“La denuncia dell’ocse: il lavoro non premia i laureati, lo stato non sostiene il diritto allo studio”, di Emanuela Micucci
Gli studenti attratti dall’università diminuiscono. Eppure, con i laureati lo Stato ci guadagna. L’ultimo rapporto Osce Education at a Glance 2’13, pubblicato la scorsa settima (ww.oecd.org), mostra che i 15enni italiani che sperano di conseguire la laurea sono diminuiti dell’11% tra il 2003 e il 2009, passando dal 52,1% al 40,9%. Se i più giovani tendono ad avere un livello di istruzione più elevato rispetto ai concittadini più anziani, appena il 15% dei 25-64enni è laureato rispetto al 32% della media dei Paesi Ocse. E sono precipitati i tassi d’ingresso agli atenei: -48% nel solo 2011, contro una media Ocse del 60%. Sebbene all’inizio degli anni Duemila si fosse verificato un aumento temporaneo: dal 39% del 2000 al 50% del 2002 e al 56% del 2006. In effetti, a leggere i dati sui livelli di remunerazione tra laureati e diplomati 25-34enni, il guadagno dei primi supera quello dei secondi solo del 22% rispetto al 40% della media internazionale e rispetto a una differenza del 68% nella fascia di età 55-64 anni (la media Osce è …