"Piano giovani da 4,5 miliardi tra sconti, tirocini e formazione", di Roberto Petrini
Le parole-chiave sono «accelerazione e riprogrammazione». Il linguaggio è complicato e le procedure note solo a pochi iniziati, in serrato dialogo tra Roma e Bruxelles dove ai dossier presiede il commissario alle Politiche regionali, Johannes Hahn. Ma stavolta sulla partita dei «fondi strutturali europei» c’è uno spiraglio di concretezza: l’obiettivo è quello di destinare buona parte delle risorse assegnate all’Italia per mettere in piedi un piano-occupazione di 4,5 miliardi in tre anni, di cui 1,5 fin dal 2013. La partita sarà giocata dal presidente del Consiglio Enrico Letta in prima battuta nel vertice dei ministri Lavoro ed economia convocato a Roma la prossima settimana, il 14 giugno e, un mese dopo, il 15 luglio, in occasione del Consiglio europeo. Il target è preciso: convincere l’Europa a cambiare la «destinazione d’uso» di molti nostri progetti e indirizzarli tutti a favore dell’occupazione. Sul tavolo ci sono i celebri fondi strutturali europei, venduti e rivenduti dai governi che si sono succeduti, ma da sempre incagliati nella incapacità delle Regioni di fare progetti e di spendere effettivamente risorse sulla …