Anno: 2011

Btp-Bund: sfondata la soglia dei 460 punti

Le borse aprono malissimo e poi riprendono a correre dopo l’intervento della BCE che, nel primo pomeriggio, decide di tagliare i tutti i tassi dello 0,25%. Bersani: Siamo finiti sul fronte più esposto alla bufera”. Sfonda la soglia dei 460 punti lo spread dei Btp italiani rispetto al bund tedesco. Il differenziale ha toccato quota 462 punti, con il titolo decennale che ha raggiunto un rendimento del 6,4%. Questo quanto è accaduto oggi in apertura dei mercati. Una situzione davvero drammatica che è andata migliorando con il passare delle ore. Dopo l’intervento diretto della BCE sul mercato secondario, c’è stato un restringimento dello spread. Per effetto degli acquisti il differenziale tra Italia e Germania sulla scadenza decennale è sceso sotto i 450 centesimi. Al momento il differenziale si attesta a quota 449 punti, anche se il rendimento dei titoli rimane alto, al 6,33%. La Bce ha deciso di tagliare tutti i tassi dello 0,25%: quello fisso di rifinanziamento scende all’1,25%, quello sui depositi passa allo 0,50% e quello marginale al 2%. E’ questa la decisione …

"Vogliono solo arrivare a Natale", di Stefano Menichini

L’unico che l’aveva detta vera era stato Alfano, dietro la porta chiusa di un vertice del Pdl nel pomeriggio: dobbiamo a ogni costo arrivare a Natale. Arginare le defezioni nella maggioranza. Approdare a gennaio, quando la caduta del governo non potrà più essere rimediata dalla nascita di un altro esecutivo, ma solo seguita dalla corsa a elezioni a marzo. C’era solo questo calcolo, politica spiccia di mediocre livello, dietro al tentativo che ieri sera – mentre chiudevamo questa edizione – stava invece portando il governo sugli scogli di una abdicazione definitiva. Berlusconi voleva provare a salvarsi dal diktat europeo con un decreto che si limitava alla faticosa riscrittura della letterina redatta la settimana scorsa da Brunetta. Ma sul punto di varare il decreto, la giustificata diffidenza di Napolitano e la resistenza di Tremonti sembravano ieri sera avere avuto la meglio. Se è saltato il decreto, è saltata la manovra salva-governo. Ed è saltato il governo medesimo, verrebbe da concludere obbligatoriamente. Alla vigilia della scadenza, il G20 di Cannes, alla quale ci si sarebbe dovuti presentare …

"Soffocano in fondo al pozzo. Morti di lavoro come 50 anni fa", di Massimiliano Amato

Erano due invisibili, Antonio e Alfonso. Di loro non c’è traccia d’iscrizione alla Cassa Edile di Napoli, come dire: zero garanzie, zero contributi, zero tutto. Ufficialmente, non sono mai esistiti. Sono morti di lavoro nero, asfissiati dai veleni sepolti nelle campagne di Gomorra. Nelle campagne al confine tra Somma Vesuviana e Ottaviano, dove un tempo comandava “don” Raffaele Cutolo e oggi spadroneggia la camorra-impresa, che nel sottosuolo ha scaricato di tutto: dall’amianto delle fabbriche dismesse ai bidoni pieni di schifezze chimiche provenienti dal Nord. Ma loro, Antonio e Alfonso, tutte queste cose non potevano saperle. Loro erano carne da macello. Due invisibili. Carne da 40 euro al giorno, rischi compresi. «È agghiacciante – commenta sconsolato CiroNappo, segretario della Fillea Cgil di Napoli. – Qui da noi si continua a morire sul lavoro esattamente come cinquanta o cento anni fa». Accanto al pozzo artesiano che ha inghiottito i due invisibili, restituendoli cadaveri dopo un paio di ore di lavoro buone del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, c’è il cantiere della Statale 268. Un nastro d’asfalto …

"Successi internazionali, soldi e calcio. Silvio e il complesso del numero uno" di Gian Antonio Stella

«Ghe pensi mi». «No, per favore: no!». Mettetevi al posto del Cavaliere: è dura, per chi è convinto di essere «di gran lunga il miglior presidente del Consiglio che l’Italia abbia avuto nei 150 anni della sua storia», sentirsi assediato dalle invocazioni a farsi da parte. Non è solo una questione politica: è una pugnalata al suo amor proprio. Sono anni che il Cavaliere batte e ribatte: «In Italia nessuno può dire di aver fatto quanto ho realizzato io. Nemmeno in Europa c’è uno che abbia una caratura paragonabile a quella di Berlusconi. E in America solo Bill Gates mi fa ombra. Adesso direte che sono presuntuoso, che ho un complesso di superiorità. Ma parlano i fatti». Una convinzione radicata: «Non c’è nessuno sulla scena mondiale che può pretendere di confrontarsi con me, nessuno dei protagonisti della politica che ha il mio passato, che ha la stessa storia che ho io. Quando mi siedo a fianco di questo o quel primo ministro o di un capo di Stato, c’è sempre qualcuno che vuol dimostrare di …

Bersani e la piazza del 5: «Ridiamo fiducia all’Italia», di Virginia Lori

Essere in piazza SanGiovanni sabato con lo spirito di una festa popolare: un appello a «tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro paese per avviare insieme una ricostruzione democratica, sociale ed economica dell’Italia». Dopo il vertice del Pd nella sede di via del Nazareno sulla crisi, il segretario Pier Luigi Bersani lancia la manifestazione del 5. Che vede come una «festa di popolo, aperta alle donne e agli uomini che desiderano manifestare il proprio impegno». Una festa con i concerti, tra gli altri, di Roberto Vecchioni, dei Marlene Kuntz, di Ziggy, apre, anche prima delle 14,30, la Med Free Orkestra. L’intento, spiega Bersani, è quello di imprimere «fiducia» più che come manifestazione di partito l’invito è a «venire in nome del popolo italiano, con le bandiere italiane, per dire che con il cambiamento, l’Italia ce la fa». In un momento così difficile il segretario Pd anticipa che indicherà «alla nostra gente», alle centinaia di associazioni, la strada che va percorsa. E proprio la «presenza di massa» cercherà di rispondere «a un’esigenza di …

"Le 48 ore di battaglia tra il premier e Tremonti", di Francesco Bei

Niente decreto. Tremonti era contrario, lo stesso Napolitano non voleva che si trasformasse in un “carrozzone”. Si è infranta così, alle otto di sera, l´ultima speranza di Berlusconi di presentarsi oggi al summit dei G20 con qualcosa di concreto (e immediatamente esecutivo) in mano. A questo punto il governo è appeso a un filo sempre più sottile. Anche il Colle ha fatto sapere a Gianni Letta che palazzo Chigi non poteva infarcire il decreto di norme che con l´emergenza finanziaria non c´entrano nulla. Come quelle sulla giustizia e sul mercato del lavoro. «Un decreto sulla materia economica va bene ma non potete fare un carrozzone», il messaggio recapitato dal Quirinale. Inoltre non sarebbe stato corretto, mentre il capo dello Stato chiede all´opposizione «responsabilità» e «condivisione» sulle misure per il risanamento, stroncare ogni dialogo parlamentare agendo per decreto. Niente da fare, visto che in maniera surrettizia Berlusconi aveva provato a infilare nel decreto qualcosa che al Quirinale non deve essere piaciuto affatto. Come l´incandescente riforma dell´articolo 18 dello Statuto, quella che liberalizza i licenziamenti senza giusta …

"Troppa incertezza, Napolitano rimuove la "tutela" al premier", di Marcello Sorgi

Berlusconi sempre più in difficoltà: dopo il 14 dicembre e il 14 ottobre, è in arrivo un nuovo braccio di ferro parlamentare, come quelli in cui a malapena il governo s’è salvato due volte, e che potrebbe pure essere anticipato di qualche giorno, per tentare di abbattere il governo vieppiù indebolito negli ultimi giorni. Il Cavaliere è infatti arrivato oggi al G20 di Cannes in condizioni più difficili rispetto all’ultimo vertice europeo di due settimane fa, quand’era riuscito a strappare l’approvazione per la lettera di intenti con cui l’Italia si era impegnata su una serie di drastiche misure anticrisi. La conclusione del consiglio dei ministri, dopo una giornata di indiscrezioni smentite su provvedimenti di portata eccezionale, è stata al di sotto delle attese anche dello stesso premier. Il braccio di ferro sul si o il no al decreto con Tremonti, concluso con l’approvazione di un maxiemendamento alla legge di bilancio ha messo in evidenza il permanere di divergenze insuperabili all’interno dell’ esecutivo. Una nuova lettera di frondisti del Pdl, con firme pesanti di esponenti di …