Anno: 2011

"Un passo avanti", di Massimo Gramellini

Solo i mercati credono ancora a Giuliano Ferrara. Quando il direttore del Foglio ha annunciato che Berlusconi si sarebbe dimesso «a minuti», la Borsa si è trasformata in un carnevale di Rio, salvo precipitare nella più stretta quaresima dopo l’ovvia smentita dell’interessato. Nella migliore delle ipotesi Ferrara è un burlone. Da discreto conoscitore del Cav. dovrebbe sapere che Berlusconi non si è mai dimesso da nulla nella vita. Chi lo ha costruito in una notte di luna piena si è scordato di inserire la retromarcia. Come imprenditore e come politico ha sempre e solo comprato: si ricordano due uniche cessioni di qualche rilievo, la Standa e Kakà, ma entrambe si sono poi rivelate un affare. Un suo amico mi raccontò la natura di B. con una metafora: non è fuoco che brucia, ma acqua che invade. E l’acqua non torna mai indietro. Può essere fermata solo dagli argini. Purtroppo in Italia, lo si è visto anche in questi giorni, quanto ad argini siamo messi maluccio. Berlusconi è l’Anti Gambero, cioè l’Anti Politico. Un politico, al …

"Nuovi prof, spazio solo per 13 mila", di Alessandra Ricciardi

A gennaio le selezioni per i Tfa. La tenuta del governo potrebbe però far saltare tutto. La Gelmini frena le università pronte a sfornarne il 60% in più. C’è posto per 12.778 nuovi insegnanti, quelli che potranno seguire i tirocini formativi attivi di primo e secondo livello e aspirare così a un eventuale concorso nella scuola. A definire il fabbisogno, per gradi di scuola e classi di concorso, è stato il ministero dell’istruzione che ha freddato le aspirazioni di molti nuovi docenti e soprattutto delle università pronte a sfornare corsi per un 60% di docenti in più: 32.410 per l’esattezza. Una differenza di oltre 19 mila posti, la più consistente è relativa al Tfa di secondo grado, ovvero per la scuola superiore, dove gli atenei avevano hanno messo a punto corsi per 13.446 aspiranti docenti in più. Una differenza che la dice lunga sulla diversa prospettiva che ministero e università hanno sulle potenzialità della scuola assorbire realisticamente nei prossimi anni nuovi insegnanti, in aggiunta a quelli già abilitati e in attesa nelle varie graduatorie, di …

"Il vuoto che affonda il Paese", di Mario Deaglio

Non c’è forse mai stata nel mondo, tanta attenzione per l’Italia come nella giornata di ieri. Non l’attenzione benevola che si riserva a un Paese curioso, noto per non rispettare sempre fino in fondo le regole ma dotato di inventiva e flessibilità, con i suoi paesaggi e i suoi musei; ma l’attenzione fredda e ostile di chi considera l’Italia come un rischio per tutti, di chi sa che da quel che succede in Italia può dipendere il futuro del sistema globale e anche il proprio. L’attenzione di chi ha visto il disastro greco e sa che un analogo disastro italiano sarebbe molte volte maggiore, sconvolgerebbe gli equilibri economici, già precari, di tutto il pianeta; e che, se questo dovesse succedere, subito dopo sarebbe la volta della Francia – che non a caso ieri ha varato il suo piano di austerità con aumento dell’Iva – e dopo la Francia, forse, degli Stati Uniti. I mercati pensano che l’Italia possa fare la differenza tra il collasso mondiale e la ripresa globale. In queste circostanze, Silvio Berlusconi ha …

"Mediaset, divorzio, eredità l´impero economico di Silvio adesso rischia l´assalto", di Ettore Livini

Mediaset, divorzio, eredità l´impero economico di Silvio adesso rischia l´assalto. Summit ad Arcore con Marina e Pier Silvio. Da inizio anno i titoli hanno perso il 47% Timori per la raccolta pubblicitaria e il venir meno delle leggi ad hoc Dal 1994 a oggi la dinastia brianzola ha moltiplicato per sette la propria ricchezza, che oggi si avvicina ai 4 miliardi. Più che una riunione di famiglia, un consiglio di guerra. Il tradizionale pranzo del lunedì ad Arcore tra Silvio Berlusconi, i figli e i suoi collaboratori più fidati si è trasformato ieri, causa emergenza politica, in un delicatissimo summit sul futuro della Dinasty brianzola e delle aziende di casa. Ordine del giorno: le conseguenze su Fininvest e dintorni delle eventuali dimissioni del premier. Presenti (sicuri) al tavolo Marina e Pier Silvio, mentre non è stata confermata la partecipazione di Barbara, Luigi ed Eleonora, i tre figli di Veronica Lario. La posta in gioco è molto alta su diversi fronti. Il capitolo più delicato nell´immediato è – come ovvio – il destino di Mediaset. Finita …

"Dimensionamento? Chi lo ha fatto rischia di rifarlo", di Mario D'Adamo

Ma le regioni chiedono uno slittamento. E il ministero ci sta pensando. La legge di stabilità ha abbassato i parametri per formare gli istituti comprensivi. La diffusione generalizzata di istituti comprensivi di scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado sta subendo un rallentamento. Non solo per la decisa opposizione di alcune regioni, che hanno presentato ricorso alla Corte costituzionale, lamentando l’intrusione dello Stato nelle loro competenze in materia di programmazione della rete scolastica territoriale, o per la posizione che la stessa Conferenza delle regioni e delle province autonome ha preso il 27 ottobre scorso, chiedendo che l’operazione sia distribuita lungo l’arco del prossimo triennio. Lo stesso ministero, infatti, sembra incoraggiare discussioni e quindi possibili ripensamenti. Il sottosegretario Giuseppe Pizza, rispondendo a un’interpellanza, prima firmataria Maria Coscia, parlamentare del partito democratico, ha riconosciuto che «le operazioni relative ai piani di dimensionamento debbano essere svolte in tempi adeguati di consultazione tra i vari soggetti coinvolti», e non sono pochi, affinché poi le decisioni finali trovino «la più ampia condivisione possibile», ed ha affermato anche …

"Linee guida tecnici e professionali: insegnamento della storia fra high-tech e high-touch", di Anna Maria Bellesia

Fervono i preparativi per la messa a punto delle Linee guida per il secondo biennio e il quinto anno degli istituti tecnici e professionali. La bozza, attualmente all’esame del Cnpi, è ancora un documento in fieri, in alcune parti già definito, in altre ancora grezzo e disomogeneo. Lo schema delle Linee guida è apparso sul sito dell’Ansas per un breve periodo in luglio e con accesso riservato. La discussione è rimasta così limitata agli addetti ai lavori, mentre una gestione più aperta avrebbe potuto stimolare contributi utili specialmente riguardo alle discipline. La “dinamica integrazione” tra cultura umanistica, scientifica e tecnologica costituisce il leitmotiv per il secondo biennio e l’ultimo anno, tuttavia bisogna fare attenzione a non cadere in forzature. E’ il caso della storia. Nell’introduzione delle Linee guida (al momento la sezione meglio definita) leggiamo che “l’insegnamento della Storia tende ad ampliare e rafforzare l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza” e “l’approccio, quindi, non può che essere ‘globale’, ossia imperniato sull’intreccio fra le variabili ambientali, demografiche, tecnologiche, scientifiche, economiche, sociali, politiche, culturali”. D’altra parte però, …

"Il premier abbandonato anche da Gianni Letta", di Claudio Tito

«Stai commettendo un errore. Se vai avanti così, nessuno ti può aiutare. Nemmeno noi. Nessuno può garantirti più i numeri alla Camera». Se a parlare così è un uomo prudente e soprattutto leale nei confronti di Berlusconi come Gianni Letta, allora è davvero inspiegabile l´ostinazione con cui il Cavaliere sta insistendo per la sua strada contro tutto e tutti. Il premier sembra ormai incosciente, quasi in trance. Incapace di capire cosa gli capita attorno e di cogliere i segnali che quotidianamente la Ue e i mercati finanziari gli spediscono con crescente allarme. IL PDL – quella che doveva essere la sua creatura e il suo lascito alla politica – ha sostanzialmente alzato le braccia dinanzi alla sua cocciutaggine. Nel bunker di Via dell´Umiltà, persino gli uomini più fedeli non fanno più nulla per evitare la resa dei conti in Parlamento. Come se ognuno volesse scrollarsi di dosso la responsabilità di una sconfitta probabile e liberarsi dal peso di una scelta irresponsabile. Del resto, il capo del governo ormai agisce in solitudine. Prima ha concordato con …