"Debutta (nel silenzio) il voto di genere", di Dario Di Vico
Il voto di genere. Succederà alle elezioni amministrative del prossimo fine settimana, quando gli elettori, per la prima volta, potranno indicare una seconda preferenza che però, per esser valida, dovrà indicare un candidato o una candidata di genere diverso dalla prima opzione. La norma è rivolta a favorire l’elezione di un congruo numero di donne nei consigli comunali e nasce sul modello delle quote rosa nei consigli di amministrazione delle società presenti in Borsa. Alle elezioni amministrative del prossimo fine settimana gli elettori si troveranno per la prima volta di fronte a un esperimento. Potranno, se vorranno, indicare una seconda preferenza che però, per esser valida, dovrà indicare un candidato o una candidata di genere diverso dalla prima opzione. La norma è chiaramente rivolta a favorire l’elezione di un congruo numero di donne nei consigli comunali. Pur con differenze di metodo l’esperimento ricorda molto quello delle quote rosa nei consigli di amministrazione delle società presenti in Borsa. E proprio per questo motivo va visto con favore, dovrebbe infatti servire ad aumentare la circolazione delle élite …