"Il governo: “L’aborto va garantito” stop all’obiezione di coscienza selvaggia", di Maria Novella De Luca
Ci sono volute nove mozioni presentate da tutti i gruppi parlamentari, la campagna capillare e sottotraccia di “#save194”, le inchieste giornalistiche che negli ultimi mesi hanno raccontato come, di fatto, in Italia l’aborto sia tornato ad essere clandestino, ma finalmente ieri il governo si è mosso. Spezzando un muro di silenzio che durava da anni, mentre decine di reparti di interruzione volontaria di gravidanza venivano chiusi uno dopo l’altro, svuotati da un ricorso in massa di medici, anestesisti e infermieri verso l’obiezione di coscienza. Ieri, seppure con cautela, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al termine di una lunga giornata di discussione parlamentare, ha accolto e si è impegnata a verificare tutti i temi proposti nelle mozioni dei diversi gruppi politici, da Sel al Pd, dal Pdl al M5S a Scelta Civica, che sull’aborto si è invece spaccata al suo interno. Esattamente come prevede la legge 194 del 1978, il Governo ha annunciato di voler vigilare, attraverso le regioni, «affinché i servizi di interruzione volontaria di gravidanza vengano garantiti», pur nel rispetto del diritto all’obiezione …