Anno: 2013

"Quando le banche prestano a se stesse", di Tito Boeri

I sempre più numerosi italiani che, in quanto capifamiglia o imprenditori, si sono visti recentemente negare un prestito dalla loro banca, speriamo saltino a piè pari in questi giorni le pagine di economia dei giornali. leggerle con cura rischierebbero un travaso di bile. Gli articoli che costeggiano le quotazioni di Borsa narrano tre vicende apparentemente slegate tra di loro, ma che hanno un comune denominatore: in barba al conclamato merito di credito e al forte incremento delle sofferenze bancarie, le nostre maggiori banche continuano a finanziare chi ha ampiamente dimostrato di saper unicamente accumulare debiti su debiti non mettendoci nulla o quasi di tasca sua. E se trascuriamo l’incompetenza dei nostri banchieri e le loro ambizioni politiche, l’unica spiegazione che è possibile dare per questo comportamento è che le nostre banche prestano solo alle società di cui sono azioniste. La prima vicenda è quella che vede Banca Intesa e Unicredit offrire il loro sostegno a Marco Tronchetti Provera nella sua contesa per mantenere il controllo di Pirelli, società di cui è attualmente il monarca assoluto …

"Moro, 35 anni dopo la Procura di Roma riapre l’inchiesta", di Miguel Gotor

Ancora troppi i misteri irrisolti. Il ruolo dei servizi dietro le Br. Dal rapimento e dalla morte di Aldo Moro sono trascorsi ormai trentacinque anni. In questo arco di tempo si sono svolte ben sei inchieste giudiziarie e hanno lavorato per oltre un decennio due Commissioni di inchiesta parlamentare, dotate di poteri inquirenti, che hanno raccolto una gran mole di testimonianze e di documenti. In realtà, pochi eventi come la vicenda Moro hanno potuto godere di una simile mobilitazione giudiziaria e politica, ciò nonostante il convincimento che si tratti di un mistero ancora insoluto e destinato a rimanere tale è certamente prevalente presso l’opinione pubblica. Per quale ragione? Anzitutto per una forma di pigrizia intellettuale e civile. Sulla vicenda Moro sono uscite centinaia di pubblicazioni, alcune di ottimo livello, ma è come se fossero scritte sulla sabbia perché l’onda lunga degli interessi ideologici partigiani o delle memorie individuali e di generazione da preservare cancella di continuo i risultati raggiunti. E allora bisogna ogni volta cominciare da capo, senza che sia possibile avanzare sulla strada di …

Carpi in B, on. Ghizzoni e Patriarca “Ragazzi, davvero bravi!"

I parlamentari carpigiani del Pd si congratulano con la squadra che ha centrato la B. Il Carpi calcio ha centrato lo storico risultato del passaggio alla serie B. I parlamentari carpigiani del Pd Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca si congratulano con i giocatori e il management della squadra locale che, con determinazione e impegno, sono riusciti a portare a compimento l’impresa. Ecco la loro dichiarazione: «Una grande gioia per tutti i carpigiani. Bravi i ragazzi della squadra e bravo anche tutto il management che, con determinazione, impegno e naturalmente spirito di sacrificio, sono riusciti a conseguire un risultato per molti versi storico. La serie cadetta era alla portata della nostra squadra, ci abbiamo creduto, ed ora arriva la promozione che, pensiamo, possa trasformarsi anche in una opportunità pure per il tessuto economico della città. Peccato che, a Lecce, dopo la partita, si sia visto il lato peggiore di certe tifoserie, ma questo non toglie nulla al risultato sportivo conseguito dai nostri ragazzi. Ancora una volta, bravi!».

«Odoardo è per tutti esempio da imitare», di Serena Arbizzi

«Vuole sapere come mi sento adesso, che il nonno sta per diventare Beato? Le rispondo con una sola parola: sono gioioso». È racchiuso in questa frase pronunciata da Luca Semellini, orafo carpigiano che si è occupato della reliquia ufficiale nonché nipote di Odoardo, il significato che la giornata di ieri ha avuto per una famiglia tanto numerosa, quanto simbolica per la città come i Focherini. E c’era tutto il variegato mondo che ruota intorno ai cinque figli e quindici nipoti di Odoardo a rendere onore alla figura del martire. «Essere qui e partecipare alla beatificazione rappresenta un’emozione indescrivibile – aggiunge la nipote Maria Peri, storica e figlia di Paola Focherini – La cosa più bella è guardarsi intorno e vedere così tanti amici. Ci sono i figli dei deportati nei campi di concentramento con le loro famiglie: i Lampronti, di cui sono presenti tre generazioni con Giorgio, il figlio Guido e la nipote Camilla, e i Campagnano. Ci sono gli agenti assicurativi della Cattolica, dove il nonno ha lavorato dieci anni: qui c’è parte del …

"Il raduno europeo", di Laura Matteucci

Si sono radunati in un capannone alla periferia sud est di Milano. È scandalo per il raduno neonazi, autorizzato dalla Prefettura, e organizzato dall’associazione Skinhouse. L’ira del sindaco Pisapia: «È inaccettabile». Il precedente del raduno per la nascita di Hitler. Decine di band neonaziste, internazionali e nostrane, gruppi musicali hardcore arrivati persino dagli Stati Uniti, come i Bully Boys, e dall’Inghilterra, i Brutal Attack, raffinato nome evocativo, e poi skinhead e formazioni di estrema destra di tutta Europa. Un raduno neonazi in piena regola, ieri sera in un capannone alla periferia sud est di Milano, concerto e festa grande organizzata dall’associazione Skinhouse cittadina: sarà anche come dice la Prefettura che l’ha autorizzato che non si sono riscontrati elementi di rischio per l’ordine pubblico, ma è di sicuro un fatto «inaccettabile», come dice il sindaco Giuliano Pisapia. «Milano scrive lui stesso non può accettare che si svolgano né ora né in futuro iniziative che attingano al repertorio dell’intolleranza razziale e politica in qualsiasi forma esse si presentino». Loro però sono arrivati a centinaia, teste rasate, tatuaggi …

Josefa Idem «Presto si farà la legge sulle unioni civili, il clima è positivo Matrimoni gay? Sono pragmatica, l’importante è raggiungere l’obiettivo», di Natalia Lombardo

Con pragmatismo teutonico e l’abitudine alla conquista del traguardo metro per metro, Josefa Idem, campionessa olimpionica ora al governo, nata a Groch, in Germania e da 23 anni in Italia, non è persona che parla a caso, tantomeno dopo il consiglio dei ministri fiume che si è svolto a Palazzo Chigi. Lei, ministra delle Pari Opportunità con delega allo sport e alle politiche giovanili, sta mettendo in cantiere temi spinosi e importanti, che vanno dall’elaborare una proposta di legge sulle unioni civili all’avvio, martedì prossimo, della «task force» per affrontare il dramma del femminicidio. Quale sarà la formula per regolamentare le unioni civili, le coppie di fatto? «Io ho detto che i diritti devono essere uguali per tutti e serve una legge, perché la chiedono tanti cittadini. Però non voglio anticipare formule o modelli..». Tra l’altro sono tutti falliti, in questi anni, i Dico, i Pacs, non si è mai riusciti a trovare un’intesa. Pensa che sia possibile nel governo di larghe intese? «Per ora il clima è buono, ma non voglio dire nulla, ripeto. …

"La cultura non è una merce come il gelato", di Enrico Menduni

L’«eccezione culturale», ormai lo sappiamo bene, è l’impostazione che nega che la libertà di commercio un dogma dei nostri tempi possa estendersi all’infinito, comprendendo anche la cultura. Gli artefatti culturali (libri, audiovisivi, musica, opere d’arte) non sarebbero dunque da considerarsi una merce, o soltanto una merce, da scambiare e vendere senza frontiere al prezzo più basso per il consumatore, ma un elemento che identifica le culture nazionali ed è protetto dalla totale invasione dei prodotti dei mercati più forti perchè serve alla crescita (qualche volta alla sopravvivenza) di una comunità. Se invece si considerano tali prodotti soltanto generi dell’intrattenimento, come i gelati o le racchette da tennis, allora è applicabile il libero scambio, e presumibilmente le industrie più forti invaderanno i mercati minori, come avviene nel mercato dei computer o delle automobili. Dal 1995 è stata costituita la Wto, acronimo anglosassone per la Organizzazione mondiale del commercio, che ha lo scopo di aprire grazie a complessi negoziati bilaterali tutti i mercati al libero scambio, abbattendo le barriere doganali, in nome del vantaggio del consumatore che …