Anno: 2012

“La scuola sempre più povera. meno attività, sindacati divisi”, di Salvo Intravaia

Scuola sempre più povera. A partire da quest’anno scolastico gli istituti italiani riceveranno dal ministero dell’Istruzione meno finanziamenti per tutte le attività a carico del fondo d’istituto: attività sportive, funzioni strumentali, progetti pomeridiani e scuole in aree a rischio. E’ tutto, nero su bianco, nell’intesa sugli scatti stipendiali sottoscritta qualche giorno fa dai sindacati con l’Aran, l’Agenzia che negozia i contratti dei dipendenti pubblici per conto del governo. E l’unità sindacale faticosamente ritrovata dopo anni si è nuovamente incrinata. Da un lato la Flc Cgil che non ha sottoscritto l’accordo sugli scatti e dall’altro lato tutti gli altri sindacati: Cisl e Uil scuola, Snals e Gilda. E se, a cominciare dall’anno 2012-2013, le scuole vorranno mantenere lo stesso livello di offerta formativa del passato potranno seguire soltanto due strade: chiedere più risorse ai genitori oppure cercare sponsor che facciano arrivare nelle casse dello Stato risorse fresche. I fondi “sottratti” alle scuole sono serviti a pagare gli scatti stipendiali, previsti dal contratto del personale scolastico (docenti e Ata), che due anni fa il governo Berlusconi aveva …

“Oltre il governo Monti”, di Claudio Sardo

L’Italia ha bisogno vitale di cambiare passo. Di aprire una nuova stagione di sviluppo e per fare questo di ridurre le disuguaglianze sociali, di abbattere le barriere corporative e i privilegi delle oligarchie, di spostare risorse dalla rendita al lavoro, di puntare sulla scuola, la ricerca e l’innovazione, di ricostruire una solidità istituzionale e politica dopo le torsioni della seconda Repubblica. Il governo di Mario Monti ha salvato l’Italia dal baratro in cui l’aveva sospinta il populismo e l’antipolitica di Berlusconi. I meriti del premier vanno condivisi anzitutto con il Capo dello Stato, e in misura non marginale con quelle forze di opposizione al Cavaliere che hanno posto l’interesse nazionale davanti a quello di parte. I meriti del premier non sono neppure disgiunti da errori e da forti iniquità nelle successive manovre finanziarie. Tuttavia è chiaro che Monti ha conquistato un credito presso gli italiani. La sua visione politica – ispirata a valori liberali e a culture distanti dalle sinistre cattoliche e socialiste – non gli ha impedito di cercare, nella difficile transizione, un terreno …

“Mezzo milione di lavoratori in cassa a zero ore”, di Marco Tedeschi

Più di un miliardo di ore di cassa integrazione da inizio anno a novembre; 520 mila lavoratori coinvolti nei processi di cassa a zero ore; una decurtazione del reddito, al netto delle tasse, per oltre 3,8 miliardi, pari a circa 7.400 euro per ogni singolo lavoratore. Sono i numeri principali contenuti nel rapporto della Cgil di novembre sulla cassa integrazione, frutto di elaborazioni dei dati Inps da parte dell’Osservatorio Cig del sindacato. Con 1.004 milioni di ore di Cig in 11 mesi e, con il dato di novembre, ancora una volta oltre 100 milioni registrate in un solo mese, il trend della cassa ripercorre le tappe del catastrofico 2010 che si chiuse con poco più di 1,2 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate. Con quello passato, inoltre, come si segnala nello studio del sindacato, arriviamo al 47esimo mese di una lunga crisi, «che dovrà ancora a lungo dispiegare i suoi effetti negativi», mentre esplode l’allarme sui fondi a disposizione per finanziare la cassa integrazione in deroga nel 2013. Secondo il segretario confederale della Cgil, …

“Piombino, i fantasmi di un’altra Ilva”, di Adriano Sofri

Piombino e Taranto hanno mare e acciaio, e un po’ si assomigliano, fatte le proporzioni – Piombino ha 36 mila abitanti. Di Taranto si sa. Anche Piombino se la vede bruttissima. Alla Lucchini, 2.100 dipendenti (di cui quattro donne operaie, e sessanta stranieri) più 1.500 dell’indotto, età media 32 anni, giovedì mattina si è fermato l’altoforno, in teoria fino all’11 gennaio. Spiega Mirko Lami, operaio e sindacalista: «La produzione era già bassa, dunque anche la temperatura della parte inferiore, il crogiolo, sicché c’è il rischio che la ghisa si rapprenda. Successe già nel 1989, bisognò forare e piazzare la dinamite, poi entrare con le motopale, ma viene giù anche il refrattario e bisogna ricostruire tutto, e costa carissimo. L’altoforno è una bestia larga 14 metri e alta 30, può sfornare 2,3 milioni di tonnellate di ghisa, nell’ultimo anno ne ha tirate fuori solo 1,2 milioni, il minimo. Siamo preoccupati». Gli impianti siderurgici a ciclo integrale in Italia sono due, Taranto (che di altoforni ne ha cinque, e ne ha appena spento uno) e Piombino. L’Ilva …

“Speriamo che il Premier non cada in tentazione”, di Eugenio Scalfari

Mario Monti è stato tentato. Non è un santo, ma un buon cattolico sì, lo è. Conosce i precetti della Chiesa e li osserva e sa che i santi sfidano la tentazione per mettersi alla prova. Di solito resistono alle lusinghe del tentatore che è lo spirito della terra, cioè Lucifero o comunque si chiami l’angelo decaduto e diventato diavolo. Perfino Gesù sfidò il diavolo ritirandosi nel deserto per quaranta giorni. Ma per lui era facile sconfiggerlo: era il figlio di Dio o credeva di esserlo, perciò sconfisse il tentatore e tornò a predicare la salvezza delle anime. Monti non si è ritirato nel deserto ma è stato invitato a Bruxelles al congresso del Partito popolare europeo. Non c’era il diavolo a Bruxelles ma i capi del Ppe e i primi ministri europei militanti in quel partito. E tutti – a cominciare da Angela Merkel – si sono congratulati con lui per la politica attuata in Italia e in Europa, l’hanno esortato a continuare l’opera sua anche dopo le elezioni politiche del prossimo febbraio. Non …

“La scuola di classe”, di Francesco Erbani

Sono soldi veri gli 8 miliardi e 400 milioni dolorosamente tolti alla scuola. Marco Rossi-Doria, maestro di strada, che nei vicoli di Napoli raccoglieva ragazzini e li aiutava nei compiti e anche a riparare i motorini, bastava che non rubassero o spacciassero, poi è stato in America, in Africa e in Francia, sempre studiando formule di scuola che accoglie tutti, ma che fossero praticabili, è ancora per qualche giorno sottosegretario all’Istruzione. Scorre i dati da una tabella: «Sa cosa vuol dire? Vuol dire che nella spesa corrente destinata dalla Repubblica italiana a università, ricerca e istruzione ci saranno per sempre 8 miliardi e 400 milioni di meno. Il precedente governo ha pensato, in qualche modo strano, che la scuola dovesse finanziare il paese». Era logico il contrario o no? « Non sappiamo dove siano finiti, quei soldi» Forse hanno compensato l’abolizione dell’Ici? «Potrebbe darsi. So per certo che un paese, il nostro, il quale su ricerca e università era molto giù nella lista Ocse, ma sulla scuola non tantissimo, è andato ancora più giù». È …

“Non bastano leggi e polizia per fermare la follia del Male”, di Gianni Riotta

«Ho aperto Twitter, dice che la mamma è morta, ma continuo a sperare»: la frase della signora Hassinger, figlia di una delle vittime della strage di Newton in Connecticut, parla di morte nell’era digitale. I bambini cadono uno dopo l’altro nella loro scuola. Una delle scuole belle, ben organizzate, con il campo da baseball e da calcio che il mondo invidia agli yankee del Connecticut, sotto i colpi di un killer, Adam Lanza, che uccide la mamma, maestra, il fratello, lontano in New Jersey, e un convivente, secondo le prime notizie. E le mamme, i fratelli, poi i cronisti si tengono legati alla catena di Facebook, da cui emerge subito il volto del killer – vero o presunto che sia che importa?, basta sia un volto umano, basta ci si possa tranquillizzare che non sia un mostro, un alieno -, di Twitter, dei blog, per capire che succede, quali sono i bambini sommersi, quali i salvati. Usciti dalle aule, gli scolari superstiti davano interviste alla tv con la freddezza dei veterani, in mezz’ora la loro …