"La flessibilità non è l'antidoto alla crisi", di Carlo Buttaroni*
La Contea del Fermanagh è una delle sei contee dell’Irlanda del Nord. È la più lontana dalla capitale Belfast e, con i suoi 55mila abitanti, anche la Contea meno popolata. Qui la crisi si è fatta sentire duramente. Moltissime attività hanno chiuso e la disoccupazione ha colpito le famiglie più che altrove, lasciando ferite difficili da rimarginare. In questo luogo, il 17 e 18 giugno si svolgeranno i lavori del G8, summit degli otto Paesi che rappresentano il 13% della popolazione mondiale e, soprattutto, pi ù del 53% della ricchezza globale. L’amministrazione locale ha scelto di ridurre questo contrasto così forte con una scelta shock: far diventare il percorso dei grandi della terra un set cinematografico degno di Hollywood. Poster e grandi adesivi raffiguranti scaffali ordinati e pieni di merce, famiglie sorridenti e impegnate a fare acquisti, Un inno alla finzione, un restyling surreale, la povertà nascosta con tecniche di fotomontaggio. Il caso, inevitabilmente, ha scatenato polemiche di ogni tipo. La reazione è piuttosto di sgomento e profonda riflessione. Quella che stiamo vivendo è la …