Anno: 2011

"L´ottimismo dell´intelligenza", di Barbara Spinelli

Se non ci fossero state persone come Giuliano Pisapia e Luigi de Magistris, nelle due città malate d´Italia che sono Milano e Napoli, probabilmente non avremmo assistito in diretta alle fine politica di Berlusconi e della sua inaudita magia. Molti elementi hanno contato, e tra questi sicuramente la coalizione divenuta un garbuglio, la cocciuta scommessa di Gianfranco Fini su una nuova destra legalitaria, la smisurata insipienza di un premier che s´aggrappa follemente a Barack Obama come Michele Sindona s´aggrappò negli anni ´70 agli amici americani. Ma il vento più impetuoso viene da altrove, viene da dentro gli animi, è una forza che ha travolto tutti i copioni consueti. Eravamo abituati a dire, con Gramsci, che quel che urge è il pessimismo della ragione e l´ottimismo della volontà. Non è vero. Quel che ha vinto, a Milano e Napoli, è l´ottimismo della ragione: lo sguardo chiaro, veggente, sui tanti segnali degli ultimi anni. Il non possumus di Fini, le onde viola, la manifestazione delle donne il 13 febbraio, irradiatasi da Internet come virus (“Bastava non votarlo”, …

"Disoccupazione in calo ad aprile ma scendono anche gli occupati", di Luciano Costanti

Un aprile in chiaroscuro perché se è vero che scende il tasso di disoccupazione è altrettanto vero che cala anche quello dell’occupazione. Al di là di numeri e percentuali forniti dall’Istat è questo il quadro del momento sul mercato del lavoro. Il nostro istituto di statistica dice che ad aprile il tasso di disoccupazione cala all’8,1% dall’8,3% di marzo, vale a dire -0,2 percentuali. Su base annua la diminuzione è di 0,6 punti. Il livello più basso dall’agosto del 2009. Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 28,5% con una flessione congiunturale dell0 0,1%. Il dato più generale di aprile indica i disoccupati in poco più di due milioni, il 2,9% in meno rispetto a marzo (-60.000). Il tasso di disoccupazione maschile è al 7,3%, quello femminile al 9,1%. Variazioni minime che non mutano sostanzialmente il quadro, Però sempre ad aprile (ed è questa l’altra faccia della medaglia) l’Istat conta anche 71.000 occupati in meno (-0,3%) rispetto a marzo. Numeri che fanno attestare il tasso di occupazione al 56,9% in calo dello 0,2% su …

"Le prediche utili al governo che verrà", di Massimo Giannini

Leggi le «Prediche Inutili» di Mario Draghi, e capisci subito con quale spirito il presidente del Consiglio e il ministro del Tesoro devono aver accolto il via libera dell´establishment di Eurolandia alla candidatura del nostro governatore alla Bce. Orgoglio: Draghi all´Eurotower è un modo per affermare un interesse nazionale finora poco riconosciuto. Ma anche pregiudizio: Draghi all´Eurotower è un modo per neutralizzare un potenziale competitore politico finora molto temuto. Le ultime «Considerazioni finali» sono un manifesto in cui si fondono al meglio la cultura liberale e l´economia sociale di mercato. Tutto quello che il thatcheriano Berlusconi e il colbertiano Tremonti avevano promesso e non hanno saputo dare all´Italia. «Tornare alla crescita». L´imperativo categorico che aprì l´era Draghi a Palazzo Koch nel marzo del 2006 è lo stesso che la chiude in questo maggio 2011. Anni di analisi, di esortazioni, di proposte, per rimettere l´Italia in condizioni di produrre ricchezza, e di redistribuirla equamente tra imprese e famiglie. Anni a invocare «riforme strutturali» nei settori chiave dello sviluppo, dal fisco al mercato del lavoro, dalla concorrenza …

Draghi , sì alla manovra a giugno «Declino non è ineluttabile», di Paola Pica

Il governatore cita Einaudi: risorgimento politico insieme a risorgimento economico. Basta intrecci corporativi. L’Italia è un Paese con un’economia «insabbiata» ma non è sulla via di un «declino ineluttabile» e per questo deve concentrare gli sforzi per «tornare alla crescita». Nella ripresa bisogna crederci, poiché essa è legata solo in parte a fattori economici e anzi «dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso di esse, dalla condivisione di valori e speranze». È questo il messaggio di Mario Draghi, presidente designato della Bce, alla sua ultima relazione da governatore della Banca d’Italia. L’ESORTAZIONE – «Ciò che può unire è più forte di ciò che divide» è l’esortazione del banchiere centrale che in chiusura delle Considerazioni finali lamenta di sentirsi un po’ come il suo «ben più illustre predecessore» Luigi Einaudi. «A distanza di 5 anni, quando si guarda a quanto poco di tutto ciò si sia tradotto in realtà – dice riferendosi alle riforme – viene in mente l’inutilità delle prediche». «Quale Paese lasceremo ai nostri figli?» si chiede Draghi. «E perché la politica non …

Amministrative, Baruffi: “La Caporetto del centrodestra”

Il dato che emerge dalle prime analisi del voto a Modena e nel resto d’Italia. Analisi del voto e referendum. Questi i temi al centro della direzione del Pd convocata per domani, mercoledì primo giugno, alle 20.45 nella sala C di palazzo Europa. All’analisi del voto e dei flussi elettorali il Pd modenese intende dedicare anche un seminario di approfondimento, che si terrà nei prossimi giorni, dopo la tornata referendaria. Intanto però emergono le prime indicazioni di una tornata elettorale che ha segnato, a parere unanime dei commentatori, una durissima sconfitta del centrodestra e del presidente del Consiglio. “In Emilia-Romagna e a Modena – spiega il segretario provinciale del Pd Davide Baruffi – mediamente vinciamo e vinciamo bene, anche in realtà che parevano inespugnabili come Cento o molto complicate per la gestione passata (penso a Bologna ma anche a Finale Emilia). Le sfide che avevamo di fronte nei 6 comuni andati al voto in provincia di Modena erano difficili, in alcuni casi difficilissime: avendo a riferimento le regionali dell’anno passato, noi eravamo tecnicamente minoranza o …

Pdl: "Riconoscimento ex combattenti Salò. Per loro contributi statali come per Anpi"

Le Associazioni degli ex combattenti della Repubblica sociale di Salò potrebbero avere lo stesso riconoscimento dell’Anpi e delle altre associazioni ex combattentistiche, ricevendo anche contributi statali: l’apertura è prevista da una proposta di legge del Pdl al voto della commissione Difesa della Camera. Ma è scontro con le opposizioni. La proposta di legge, di cui Gregorio Fontana è il primo firmatario, nasce dalla volontà di dotare le associazioni ex combattentistiche di una personalità giuridica, visto che tra l’altro ricevono dei fondi dal ministero della Difesa (tra il 2009 e il 2011 hanno ricevuto 1,5 milioni annui complessivamente). Il provvedimento stabilisce i requisiti perché queste associazioni ricevano il riconoscimento di Associazioni di interesse delle Forze Armate: tra i requisiti ci deve essere la loro apoliticità e che i loro statuti rispettino i principi di democrazia interna. I problemi cominciano perché la proposta assegna al Ministero un compito di vigilanza non solo sulla legittimità dei loro statuti, ma sulle attività stesse delle associazioni. E qui il centrosinistra vi ha visto la volontà di sottoporre a controllo l’Anpi, …

"Il premier lasci, ormai è alla paralisi poi riforma elettorale o si vada al voto", intervista a Pier Luigi Bersani di Goffredo De Marchis

Bersani al Pantheon festa PD dopo i risultati dei ballottaggi. Sudato e quasi senza voce. Dopo la festa al Pantheon, Pier Luigi Bersani continua a godersi il successo del centrosinistra ricevendo telefonate nel suo ufficio. Si toglie anche qualche soddisfazione personale. «Ricordo le risatine che accompagnarono il mio pronostico, tre mesi fa. Pisapia vince facile, avevo detto. Com`è finita?». Difende le sue metafore prese in giro da Crozza: «Nei bar mi capiscono quando dico che un maiale non è fatto solo di prosciutti». Cosa significa il suo appello al premier per l`apertura di una fase nuova ? «Che Berlusconi si deve dimettere. E che il Parlamento cerchi, in una fase molto stretta di poche settimane, la soluzione di una nuova legge elettorale. Dopo di che si va a votare». Il Cavaliere dice che andrà avanti. «Lo farà affrontando una verifica parlamentare dove dovrà certificare il ribaltone che ha portato a una maggioranza Berlusconi-Scilipoti-Bossi e con la sentenza drammatica delle amministrative sulle spalle. Elezioni che dimostrano inequivocabilmente due cose: la fine della coalizione di governo e …