"Fisco, il coraggio che serve per decidere cosa tagliare", di Tito Boeri
Mi capita spesso di questi tempi di leggere i giornali al mattino e di pensare di vivere in un altro Paese e in un altro periodo storico. Leggo di un ministro dell´Economia che sin qui ha rinviato ai posteri (al governo che verrà dopo le elezioni del 2013) l´aggiustamento dei conti pubblici e che, ciononostante, viene ritenuto troppo rigido dai suoi stessi alleati. Gli si chiede di abbassare le tasse e di ottenere dall´Europa un rinvio ulteriore della manovra di rientro del debito. Le richieste vengono un po´ da tutti, tanto dai «responsabili» del Sud che dall´ardimentoso (gli chiede “più coraggio”) partito del Nord. È una santa alleanza quella che si profila di fronte alle montagne, anche se tra le sue file si annidano non solo politici di conclamata comunione (e liberazione), ma anche chi ha ripetutamente confessato di «non essere un santo». Cerchiamo allora di sincronizzare le lancette dell´orologio con quelle del resto del mondo. Sono in corso i negoziati per ristrutturare il debito pubblico della Grecia, ci sarà dunque il precedente di un …
