Anno: 2013

“La denuncia dell’ocse: il lavoro non premia i laureati, lo stato non sostiene il diritto allo studio”, di Emanuela Micucci

Gli studenti attratti dall’università diminuiscono. Eppure, con i laureati lo Stato ci guadagna. L’ultimo rapporto Osce Education at a Glance 2’13, pubblicato la scorsa settima (ww.oecd.org), mostra che i 15enni italiani che sperano di conseguire la laurea sono diminuiti dell’11% tra il 2003 e il 2009, passando dal 52,1% al 40,9%. Se i più giovani tendono ad avere un livello di istruzione più elevato rispetto ai concittadini più anziani, appena il 15% dei 25-64enni è laureato rispetto al 32% della media dei Paesi Ocse. E sono precipitati i tassi d’ingresso agli atenei: -48% nel solo 2011, contro una media Ocse del 60%. Sebbene all’inizio degli anni Duemila si fosse verificato un aumento temporaneo: dal 39% del 2000 al 50% del 2002 e al 56% del 2006. In effetti, a leggere i dati sui livelli di remunerazione tra laureati e diplomati 25-34enni, il guadagno dei primi supera quello dei secondi solo del 22% rispetto al 40% della media internazionale e rispetto a una differenza del 68% nella fascia di età 55-64 anni (la media Osce è …

“Quota ’96 da quantificare”, di Nicola Mandelli

Si consolidano le speranze del personale della scuola, che si riconosce nel movimento “Quota 96”, di poter accedere al trattamento pensionistico con i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla normativa previgente l’entrata in vigore della riforma Fornero, ancorché maturati entro il 31 agosto 2012, anzichè entro il 31 dicembre 2011. E’ l’impressione che si ricava esaminando il contenuto degli interventi finora registrati nel corso dell’esame, nella XI Commissione lavoro della Camera, dei disegni di legge (C: 249 Ghizzoni e C. 1186 Marzana) che prevedono, appunto, l’estensione della facoltà di accedere al trattamento pensionistico con i vecchi requisiti anche al personale della scuola che li ha maturati nel corso dell’anno scolastico 2011/2012. Sia i rappresentanti delle forze politiche presenti in Commissione, che alcuni membri dell’Esecutivo, hanno dichiarato di essere favorevoli alla proposta contenuta nei due disegni di legge. Al momento l’unico vero ostacolo per un rapido parere favorevole ai due disegni di legge, che peraltro confluiranno probabilmente in un testo unico, sembra essere quello dell’incertezza sul numero dei potenziali beneficiari, una incertezza che, ad avviso soprattutto …

L’ex vigile Rambo con la lista dei nemici spara al sindaco: “Ora regolo i conti”, di Paolo Berizzi

Quanto era lunga la «lista della spesa» di Giuseppe Pegoraro? Chi altro ancora doveva punire, dopo avere ferito a colpi di pistola in Comune il sindaco Laura Prati e il suo vice Costantino Iametti, questo Rambo di provincia («ottimo tiratore», dicono i poliziotti) sospeso dal servizio perché taroccava gli straordinari? Uno che ama le armi (le deteneva regolarmente) e da ex comandante dei vigili si è trasformato in uno spietato vendicatore pianificando una strage e trascinando Cardano al Campo in una mattinata di inferno. Uno che, di fronte al magistrato, per giustificare la furia omicida cita i latini: fiat iustitia ne cives ad arma ruant, “sia fatta giustizia o i cittadini prendono le armi”. «La frase è scolpita su una facciata del Palazzo di Giustizia di Milano — ha sostenuto Pegoraro durante l’interrogatorio in Procura — . Provavo odio verso il sindaco e il vice, e non solo loro. Volevo farmi giustizia». «Aveva dentro una rabbia enorme, non ne faceva mistero», conferma Paolo Dametto, agente della polizia municipale ed ex collega di Pegoraro. È mezzogiorno. …

Acqua? Non affondiamo nei luoghi comuni”, di Antonio Massarutto

Ci sono molte leggende metropolitane che si sono insinuate nella coscienza collettiva, tanto da avere avuto un ruolo non secondario nell’indirizzare il voto referendario. La prima è quella relativa agli investimenti. «Da quando è gestito con criteri privatistici, il sistema ha inanellato una drastica riduzione degli investimenti», afferma Marco Bersani su questo giornale. Mi spiace contraddirlo, ma è vero il contrario. Finché gli investimenti idrici sono stati a carico della fiscalità, la spesa annua (attualizzata) è sempre stata compresa tra i 10 e i 20 euro per abitante all’anno (€/ab/anno), con la sola eccezione dei primi anni 80: periodo della prima grande ondata di interventi nella depurazione. È appena il caso di notare che fu proprio in quella fase che il debito pubblico italiano spiccò il volo: è facile spendere soldi che non si hanno, prendendoli a prestito dalle generazioni future. Non appena il vincolo di bilancio iniziò a stringere, gli investimenti precipitarono. La media dei 90 è di 17 €/ab/anno,con punte al di sotto dei 10 euro. È facile intuire il perché: quando la …

“Famiglie il tesoretto è finito”, di Ettore Livini

Lo stop all’aumento Iva e la cancellazione dell’Imu? Una passeggiata. La vera finanziaria italiana, roba da Nobel dell’Economia, è quella che da quattro anni a questa parte hanno mandato in porto senza fanfare le famiglie tricolori. Siamo oltre le lacrime e il sangue: nel 2012, per dire, abbiamo tagliato 4 milioni di telefonate al giorno, ridotto di un quarto gli acquisti di case, comprato 80mila auto in meno, sforbiciato 3,4 miliardi di litri di benzina dal pieno (quanto basterebbe per girare 846mila volte la terra all’altezza dell’equatore). Ma essere formiche, ormai, non basta più: le uscite, causa crisi, superano le entrate. E l’Italia – per la prima volta dal Dopoguerra – è stata costretta a rompere il salvadanaio e mettere mano ai soldi risparmiati negli anni del boom per tirare avanti la carretta. I conti della serva sono facili come un compito di ragioneria. Voce “avere”: guadagniamo di meno – 98 miliardi in quattro anni per Confesercenti – e la nostra capacità di spesa è scesa dell’8,7% dal 2008, come dire che abbiamo perso per …

“La maturità a prezzo di saldo lo scandalo dei diplomifici dove l’esame costa 8 mila euro”, di Conchita Sannino

Un volo verso Capodichino, e un diploma. Un assegno staccato da papà, e un “titolo di studio”. «Dai, lo sanno tutti come funziona. No?». Ma sì, forse ha ragione il rampollo ventisettenne di una famiglia veneta che, libero di sfogarsi dopo il faccia a faccia con gli investigatori, consegna la sua fotografia ad un amico che lo aveva accompagnato per farsi una gita. «Quante domande, ma facciamola finita… Io mi sono iscritto qui a Nola perché da noi sappiamo che se ti iscrivi giù, al “Luca Pacioli”, non hai problemi. Paghi. Seimila. Settemila euro. Qualche poverocristo di qui mi ha confessato che pagava a rate. Non ti fai vedere per un anno. Non frequenti. Nessuno ti rompe. E alla fine dell’anno, arrivi, copi il compito, ti prendi il tuo bel diplomino. Lo so io, e qui non lo sanno?». È andata così per almeno duemila studenti, negli ultimi due anni, e solo in una ristrettissima area: il Nolano, ad alta densità di scuole-bluff. Più che diplomifici, associazioni per delinquere: perché i primi dovrebbero produrre diplomi, …

“Ufficio sfoghi”, di Massimo Gramellini

Lo relegheranno a caso di ordinaria follia. Un vigile urbano avanti con gli anni che viene accusato di timbrare il cartellino anche per i colleghi. Il processo, la condanna, la destituzione dall’incarico. E intanto il virus nazionale del vittimismo che gli monta dentro, fino a catalizzarsi intorno a un bersaglio in carne e ossa: la sindaca di un paese del Varesotto, teatro di tutta vicenda. Per trasformarla in tragedia manca l’ultimo requisito: il porto d’armi che consente a quest’uomo di mantenere un arsenale di carabine e fucili a pompa. Giuseppe Pegoraro si presenta in Comune, spara al primo cittadino, ferisce anche il secondo, e quando viene infine messo nelle condizioni di non nuocere, le sue prime parole sono quelle di un giustiziere della notte cresciuto a rancore e telefilm: «Adesso ho regolato i miei conti». Ordinaria follia. E però quanti Pegoraro, per fortuna senza porto d’armi, solcano ogni giorno le strade del nostro scontento? Quanta rabbia intrisa di mania di persecuzione, alla ricerca spasmodica di un capro espiatorio da sacrificare sull’altare di un regolamento di …