Anno: 2013

“Creare lavoro non solo difenderlo”, di Mario Calabresi

Nei primi cinque mesi dell’anno sono fallite in media 35 imprese al giorno, questo significa che dall’alba al tramonto si certifica la fine di un’attività ogni venti minuti. Si spengono le luci delle aziende e quelle dei negozi, questa è l’emergenza dell’Italia, anche se si continua a parlare molto di più di Imu, di Province e di Ruby. Si parla di deindustrializzazione del Paese, chi è qui fatica e rischia di chiudere, chi può se ne va attratto dalle sirene delle regioni oltreconfine (oggi sono molto più calamitanti la Savoia, la Carinzia, il Canton Ticino o la Slovenia rispetto alla Romania o alla Cina del decennio scorso) e chi è fuori non ci pensa più a venire da noi. La settimana scorsa Confindustria ha lanciato l’allarme sugli investimenti esteri in Italia crollati del 70 per cento nel 2012: sono le multinazionali che non mettono più piede nel nostro Paese scoraggiate dalle troppe incertezze del nostro sistema. L’idea prevalente, pur di fronte a questi dati, resta però che il lavoro si difende, non che si crea. …

“Abolite le Province ma non la mia”, di Ilvo Diamanti

È singolare, ma anche significativa, la vicenda delle Province. Da oltre trent’anni si parla di cancellarle o, comunque, di ridurle sensibilmente. Con effetti del tutto opposti. Erano, infatti, 95 negli anni Settanta. E già si parlava di “abolirle”. Rimpiazzarle con altri enti intermedi. Negli anni Novanta sono salite a 103. E oggi sono divenute 110. Il problema è che le Province non sono solamente ambiti amministrativi e di governo locale, ma rappresentano, da sempre, un riferimento dell’appartenenza territoriale per le persone. Insieme alle città e almeno quanto le Regioni, le Province servono a “posizionarci” e a definirci, rispetto agli altri “italiani” (come rilevano le indagini di Demos pubblicate, da quasi vent’anni, su Limes). Anche perché costituiscono sistemi urbani, economici, sociali e, in parte, politici omogenei. Non a caso le mappe elettorali che realizzo, da tanti anni, dopo ogni elezione hanno, come base, le Province. E, almeno fino a ieri, hanno riprodotto e dimostrato la sostanziale continuità dei comportamenti di voto, nel corso del dopoguerra. Coerentemente con i lineamenti economici e sociali del Paese. E delle …

Ghizzoni lunedì mattina in visita di verifica agli scavi di Pompei

La vicepresidente della Commissione Cultura guiderà una delegazione di parlamentari. Una delegazione di deputati della Commissione cultura della Camera, guidata dalla vicepresidente Manuela Ghizzoni, si recherà nella mattinata di lunedì 8 luglio in visita all’area archeologica di Pompei. L’obiettivo è verificare le condizioni del sito, lo stato di attuazione dei progetti, la situazione del personale. “Pompei, con la sua bellezza impareggiabile, deve diventare una risorsa, non un problema” dichiara la vicepresidente. L’obiettivo è verificare le condizioni del sito, lo stato di attuazione dei progetti, la situazione del personale. La delegazione, guidata da la vicepresidente della commissione, la modenese Manuela Ghizzoni, e dalla deputata napoletana Luisa Bossa, ex sindaco di Ercolano, incontrerà la sovrintendente Elena Cinquantaquattro, il sindaco di Pompei Claudio D’Alessio, una delegazione di sindacati e lavoratori dell’area archeologica. “Consideriamo Pompei una delle priorità del lavoro di recupero che il Governo deve fare sui beni culturali del nostro Paese – dice Luisa Bossa – la presenza sul posto dei deputati della Commissione risponde sia al bisogno di acquisire direttamente elementi di conoscenza sulla situazione sia …

“Basta calci al cinema”, di Roberto Andò

«La cultura è quello che resta quando si è dimenticato tutto », questa frase di Paul Valery, uno degli uomini-chiave del secolo scorso, sta lì, nel pantheon delle citazioni possibili, a ricordarci che ogni affermazione volontaristica a favore della cultura è vana rispetto al meccanismo che selezionerà ciò che sarà trasmesso ai posteri, il reperto che sarà loro inoltrato dalla civiltà di cui siamo stati parte. La dimenticanza, il suo implacabile setaccio, conterà più del ricordo. L’avvertimento di Valery non è una ragione sufficiente per astenersi dal fare certe battaglie ideali. Dal ricordare ciò che non va dimenticato. È bene, per esempio, ricordare alle giovani generazioni chi è stato Federico Fellini, e rendergli il doveroso omaggio nel ventennale della morte. Come potrebbero, altrimenti, i giovani, essere sollecitati a vederne i film? E dove? A Federico Fellini, in vita, è toccato in sorte il ruolo di psicopompo, o mago, del cinema italiano, e con questo intendo dire che nessuno come lui ha certificato l’ambizione del nostro cinema, il suo talento, la sua grandezza. Nessuno come Fellini …

“Al Colle? No, al mare… Il web contro Grillo in Sardegna”, di Toni Jop

Qualcuno dei suoi gli avrà detto: cheffai, non vorrai mica andare da Napolitano pallido-pallido? Giusto, si sarà risposto: prima mi abbronzo e poi mi piazzo davanti al presidente in tutta la bellezza del mio grigio argento su campo bronzeo. Così, ecco Beppe Grillo, in attesa dell’incontro al Colle, galleggiare terso nelle acque della Costa Smeralda senza obiettivi da raggiungere tranne una abbronzatura «nature». Libero e bello in questa eccellente briatorata di luglio. Lo raccontano benevole le immagini che ieri hanno fatto il giro delle redazioni: lui in acqua, lui fuori dall’acqua, in barca, gli affetti, la pace, il relax. Ma non sta andando a fondo l’Italia? È così che dobbiamo prepararci al grande tonfo di settembre? Non è forse Grillo il titolare di una forza politica di primaria importanza, oggi, nel Paese? Non è lui la sorgente di una nuova consapevolezza che si aggrappa alla decrescita felice, a uno spartanismo dal quale il piacere viene vestito con un burqua aspro e forte? Eppure, non ha fatto altro che un bagno, una immersione, ha preso un …

“Beni culturali, anche il ministero è moroso: bollette non pagate per 40 milioni”, da repubblica.it

L’Italia è il paese con il più grande patrimonio storico culturale al mondo, al primo posto nella lista Unesco per numero di tesori dichiarati patrimonio dell’umanità, eppure il Ministero per i beni culturali rischia quasi il tracollo per morosità e per il drastico taglio dei finanziamenti cui continua a essere sottoposto dai governi di ogni colore. Gli ultimi dati forniti dal ministro Bray sono emblematici: quasi 10 milioni di euro in meno rispetto al 2012 per le “spese per interventi urgenti per le emergenze”; una disponibilità per il ‘programma ordinario dei lavori pubblici’ che passa dai 70,5 mln di euro del 2012 ai 47,6 mln del 2013 (nel 2004 erano 201 milioni), il sostegno dalle giocate del Lotto che dai 48,4 mln di un anno fa precipita ai 25,4 di quest’anno. In questo scenario, non c’è da stupirsi se i musei sospendono le aperture, se il Colosseo resta chiuso per una vertenza dei custodi e se persino il ministero è costretto a chiedere un intervento straordinario al Tesoro per poter pagare bollette e canoni inevasi …

Sulle spalle della sinistra”, di Claudio Sardo

Non ce la farà l’Italia se non sarà capace di cambiamenti radicali. Non ci sarà nuovo sviluppo senza una riduzione delle diseguaglianze, senza un primato del lavoro e dell’impresa sulle rendite e le consorterie, senza un rafforzamento del ruolo pubblico (che non è sinonimo di gestione diretta dello Stato). E tanto meno si ricostruirà un senso civico, un’idea di comunità senza una battaglia a tutto campo contro l’illegalità, le povertà, le solitudini, contro i diritti negati. Non ce la farà l’Italia senza l’Europa. Ma neppure l’Europa senza l’Italia. Il cambiamento delle politiche economiche non può che avere una dimensione continentale. In gioco non ci sono solo le ricette (fallite) di banchieri e tecnocrati: in gioco c’è quella democrazia che i nostri padri ci hanno consegnato e che oggi rischia di perdere senso. La democrazia che ha prodotto la nostra civiltà, e il nostro welfare, è nata da una lotta, e poi da un compromesso, tra capitale e lavoro. Ora che il compromesso è saltato, viviamo una vera e propria crisi di identità, che l’impoverimento del …