"Il salotto di Vespa non salva il Cavaliere", di Curzio Maltese
Chi vota a sinistra è «senza cervello». Non ce l´ha fatta a moderarsi, a sfoderare all´ultimo minuto una strategia alternativa e vincente. o almeno un colpo di teatro per rimontare la china, come altre volte nel salotto di Porta a Porta. Berlusconi ha provato, si è sforzato, ha mimato un avvio da moderato, come forse gli avevano suggerito i sondaggisti. Ma poi ha prevalso l´istinto del Caimano. L´ingiuria come unica arma della politica. Fino a consegnarsi al più logoro dei cliché storici. Il populista che alla fine della parabola, perso il consenso, insulta il popolo. L´ultimo assalto del Caimano è andato a vuoto. L´attesa per la trasmissione di ieri sera era grande nei quartieri generali della politica. Porta a Porta è il luogo totemico del berlusconismo, la tribuna prediletta dai tempi della discesa in campo, il set del «contratto con gli italiani», il teatro di due spettacolari rinascite del Cavaliere, nel 2001 e nel 2006. Ci si aspettava il colpo del maestro, l´invenzione destinata a rovesciare le sorti dei ballottaggi di Milano e Napoli. Ma …
