Anno: 2013

“Quel ministro non può restare al suo posto”, di Eugenio Scalfari

Angelino Alfano non si dimetterà da ministro dell’Interno e da vicepresidente del Consiglio nonostante l’immane pasticcio di cui è responsabile per l’espulsione di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua e la sua consegna al regime dittatoriale del Kazakistan. Non si dimetterà perché Berlusconi lo incoraggia a restare al suo posto, Enrico Letta cerca di evitare la crisi di governo che avverrebbe qualora il premier sconfessasse il suo vice e il Pd ha dal canto suo le medesime preoccupazioni. Il partito democratico è pressoché unanime nel considerare Alfano responsabile di quanto è avvenuto, sia che ne fosse al corrente, sia che (come lui afferma) fosse stato tenuto all’oscuro dai suoi più intimi collaboratori; ma il gruppo dirigente ha invece deciso, sia pure turandosi il naso, di non votare la sfiducia ad Alfano per evitare una crisi di governo con conseguenze nefaste sull’economia, sui mercati, sulla credibilità italiana in Europa che il pasticcio kazako ha comunque fortemente indebolito. La conseguenza di questi fatti, che messi insieme determinano un vero e proprio evento politico, sarà comunque una …

“Il rifiuto delle scorciatoie”, di Mario Calabresi

Giorgio Napolitano è come se guardasse alla situazione da lontano, o forse sarebbe meglio dire dall’alto. Dall’alto dei suoi 88 anni, dei sessant’anni di vita politica, da quella distanza che ha chi non cerca altri incarichi, altre prospettive, ma essendo già in un tempo supplementare gioca il pallone nel modo più diretto e efficace possibile. Dal suo punto di vista si vede con chiarezza, e lo ha sempre detto senza giri di parole, il fallimento delle ultime legislature. I l suo cruccio più grosso è il modo in cui il Parlamento e i partiti hanno sprecato l’occasione del periodo Monti per riformare la politica e la sua più grossa paura è che l’errore si ripeta, nell’illusione che buttando via tutto e riaprendo una stagione di campagna elettorale ci possano poi essere soluzioni radiose e miracolistiche dietro l’angolo. Eppure, per dare risposte all’antipolitica montante e alla rabbia dei cittadini, una via maestra c’era: riformare la legge elettorale, dimezzare il numero dei parlamentari, rivedere i costi del sistema, abolire le Province. Niente di tutto questo è stato …

“Messaggio mai così esplicito”, di Stefano Folli

Sotto il profilo politico, il passaggio più stringente del discorso di Giorgio Napolitano è quello in cui il capo dello Stato fa capire in modo netto che un’eventuale caduta del governo Letta non aprirebbe la porta a nuove formule o a maggioranze alternative. Le conseguenze della crisi sarebbero, sì, «irrecuperabili» sul piano economico, ma soprattutto sarebbero imprevedibili. Come dire che nessuno deve farsi illusioni: la fine delle larghe intese non condurrebbe a quella maggioranza con i Cinque Stelle che nel Pd più di qualcuno ha vagheggiato. È chiaro che Napolitano non ha fatto nomi e non ha citato alcun soggetto politico. Tuttavia le sue parole erano trasparenti per chi ha voluto intenderle. Del resto, basta ricordare che di recente il tentativo di gettare ponti verso i “grillini” si era fatto più insistente e si è anche voluto accreditare la tesi che lo stesso capo del movimento fosse sul punto di cambiare linea e aprirsi a una possibile collaborazione con il Pd. In altri termini, si profilava un vago disegno. Ma con un grave punto debole. …

Walter Veltroni a Carpi per presentare “La sinistra che vorrei”

Ne parleranno con l’autore la parlamentare Manuela Ghizzoni e Pierluigi Castagnetti. Venerdì pomeriggio 19 luglio, alle 18.30 , presso il Piazzale delle piscine a Carpi , nell’ambito della festa organizzata dai circoli Pd dell’Unione delle Terre d’argine, l’ex segretario del Partito Democratico Walter Veltroni presenterà il suo ultimo libro “E se noi domani. L’Italia e la sinistra che vorrei”. Ne parleranno con lui la parlamentare Manuela Ghizzoni e l’ex deputato Pierluigi Castagnetti. Coordina il presidente del consiglio comunale di Carpi Giovanni Taurasi.

“Kyenge, Calderoli indagato a Bergamo”, da Il Sole 24 Ore

Nel «caso Calderoli» interviene la magistratura. Al vicepresidente leghista del Senato è costato l’apertura di un procedimento penale l’aver paragonato a un orango il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge sabato scorso dal palco di una festa del Carroccio a Treviglio, nella Bassa bergamasca. Calderoli è infatti indagato dalla Procura di Bergamo per diffamazione aggravata dall’odio razziale in seguito a un esposto del Codacons. Il procuratore di Bergamo, Francesco Dettori, ha raccolto tutti gli articoli di stampa sul comizio e ha acquisito l’audio del discorso, aprendo quindi il fascicolo, affidato ai due sostituti che dovranno valutare se le parole pronunciate dal parlamentare leghista («quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di un orango») siano da considerare diffamatorie. L’ex ministro leghista, dopo la bufera politica e mediatica da lui scatenata, si è scusato pubblicamente e privatamente con Kyenge, alla quale ha anche inviato un mazzo di fiori. Episodio confermato dal ministro per l’Integrazione: «Mi ha porto le scuse e le ho accettate – ha detto …

“Il podio delle Università”, di Aurelio Magistà

L’ateneo migliore d’Italia è Siena. Il giudizio reca l’autorevole firma del Censis e si trova nella Grande Guida Università che esce domani con Repubblica per aiutare gli studenti a scegliere la laurea giusta. Il voto di 103,4 su 110, infatti, non lo colloca solo al primo posto della sua categoria, quella di medie dimensioni, ma al vertice assoluto in Italia. Per il rettore Angelo Riccaboni è «una grande soddisfazione, dopo anni di difficoltà economiche che stiamo risolvendo con tanti sacrifici. Anche perché dimostra che mettere al centro dei propri sforzi gli studenti alla fine conviene sempre ». Un’attenzione ripagata: gli studenti che provengono fuori dalla Toscana sono più della metà, a testimonianza dell’attrattiva accademica di Siena. «Comunque non abbiamo aggiustato il bilancio solo tagliando », puntualizza il rettore, «ma anche con iniziative che portano ricavi. Come Med Solutions, la nostra rete che fa parte del programma dell’Onu Sustainable Development Solutions Network «In pratica, mettendo a frutto l’attenzione che dedichiamo all’ecocompatibilità, con Med Solutions aiutiamo a individuare le soluzioni di sviluppo sostenibile più adatte a raggiungere …