Anno: 2011

"Rai, eutanasia del servizio pubblico", di Matteo Orfini*

Mancano le competenze per stare al passo coi tempi e con le regole del mercato. Il risultato ottenuto da Santoro è straordinario: il 14% di share su un circuito alternativo è un dato senza precedenti e conferma che la Rai ha commesso una follia nel rinunciare ad Anno Zero. D`altra parte è sempre più evidente che siamo a un tornante decisivo per il servizio pubblico: tutto cambia, le vecchie rendite di posizione non bastano più, la concorrenza inizia ad essere una realtà e bisogna dimostrarsi all`altezza innovando e sperimentando; la Rai avrebbe dimensioni e storia per essere il soggetto che indirizza il cambiamento, invece di subirlo. Ma purtroppo un giorno dopo l`altro il consiglio d`amministrazione e il direttore generale dimostrano di non avere caratura e competenze per raccogliere la sfida. C`è un piano industriale poco conosciuto – e il poco che si sa è inquietante; c`è una gestione interna grottesca: si rompono autoritariamente le trattative con l`usigrai, si penalizzano i lavoratori della produzione, non si offre alcun futuro ai precari mentre i privilegi non vengono …

"La crisi, i ricchi e le oligarchie", di Nadia Urbinati

L´eguaglianza ha fatto il suo grande rientro nella politica quotidiana. Ed è un ospite non gradito per chi tiene le fila delle transazioni finanziarie e delle politiche monetarie. Lo si vede da come i governi hanno accolto la proposta di istituire una tassa sulle rendite patrimoniali – il nostro è all´avanguardia nell´aver escogitato tutte le misure che possono pesare sui molti senza direttamente toccare i pochi (in extremis e nella disperata ricerca di sopravvivere qualche giorno in più tira fuori la proposta di ‘Tobin tax´ ma senza dimostrare di crederci). Presumibilmente perché a Roma l´oligarchia governa direttamente, senza intermediari. È fuori di dubbio che Silvio Berlusconi sia il più ricco italiano e quindi tra quell´1% che Occupy Wall Street ha individuato come la minoranza che accumula e concentra potere entrando fatalmente in rotta di collisione con la maggioranza e, quindi con l´eguaglianza. Oligarchia e democrazia sono esplicitamente visibili e in tensione. In un ottimo libro dal titolo chiaro, Oligarchy, uscito per Cambridge University Press pochi mesi fa, Jeffrey A. Winters ci ricorda che la democrazia …

"Il prezzo che paghiamo", di Miguel Gotor

Berlusconi si muove sull´orlo del baratro e nelle ore decisive incontra a Milano i figli e il fido Confalonieri, la famiglia e l´azienda, a ribadire la matrice privatista della sua gestione della cosa pubblica. Non sappiamo quando, ma l´albero di Berlusconi cadrà di schianto e le borse voleranno. Sarà anzitutto un bene per l´Italia perché prima degli interessi di una parte, vengono quelli nazionali, da troppo tempo umiliati e offesi. Dal giorno dopo, si apriranno due possibili scenari che implicano un differente giudizio sulla stagione berlusconiana e una diversa valutazione del grado di drammaticità raggiunto dall´attuale emergenza italiana sul piano economico e civile. Il primo di essi vede una soluzione della crisi dentro il recinto delle attuali forze di governo con Berlusconi che accetta di fare un passo indietro in favore di Schifani o di Letta in cambio dell´allargamento della maggioranza al Terzo polo. Tale proposta ha il limite di interrogare la solidità del patto politico tra Futuro e Libertà e l´Udc, verosimilmente dividendolo. Ai seguaci di Fini potrebbe bastare un Berlusconi in panchina per …

"La Gelmini lancia il liceo sportivo via latino, geografia e storia dell'arte", di Salvo Intravaia

Lo schema di decreto del ministero prefigura una variante dello scientifico con tre ore settimanali anziché due di Educazione fisica e con l’introduzione di Diritto ed economia dello sport. Ma servono “impianti ed attrezzature ginnico sportive adeguate”. Il ministero amplia il sistema dei licei. Il prossimo anno, i ragazzini in uscita dalla media potrebbero avere una scelta in più: oltre al classico e allo scientifico, all’artistico e al linguistico, a quello musicale e quello delle scienze umane, potrebbero avere l’opportunità di scegliere anche il liceo sportivo, con più ore settimanali di Educazione fisica e qualche ora in meno di materie teoriche. Se l’iter normativo dovesse concludersi per tempo, come spera il ministro Mariastella Gelmini, la novità sarà in vigore già a febbraio, quando si apriranno le iscrizioni per l’anno scolastico 2012/2013. Mentre le scuole non sanno a quale santo votarsi per pagare cancelleria e carta igienica e si rivolgono ai genitori chiedendo l’ormai famoso, o famigerato, “contributo volontario”, il ministro lancia il settimo liceo dell’era Gelmini: quello sportivo, appunto. Il dpr che lo istituisce è …

Tasse, a L'Aquila è "mobilitazione permanente"

L’annuncio del sindaco Cialente. A 31 mesi dal sisma, con l’economia ancora al palo, gli aquilani rischiano di dover restituire 10 rate al 100% tutte in unica soluzione dal mese di novembre. “La situazione è esplosiva e le stesse istituzioni hanno difficoltà a gestire una fase sociale così drammatica, caratterizzata da vera e propria disperazione di tanti e tante. Non è più possibile andare avanti in questo modo. Ridursi sempre all’ultimo momento, creando micidiali incertezze per i cittadini e le imprese. Impossibile restituire 100 milioni di euro in un’unica soluzione per una comunità che vive in uno stato di sospensione da due anni”. Sono queste le parole con cui il primo cittadino del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente, ha annunciato uno stato di “mobilitazione permanente” di tutta la cittadinanza e delle istituzioni comunali. Il problema, come già accaduto in passato, è la restituzione delle tasse sospese nei primi 14 mesi post sisma. Per capirsi: dopo il terremoto del 6 aprile 2009, ai cittadini residenti nel cratere è stato concesso di avere in busta paga anche la …

"La stabilità secondo Gelmini: tagli alla scuola ieri, oggi e domani", di Manuela Ghizzoni

La deputata e capogrupo PD in Commissione Cultura e Istruzione Manuela Ghizzoni denuncia l’arrivo nella manovra finanziaria di altri tagli per l’istruzione pubblica. “Dei provvedimenti contenuti nella Legge di stabilità (come si chiama ora la vecchia finanziaria) e nel Bilancio dello Stato per il prossimo anno, in discussione al Senato, si parla troppo poco. Il dibattito pubblico è focalizzato sui significati economici e politici dell’altalena cui sono sottoposti i mercati finanziari e, conseguentemente, sul maxiemendamento presentato da Berlusconi al G20 di Cannes, ma che nessuno ha potuto leggere in forma ufficiale. In questo modo è stato accantonato l’interesse per la Legge di stabilità e per il Bilancio: ed è un vero peccato, dato che in essi sono previsti altri tagli per la scuola. Basta una cifra per spiegare di cosa stiamo parlando: per il prossimo anno il Bilancio prevede per il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca una competenza complessiva di 51.520.441.175 euro, vale a dire una riduzione di 1.835.578.102 euro rispetto al bilancio assestato di quest’anno. A danno di quali programmi si abbattano questi …