Anno: 2013

“La debolezza dei poteri forti”, di Massimo Mucchetti

Alitalia al collasso, Telecom Italia a rischio di spoliazione, Finmeccanica e Ansaldo che faticano ad arrivare a un divorzio consensuale, le banche divenute scalabili dalle consorelle estere che hanno avuto uno Stato amico. E ancora: la Fiat che sta subendo la (comprensibile) resistenza dei sindacati americani in Chrysler e fa i conti con le sue finanze scarse. La Cassa depositi e prestiti invocata su tutti i fronti e dunque bisognosa di ripensare la propria funzione o di sottrarsi una volta per tutte a questi appelli. Il vento freddo della crisi di governo, aperta virtualmente da Silvio Berlusconi, congela la difesa della base industriale e dello scheletro finanziario del Paese e apre spazi fino a ieri chiusi ai poteri forti. Che non sono più italiani ma internazionali: francesi, spagnoli, americani, mediorientali, cinesi. Poteri forti è un’espressione suggestiva coniata dai giornalisti e dai politici, spesso a corto di fantasia, per indicare alcune società private – Fiat, Pirelli, Ri- va, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Generali e poco altro – e alcune società pubbliche – Eni, Enel, Finmeccanica – …

“Alla ricerca di una cultura politica”, di Gianni Riotta

L’impossibilità di governare nel XXI secolo, che l’economista Moises Naim chiama «Fine del Potere», attanaglia in queste ore la destra in Italia e negli Stati Uniti. A Roma si consuma l’ultimo atto della storia politica di Silvio Berlusconi, che per la prima volta vede parte dei suoi dirgli di no, e continuare l’esperienza del governo Letta. A Washington lo «shutdown», il blocco della spesa federale innescato dall’intransigenza dei deputati repubblicani di destra legati al movimento populista Tea Party, paralizza la presidenza Obama e ridicolizza l’ultima superpotenza. Le cronache si soffermano sulla tattica delle due vicende. Berlusconi che prova a salvarsi dalle conseguenze della condanna per frode fiscale, il suo partito che prova a non restare sepolto sotto le macerie del fondatore, mentre nel Pd il premier Letta e il sindaco di Firenze Matteo Renzi provano a trovare un equilibrio, per non fare la fine dei kamikaze, come spesso la sinistra nel recente passato. In America Obama tenta di ribaltare sull’opposizione la colpa del clamoroso shutdown e magari – nei sondaggi i cittadini si dicono disgustati …

Giovani disoccupati oltre il 40% Ue e Ocse: “L’instabilità italiana rischia di contagiare l’Europa”, di Elena Polidori

L’instabilità politica spaventa la Ue e l’Ocse che avvertono: «La crisi italiana minaccia l’Europa e la sua fragile ripresa». La Confindustria fa anche una stima: se continuasse questa incertezza, il Pil nazionale avrebbe il segno meno per tutto il 2014. L’Italia va al voto di fiducia portandosi appresso dati allarmanti sulla disoccupazione giunta al 12,2%, il top dal 1977; per i giovani questa percentuale sale al 40,1%, un record storico. Così, mentre i mercati scommettono sulla sopravvivenza del governo Letta, l’Istat diffonde i dati allarmanti sul lavoro, «la realtà cruda del paese», come la chiama il leader Cisl Bonanni, la «conferma della stagnazione», come la definisce il ministro Giovannini. Il Cnel aggiunge un particolare al quadro già drammatico dei giovani: uno su quattro non solo non lavora ma non studia neppure; i precari sono 3 milioni. Sono dati che farebbero soffrire qualunque paese, ancor più se si trova in una situazione politica delicata, incerta. Ed è su questo che basa le sue stime la Confindustria: Pil negativo e pure un esercito di posti di lavoro …

Cav: «Ecco perché lascio Napolitano e Letta inaffidabili», da unita.it

«Ho scelto la via del ritorno al giudizio del popolo non per i ‘miei guai giudiziari’ ma perché si è nettamente evidenziata la realtà di un governo radicalmente ostile al suo stesso compagno di cosiddette ‘larghe intese’». Silvio Berlusconi ufficializza così, in una lettera al settimanale ‘Tempi’ che sarà in edicola il 3 ottobre, il suo addio al governo. PARTNER INAFFIDABILI «Come può essere affidabile – si chiede Berlusconi – chi non riesce a garantire l`agibilità politica neanche al proprio fondamentale partner di governo e lascia che si proceda al suo assassinio politico per via giudiziaria?», attacca Berlusconi riferendosi a capo dello Stato e presidente del Consiglio. PD IRRESPONSABILE, COMPRESO RENZI «Il Pd (compreso Matteo Renzi) ha tenuto un atteggiamento irresponsabile soffiando sul fuoco senza dare alcuna prospettiva politica: pur comprendendo tutti i rischi che mi assumo, ho scelto di porre un termine al governo». GIUDICI POLITICIZZATI Nonostante la disponibilità del Pdl a garantire la sopravvivenza di governo guidati da personalità estranee «i settori politicizzati della magistratura sono pervenuti a un`incredibile, ingiusta perché infondata, condanna …

“I moderati immaginari”, di Massimo Adinolfi

Enrico Letta ha detto in tv che quel che ci vuole è un «fatto politico». Quel fatto è descritto con sufficiente precisione da Ferruccio De Bortoli, sul Corriere della Sera di ieri: la formazione, in occasione del dibattito sulla fiducia che si aprirà domani, di «un’area moderata, che ha a cuore famiglie e imprese, ispirata ai valori liberali del Partito popolare europeo». Un centrodestra moderato ed europeista che dovrebbe dar mostra di esistere. Ma anche di dare appoggio al tentativo di Letta di proseguire nell’azione di go- verno, nonostante la disperata spallata berlusconiana. Un fatto politico: non una fuga alla spicciolata, un manipolo di dissidenti, un disinvolto congedo dal Cavaliere e dal suo destino, ma un’assunzione di responsabilità verso il Paese, la presa di distanza dalla deriva estremistica della neonata Forza Italia e, per questa via, la costruzione di quella casa dei moderati che non ha mai potuto prendere forma sotto la leadership berlusconiana. Va da sé che in queste ore pronostici ed auspici si inseguono, anche perché, come dicevano i Latini, factum infectum fieri …

“La regia delle ‘ndrine sui flussi dei clandestini”, di Roberto Galullo

In barca a vela, peschereccio o carretta dei mari, in appena 18 giorni – dal 29 luglio al 15 agosto – sulle coste calabresi sono approdati 410 migranti. Un ritmo vertiginoso – 22 clandestini al giorno – che questa estate non si è fermato neppure lungo le coste siciliane o pugliesi. Soltanto negli ultimi cinque giorni, forse gli ultimi utili prima che il mare diventi impossibile da solcare, in Calabria e Sicilia sono sbarcate almeno 600 persone. Ieri una nuova tragedia: 13 immigrati morti annegati sulla spiaggia di Sampieri a Scicli (Ragusa) durante lo sbarco. Stavano cercando di raggiungere a nuoto la riva, dopo essere stati costretti, a furia di bastonate, a lanciarsi in acqua da un barcone che si era arenato. Il naufragio è avvenuto nella stessa zona dove il 18 novembre 2005 morirono altri 25 migranti nel corso di un altro, tragico sbarco. Tour della disperazione e della speranza (per chi cerca scampo fuori da nazioni massacrate da guerre e fame) ma purtroppo, al tempo stesso, in Calabria, “carichi” umani di braccia e …

“Dal caos alla follia così ci vede il mondo”, di Beppe Severgnini

Occorre spettacolare incoscienza, e notevole miopia, per non vedere le conseguenze di una crisi di governo. Con i conti pubblici in affanno, alla vigilia della legge di bilancio, con un elettorato spaccato in tre e senza una legge elettorale che garantisca un vincitore, chi correrebbe un rischio del genere? La risposta la conosciamo. La conosce anche l’opinione pubblica internazionale, e aspetta di vedere come va a finire. Ma non ha né molto tempo né grande pazienza, stavolta. Enrico Letta era appena stato a Londra e New York, cercando di spiegare e rassicurare. Quello che è accaduto durante il fine settimana è, per lui e per noi tutti, umiliante e grottesco. Ai nostri rappresentanti, che domani decideranno del futuro del governo, possiamo solo chiedere d’essere responsabili, per una volta. Ma a chi ci guarda da lontano dobbiamo dire qualcosa di più, e dare un motivo di speranza. Certo, non è facile essere ottimisti davanti a un fuoco di sbarramento di titoli dove, senza distinzioni di latitudine, si ripetono gli stessi vocaboli: precipizio, collasso, scacco, caos, follia. …