Anno: 2011

"Nuovo Pd, ci ha pensato la società", di Mario Lavia

Gli elettori hanno messo in discussione l’idea di una politica come bricolage, ossequiosa del primato degli accordi fra stati maggiori. E, dal punto di vista della vita del Pd, quella della strutturazione correntizia. Le due cose si possono vedere insieme: si integrano a perfezione. Nicola Zingaretti, uno degli homines novi del Pd, infatti le connette, tanto che correttamente il titolo della sua seria intervista al Corriere della Sera è “Basta con capicorrente e schemini sulle alleanze”. L’impressione insomma è che la società si sia incaricata di riformare ciò che il Pd, da sé, non riusciva a fare. Il voto di domenica e lunedì ha, per molti versi inaspettatamente, rimesso in pista il centrosinistra e il suo maggior partito, dati l’uno e l’altro per moribondi. Ancora si cerca una spiegazione compiuta che tenga insieme le ragioni della vittoria di personalità così diverse come Zedda e Fassino, Pisapia e de Magistris, Cosolino e Bosone, Merola e Pettinari: generazioni diverse, formazioni culturali diverse, appartenenze politiche diverse. Hanno vinto tutti. Perché l’elettorato di centrosinistra o più in generale antigovernativo …

"La sottile linea rossa tra Signori e Scilipoti", di Francesco Merlo

Quanto è grande la differenza tra Beppe Signori e Domenico Scilipoti o tra Daniela Melchiorre e Stefano Bettarini? E anche le note spese di Minzolini al Tg1 non sono, a modo loro, scommesse a centrocampo? E come si distinguono eticamente una notizia addomesticata e tre gocce di sonnifero nel tè del centravanti? La vendita delle lauree, il traffico dei concorsi e le assegnazioni delle cattedre sono maledettamente simili al totonero. E perché all´ex governatore della Banca d´Italia non è riservata la stessa sfrontata benevolenza sociale e gli stessi incredibili onori che vengono concessi a Luciano Moggi, ex governatore del calcio d´Italia? Forse gli istituti di credito su cui il primo metteva mano ci sono meno cari degli scudetti che il secondo intossicava? La verità è che l´associazione a delinquere che controlla il gioco del calcio sta dentro un recinto magico: la retorica del sogno domenicale è la sua rete di protezione. E forse sarebbe ora di accusare di concorso esterno, ovviamente soltanto morale, tutti i dirigenti che ieri, per l´ennesima volta, sono rimasti «sgomenti e …

Napolitano: Italia presidio di pace

Il messaggio del Capo dello Stato per il 2 giugno: “Fondamentale il ruolo dell’Italia di ricerca del dialogo e della cooperazione, di fermo presidio dei valori alla base di sicurezza, sviluppo e pace”. Bersani: “lavoriamo per dare un futuro alle giovani generazioni”. “Nell’anno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, il 2 giugno ci offre un’opportunità del tutto speciale per soffermarci a riflettere sulla storia del nostro Paese e sui grandi eventi che l’hanno segnata: dalle guerre risorgimentali ai due conflitti mondiali, tra i quali si collocarono gli anni bui della dittatura e del bellicismo fascista; e poi, finalmente, la Liberazione, la Repubblica e la Costituzione e, con esse, una nuova alba e la rinascita della Patria, illuminata dalla riconquistata libertà e dalla ricostruzione della democrazia”. È quanto ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, in occasione della Festa Nazionale della Repubblica, rivolgendo il suo “commosso pensiero a tutti i militari caduti per la difesa della Patria, al servizio e per …

Una Costituzione ancora più sana e robusta (Newsletter n° 5 – maggio 2011)

È ancora vivissima l’emozione e la soddisfazione per la straordinaria vittoria delle ultime elezioni (anzi, per lo straordinario pareggio quattro a zero, per dirla come il segretario Bersani). Dalle urne è emersa l’Italia vera e non quella raccontata dai telegiornali di regime. Ne ho già parlato nella recente newsletter speciale inviata a poche ore dall’apertura delle urne e per ogni considerazione rimando a quelle riflessioni a caldo (clicca qui). Nei prossimi giorni un altro appuntamento ci aspetta: i referendum del 12 e 13 giugno su nucleare, acqua pubblica e legittimo impedimento sono un’altra occasione per dare un segnale chiaro al Governo e al Presidente del Consiglio, che non ha voluto prendere atto del responso delle urne. Il 12 e 13 giugno si decide il futuro energetico del nostro Paese, che deve perseguire politiche alternative al nucleare e compatibili con l’ambiente; si decide per confermare una giustizia uguale per tutti e per un Paese dove qualcuno non sia più uguale degli altri; si decide per l’acqua come bene pubblico e collettivo. Invito pertanto ad andare a …

"Il mio voto al referendum", di Margherita Hack

Che sia l’inizio della fine? Questo 2 giugno che si festeggia nel 150 ̊ anno dell’unità d’Italia e nel 66 ̊ anno della Repubblica è pieno di speranza, come quello del ’45. Nel 1945 andavamo tutti a votare per il referendum: si doveva scegliere tra repubblica e monarchia. La maggior parte degli elettori si recava per la prima volta alle urne. Le donne non avevano mai votato, ma anche gli uomini erano stati privati del voto dalla dittatura: le ultime elezioni si erano svolte nel 1929. Pieni di entusiasmo e speranza andavamo a costruire un’Italia nuova. Oggi siamo tutti più ricchi e più colti eppure l’Italia si sta avviando al sottosviluppo. Speriamo che con queste elezioni amministrative si sia dato il segno di voler tornare ad essere un paese pieno di energie e di voglia di andare avanti. Tra pochi giorni c’è un nuovo, importante appuntamento: il voto per i 4 referendum. Due sono sull’acqua. L’acqua è un bene di fondamentale importanza e non può essere oggetto di sfruttamento da parte dei privati: deve restare …

"La svolta dei neosindaci Più donne nelle giunte" di Maria Luisa Agnese

Un po’ tutti i neosindaci ora si affannano a eleggere un vicesindaco donna o perlomeno fanno sapere che l’avrebbero tanto voluta, se non ci sono riusciti. Spiriti rosa volano sulle nuove giunte uscite dalle urne. Molti candidati-sindaci lo avevano promesso in campagna elettorale, sollecitati anche dal vento di nuovo impegno femminile nato nelle piazze del 13 febbraio, e ora un po’ tutti si affannano a eleggere un vice-sindaco donna o perlomeno fanno sapere che l’avrebbero tanto voluta, se non ci sono riusciti. Primo arrivato ad assicurarsi la mascotte al femminile è stato il neosindaco di Bologna, Virginio Merola, anche perché ne ha avuto il tempo, in quanto eletto al primo turno: ha chiamato con sé a guidare il suo «equipaggio fantastico» (giovane e fatto al 50 per cento di uomini e donne) Silvia Giannini, studi a Cambridge, ordinario di scienza delle Finanze all’università di Bologna, collaboratrice del ministro delle Finanze ai tempi di Vincenzo Visco, presentata da Merola come «un numero due non iscritto a un partito» , con delega al Bilancio. Curriculum valido e …

"Il volto migliore", di Aldo Cazzullo

Quale Paese troveranno i capi di Stato che stanno arrivando a Roma da tutto il mondo? E quale Paese lasceremo alle generazioni future, ai nostri figli e ai nostri nipoti? L’anniversario della Repubblica, nel centocinquantesimo compleanno della nazione, ci impone di affrontare queste domande. Non se ne è sottratto Mario Draghi, esprimendo per l’ultima volta le sue Considerazioni finali da Governatore della Banca d’Italia, prima di assumere la guida della Banca centrale europea. E ha dato risposte che incoraggiano. Draghi ha sì parlato di un Paese «insabbiato» , impaurito dal futuro, afflitto da bassa mobilità sociale. Ma ha indicato la possibilità di un «Rinascimento politico e anche economico» , con parole che evocano, oltre a Cavour, la Costituzione della Repubblica romana del 1849, poi ripresa quasi cent’anni dopo dalla Costituzione della Repubblica italiana. A Roma, per la prima volta nell’Europa liberale, si teorizzò che la libertà da sola è appena un fiato di voce, se non c’è il progresso sociale, il salario per gli operai, la scuola per i ragazzi, il lavoro per i giovani. …