resta il voto: alle urne, con una nuova legge elettorale. Ma se non fosse possibile, una volta uscito di scena Berlusconi anche altre opzioni potrebbero maturare. Un governo di transizione, di cui si è già parlato, col compito principale appunto di cambiare la legge elettorale. Ma anche l´ipotesi di un nuovo governo di centrodestra, guidato da una diversa personalità di questo schieramento, e con cui il centrosinistra potrebbe provare a riprendere il confronto. Un rapporto finalmente normale, fra maggioranza e opposizione». Una via percorribile? «Ogni cosa è meglio di Berlusconi. Ma, certo, di difficile realizzazione. Quasi un´ipotesi accademica, di scuola. Finchè nel centrodestra quelli che si lamentano in privato, poi in pubblico non escono allo scoperto. Sono impauriti perché hanno visto che alle prime critiche Fini è stato cacciato». Ma …

Crolla il Cavaliere cresce il movimento "invisibile", di Ilvo Diamanti

Grande è il disordine sotto il nostro cielo. Due mesi di consultazioni – elezioni amministrative e referendum – hanno rivelato un cambiamento profondo nel clima d´opinione. Ma non è ancora chiaro come e perché sia avvenuto. I dati dell´Atlante Politico, raccolti da Demos nel sondaggio condotto nei giorni scorsi, offrono al proposito molte indicazioni. Utili a decifrare i motori della svolta elettorale – e politica – di questa fase. 1. La prima causa è la delusione. Nei confronti del governo, di Berlusconi, ma anche della Lega. Il giudizio sul governo non è mai stato così negativo, da quando è in carica. Come, d´altronde, quello su Berlusconi. Apprezzato dal 26% degli elettori. Quasi 10 punti in meno rispetto a sei mesi fa. Perfino Bossi lo supera, seppur di poco. Tuttavia, i suoi elettori sono insoddisfatti. Tanto che, tra i motivi della partecipazione al referendum, i leghisti indicano la volontà di “punire il (loro) governo” in misura maggiore rispetto a tutti gli altri elettorati (43%; 10 punti in più della media generale). D´altronde, non è un caso …

"Piange il telefono precario", di Bruno Ugolini

Il titolo dell’ultima puntata è “Piange il telefono”. Non è l’ennesima intercettazione di Luigi Bisignani. È il titolo della quarantacinquesima puntata del “Diario di un precario (sentimentale)” trasmessa da Radio Articolo Uno (tutti i venerdi alle 11.30, podcast scaricabili dal sito www.radioarticolo1. com). L’autrice, Maria Antonia Fama, lavora a quei microfoni, come autrice e conduttrice. Ha presentato la prima versione della sua opera in teatro (ritrasmessa su Radio3 e presente su Facebook). La protagonista del diario è Assunta Buonavolontà. Non è un triste racconto, Assunta non si piange addosso. La sua forza sta in un’irresistibile ironia, accompagnata da musiche, voci, rumori. Lo stile assomiglia a quello dei promotori cigiellini sui giovani “non più disposti a tutto”. Eccola, dopo la laurea, intraprendere il cammino dei curriculum, dei colloqui, degli stage. Raggiunge così il Cpi (centro per l’impiego) che lei ribattezza Cpt, non come i Centri di Permanenza Temporanea (per immigrati), bensì come Centri di Permanenza Infinita. E alla fine raggiunge il call center della “Suck up my sock” per vendere aspira- calzini, onde aiutare coniugi disordinati. …