"Otto milioni «in sofferenza»,la disoccupazione reale è al 13%", di Laura Matteucci
Sono 8 milioni, tra disoccupati, inattivi, cassintegrati, precari e part time involontari, le persone che vivono una condizione lavorativa «di sofferenza», a causa della «radicale modifica» della struttura del mercato del lavoro. Tra questi, 3,5 milioni sono i disoccupati veri e propri. Un esercito di persone con stipendi medi fra i 600 e 700 euro al mese, con tutele in via di esaurimento e già finite per molti disoccupati, inesistenti per tantissimi precari il cui numero è in costante crescita. E senza considerare il lavoro nero integrale. La disoccupazione reale, calcolando anche l’effettiva quota di scoraggiati che dichiarano però di essere disoccupati e voler lavorare, sale ad oltre il 13%. Quanto a chi un lavoro ce l’ha, la qualità dell’occupazione è bassa e fotografa un sistema produttivo arretrato e troppo basato ancora sulla competizione di costo, in totale controtendenza come qualfiche con il resto d’Europa. Lo studio curato dall’Ires Cgil «Un mercato del lavoro sempre più atipico: scenario della crisi» ripercorre gli ultimi quattro anni dell’occupazione italiana mettendo a fuoco l’impatto della crisi sul mondo …