Anno: 2011

Carpi (mo) – Festa nazionale PD Economia sostenibile – Donne oggetto: televisione, web e pubblicità nella sfida per la dignità delle donne

“Donne oggetto: televisione, web e pubblicità nella sfida per la dignità delle donne” ne parliamo con: Loredana Lipperini – giornalista, scrittrice, collabora con Radio Tre Manuela Ghizzoni – parlamentare PD capogruppo alla Camera Commissione Cultura Scuola Università Emilia De Biasi – parlamentare PD, componente della presidenza della Camera Comitato pari opportunità Judith Pinnock – psicologa e formatrice (Udi Modena) Coordina: Luisa Turci – Sindaca di Novi di Modena nel corso della serata verrà presentata la Conferenza Provinciale delle donne democratiche

I ragazzi: “Che sfortuna essere nati in Italia”, di Francesca Paci

Quattro giovani su 10 sognano di trasferirsi subito all’estero Sotto accusa lo scarso senso civico, la corruzione e la crisi economica I PAESI. Quelli più ambiti sono la Francia e gli Stati Uniti LE CAUSE. Poche opportunità di studio e lavoro e strutture inadeguate. 54,2 per cento. E’ il tasso di italiani occupati tra i 25 e i 29 anni 86,7 per cento. E’ il tasso di tedeschi occupati tra i 25 e i 29 anni 85,4 per cento. E’ il tasso di francesi occupati tra i 25 e i 29 anni Ci risiamo, l’Italia non è decisamente un paese per giovani. Neppure due illustri connazionali che espugnano la prestigiosa top ten della rivista Popular Science, l’Olimpo degli scienziati under 40 più promettenti d’America, riescono a farci recuperare terreno sull’orizzonte allontanatosi da almeno un ventennio. Sì, perché mentre la fisica anconetana Chiara Daraio e l’ingegner Maurizio Porfiri tengono alto il tricolore negli Stati Uniti, il 40 per cento dei loro ex compagni di studi considera la propria permanenza in Italia una vera e propria sfortuna …

Bindi: "Per la Lega una bella figuraccia", intervista a Rosy Bindi di Carlo Bertini

Ha presieduto l`aula in una delle sedute più convulse di questa legislatura, cedendo il posto a Fini proprio mentre entrava nel vivo la battaglia sul trasferimento dei ministeri al nord, ma dopo aver letto uno «speech» della presidenza che escludeva la possibilità di mettere in votazione il dispositivo Pdl-Lega se fosse stato approvato quello del Pd che tagliava la testa al toro. Ma poi le cose sono andate diversamente. Presidente Bindi, la maggioranza esce più forte ma incassa una brutta figura sui ministeri. O no? «E` una maggioranza tecnica, si poggia sui numeri che in democrazia sono importanti, ma non sufficienti a nascondere la crisi politica che ogni giorno si aggrava. Oggi il governo ha accolto tutti gli ordini del giorno, anche contraddittori tra di loro. Sui ministeri ha detto sì al nostro che preclude ogni possibilità di trasferire financo le targhe e sì anche a quello Pdl-Lega che prevede sedi di rappresentanza operative distaccate». Ma è la prima volta che succede un fatto dei genere? «In modo così plateale sì e questo anche se …

"I bizantini di padania", di Filippo Ceccarelli

«La barra è dritta» ha proclamato Berlusconi; e figurarsi cosa sarebbe accaduto ieri se era pure storta. Super-pastrocchio a Montecitorio sui ministeri che forse se ne vanno a Monza, «in arcana rappresentanza operativa», però restano a Roma, ma grazie al voto dell´opposizione a cui un bel pezzo di maggioranza si è adeguata. Capito? Fa niente. Più o meno la stessa enigmatica temperie ha segnato il dibattito sulla verifica a Palazzo Madama. Qui il paradosso – che di norma secondo Guido Ceronetti «nasconde più verità di quanta lana copre una pecora» – fugge i bizantinismi procedurali dell´altro ramo del Parlamento, ma ha spinto il Cavaliere, magari anche il suo governo e in qualche modo addirittura la sempre più fantasmatica maggioranza che lo sostiene, ad accogliere una quantità comunque impressionante di scelte e provvedimenti, tutti impegnativi, sia pure rinviandoli a una tempistica che si riassume nell´assai vaga espressione: «Prima della pausa estiva». Fasciato nel suo monopetto blu a chiusura stagna e con voce che a tratti suonava un po´ sfiatata, il premier ha inteso battezzare l´imminente stangata …

"Pensioni, la metà non arriva a mille euro", di Giuseppe Vespo

«Generazione mille euro» i nipoti, generazioni sotto i mille euro i nonni. Quello che da tempo ripetono i sindacati e gli osservatori più attenti ieri ha trovato la certificazione dei dati Istat: per 7,7 milioni di italiani la pensione non supera i tre zeri dei mille euro. Parliamo di quasi la metà dei titolari di trattamenti pensionistici, che complessivamente sono 16,2 milioni di persone. Nello specifico, secondo l’Istituto di statistica che prende in esame valori del 2009, il 39,1 per cento degli assegni, destinati a 2,5 milioni di persone, è inferiore a 500 euro; il 31,4 è compreso tra 500 e mille euro mentre il 13,4 per centoha importi tra mille e 1.500 euro mensili; il restante 16,1 per cento del totale ha importi mensili superiori a 1.500 euro. Unafotografia impietosa, che restituisce pensioni misere ma allo stesso tempo sempre più costose. Nel 2009 l’assegno complessivo è stato il più alto mai staccato: 254,4 miliardi di euro, in crescita del cinque per cento sul 2008. Per avere un’idea, parliamo del 16,68 per cento del prodotto …

"Test Invalsi, caos correzioni I sindacati: risultati sbagliati", di Flavia Amabile

Secondo il ministero dell’Istruzione si tratta di un problema minimo e subito risolto, per i sindacati invece il danno è enorme e il ministero è allo sbando. Oggetto del contendere è il test Invalsi. Si sono verificati problemi di correzione delle prove svolte due giorni fa da quasi 600 mila ragazzi di terza media, in cui sono incorsi una parte di docenti: è stato infatti accertato che in alcuni casi (solo per gli studenti che hanno totalizzato 16 risposte corrette nelle prove di italiano e per chi ha risposto correttamente alle domande D2 e D9 della prova di matematica), il programma della maschera elettronica per la traduzione del punteggio in voto, fornita dallo stesso Invalsi come strumento sostitutivo dei calcoli manuali, ha prodotto dei risultati errati. Il ministero dell’Istruzione ha spiegato che si è trattato di «alcuni particolarissimi casi». E che gli errori avranno effetti minimi «in termini statistici» ma anche pratici perché alle scuole coinvolte negli errori sono state inviate «le istruzioni per la ricorrezione automatica dei punteggi e per la relativa traduzione in …

"L'istruzione allo sbando", di Francesca Puglisi

Il caos provocato dalla griglia digitale errata pubblicata sul sito dell’Invalsi, per correggere le prove degli studenti, è solo l’ultimo segnale della débacle del ministero di Viale Trastevere e di un Governo ormai allo sbando. L’Invalsi è commissariato da mesi e con i lavoratori precari in rivolta. Così si ridicolizza una delle giornate più importanti di un intero anno scolastico: la prova d’esame. Il problema, purtroppo, è che non c’è più un solo pezzo di scuola che si stia salvando dalla Caporetto in cui continua a trascinarla il ministro Gelmini. Un ministro indisponibile a qualsiasi forma di confronto; di fatto commissariata dal ministro dell’Economia che ha fatto del comparto scuola una cassa veloce per ripianare i conti pubblici; in prima fila per difendere le sorti del premier ma mai quelle della scuola pubblica. Alla sciatteria fa da contrappeso la continua arroganza di un governo che non perde occasione per denigrare i lavoratori della scuola e che, quando è costretto a occuparsi di educazione, oscilla fra la protervia e il ridicolo con proposte di fantomatiche commissioni …