"Il vero tema è una nuova Italia", di Alfredo Reichlin
Tutti invoca le riforme. Molto bene. Ma chi abbia una certa consapevolezza del disastro di dimensioni storiche che incombe sull’Italia non può non porsi qualche domanda. Ascolto proposte vaghe su nuovi modelli di Stato e mi chiedo se una certa classe dirigente che poi, in definitiva, è tra i maggiori responsabili di questo disastro, abbia capito con che cosa deve fare i conti. Detto in poche parole, si tratta del problema che ha posto il Governatore della Banca d’Italia. Cioè del fatto che l’Italia decade perché (cito) «non siamo stati capaci di rispondere agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni». Non è poco. Lo penso e lo scrivo da tempo. Perciò mi si scuserà se, pur non rifiutando la discussione su nuovi modelli costituzionali, non riesco a convincermi che la ragione di questo autentico disastro sta nelle lungaggini del sistema parlamentare. Io penso invece che è l’intera struttura non solo statuale ma sociale dell’Italia che non ha retto e non regge. E la colpa di ciò sta nel fatto che la …