"Troppo sorpresi dalle sorprese", di Guelfo Fiore
Sorpresa Milano. Sorpresa Lega. Sorpresa grillini. Sorpresa De Magistris. E poi: sorpresa Cagliari, sorpresa Gallarate, sorpresa Trieste. Sorpresa (questa un pò meno) Terzo polo. Sorpresa Nord. Giornali e speciali radio/tv del day after elettorale sono uno sterminato elenco di sorprese. Resoconti di sorprese. Commenti e opinioni sulle sorprese. Approfondimenti sulle sorprese. E interviste, naturalmente, sulle sorprese. Non uno che abbia scritto, o detto: si è verificato quanto avevamo descritto. Viva la sincerità, almeno. Uno si immagina redazioni e fior di uffici affollati da studiosi, analisti, esperti e quant’altro con le bocche aperte. Sorpresi. Prendendo a prestito Crozza/Bersani verrebbe da saltar su: “oh, ragassi, siete stati a mettere la brillantina sui peli del petto?” In effetti tanta sorpresa dovrebbe sorprendere. Ma come, raccontate tutti i giorni per tutto il giorno quel che accade e non avevate avuto un sospetto, un dubbio, un indizio? Studiate da mattina a sera, pubblicate fior di saggi, esponete dotte relazioni e nemmeno una congettura, una supposizione? A domande simili, in genere, segue la risposta: ma nemmeno i partiti avevano capito niente. …
