Anno: 2014

«Su Floris nessun editto, alla politica non servono più», intervista a Stefano Balassone di Natalia Lombardo

Non c’è alcun editto, non vedo né persecutori né martiri». Ne è convinto Stefano Balassone, esperto di televisione, ex manager Rai e ora docente di Economia dei media. Carlo Freccero dice che su Giovanni Floris è stato attuato il primo «editto di Renzi». Pensa che sia andata così? «È una solenne sciocchezza. Il caso di Floris è tutto tranne che un editto, perché non sono più quei tempi. Berlusconi era circondato da persone che pensavano solo a prendere quei posti in tv, quindi emanava editti come un lanciarazzi. Ma oggi i politici come Renzi e Grillo parlano direttamente, twittano, conducono, rilanciano, quindi i media sono scavalcati, compresi i conduttori. I politici sono “oggetti” di automatismi virali, non “soggetti” dei media». Perché Floris se ne è andato? Per il compenso, per il battibecco con Renzi? «È stato un fatto aziendale. Il battibecco con Renzi è una sciocchezza. Intanto Ballarò quest’anno ha sofferto la crisi dei talk show, con il 12% di share, il risultato minore da quando è nato escluso il primo anno, mentre aveva toccato …

"Sul confine fra Usa e Messico dove muore il sogno dei bambini",di Paolo Mastrolilli

Partono dal Centramerica per raggiungere un famigliare negli Stati Uniti. Molti non ce la fanno, uccisi dagli stenti o venduti ai trafficanti di esseri umani. Juan Castro cerca di mantenere la compostezza professionale, mentre racconta, ma le lacrime che gli bagnano gli occhi sono più forti di lui: «Sto davanti a questa bambina undicenne del Guatemala, che è stata stuprata. Devo chiederle di ricordare come, dove, da chi, perché ogni dettaglio servirà a costruire il caso per farla restare in America. Mentre la ferisco di nuovo con le mie domande, cerco nei suoi occhi abbassati un filo di speranza, un segno che la sua vita non si è spezzata». Juan è il direttore dei servizi legali di Catholic Charities, la Caritas di San Antonio. Il suo mestiere è andare a visitare nei centri di detenzione i minorenni entrati illegalmente da soli negli Stati Uniti, per cercare il modo di salvarli. Sono un’infinità: 52.000 dall’inizio dell’anno, 90.000 stimati entro dicembre, oltre 120.000 attesi l’anno prossimo. Molti arrivano malati: almeno un caso confermato di influenza suina, scabbia, …

"Sui festivi è dibattito fra sindacati e imprese" di A. Bo.

Sembrano aver colpito nel segno le parole di Papa Francesco sul rispetto del riposo domenicale. Diverse le reazioni che hanno animato la giornata di ieri: la liberalizzazione dei festivi è un argomento che continua a dividere, come più volte hanno sottolineato i sindacati e le associazioni di categoria. Il primo a intervenire è il segretario generale della Cisl, Raffale Bonanni, che elogia le parole del pontefice sulla necessità di conciliare i tempi del lavoro con i tempi della famiglia e di garantire la domenica libera dal lavoro. Ai microfoni di RadioVaticana, il leader sindacale ha concordato sul fatto che in Italia si è spinto troppo sul lavoro domenicale, soprattutto di fronte a un netto calo dei consumi. «Si è andati molto oltre per conformismo. Il Papa giustamente ha detto: oltre i lavori indispensabili, come quelli degli ospedali – e come quelli della ristorazione, aggiungo io, nei posti di turismo più importanti e altre situazioni particolari – non credo che ci sia bisogno di lavorare anche nel giorno del riposo», osserva Bonanni. Anche il segretario generale …

"Senza debiti dove saremmo?", di Guido Carandini

APPRENDIAMO da Manfred Weber, la nuova guida tedesca del Partito popolare europeo, che Renzi interpretando il ben noto Patto europeo di stabilità e crescita nel senso di accettare la stabilità per promuovere la crescita, rappresenta per l’Europa un pericoloso esempio di dissolutezza economica. Perché l’imprenditore democristiano bavarese è nemico giurato di chi come il capo del governo italiano propugna riforme che potrebbero implicare per l’Europa un maggior indebitamento. «Non vogliamo che si facciano nuovi debiti in cambio delle riforme », ha dichiarato Weber a muso duro. Certo ha fatto benissimo Renzi a replicare che è inaccettabile quell’atteggiamento di predica morale a lui indirizzata perché sospettato di coltivare un vizio del suo paese auspicando delle riforme che in Europa potrebbero provocare una crescita dell’indebitamento pubblico. Ed è inaccettabile, mi sembra, per almeno due ragioni. La prima: ché la crescita di quel debito in Italia è stata malefica in passato perché sganciata da vere politiche riformatrici (Berlusconi docet). La seconda: che una politica austera “in assoluto” cioè in ogni situazione come quella che piace al bravo bavarese, …

"Servizi, tariffe da record negli ultimi 10 anni", di La. Matteucci

Rincari fino all’85%, boom per i rifiuti. Solo la telefonia ha avuto una diminuzione, -15,9%. Analisi della Cgia: contano il peso fiscale e i mancati benefici delle liberalizzazioni Rincari record per le tariffe di acqua, rifiuti, autostrade e trasporti: questo il bilancio degli ultimi dieci anni stilato dalla Cgia di Mestre, che denuncia da un lato il mancato effetto delle liberalizzazioni e dall’altro l’aumento del peso fiscale. «Le tariffe dei principali servizi pubblici hanno subito aumenti record – scrive in una nota l’Ufficio studi della Cgia – L’acqua dell’85,2%, i rifiuti dell’81,8%, i pedaggi autostradali del 50,1% e i trasporti urbani del 49,6%». Tra le dieci voci prese in esame in questa analisi, solo i servizi telefonici hanno subito una diminuzione: -15,9%. Sempre nel periodo considerato, l’inflazione, invece, è aumentata del 23,1%. LIBERALIZZAZIONI, POCHI VANTAGGI Eppure, pur gravata dai forti aumenti, la nostra tariffa per l’acqua rimane la più bassa d’Europa, e lo stesso di può dire per i biglietti ferroviari. Preoccupa, invece, il boom registrato dall’asporto rifiuti. «Nonostante in questi ultimi sei anni di …

"Orlando: "Riforma giustizia senza accordi sottobanco e sulle intercettazioni nessun giro di vite ai pm", di Liana Milella

Il Guardasigilli nega “inciuci” con la destra. “La corruzione non si batte solo con le pene” INCIUCIO con Berlusconi? Risponde il Guardasigilli Andrea Orlando: «Domanda originale… ma pensate davvero che siamo ancora lì?». E poi: «Non sarebbe meglio vedere il merito delle proposte che sono addirittura online?». Il Guardasigilli uomo della mediazione? «No, Orlando ministro del confronto». Il Pd e la giustizia? «Il partito sta con me». Politica e corruzione? «Cantone è il primo passo ». La responsabilità civile? «Non vogliamo mettere sotto schiaffo le toghe». Le intercettazioni? «Nessun limite alle indagini». Si è preoccupato per la “sua” giustizia quando ha sentito del nuovo incontro tra Renzi e Berlusconi? «La nostra linea è rimasta la stessa, chiara dall’inizio. Un accordo alla luce del sole sulle riforme costituzionali e una proposta a tutto il Paese sulla giustizia. I 12 punti sono l’avvio del confronto. I testi on-line sono l’elaborazione collegiale del governo. Ci confronteremo con tutti. Ma non ci sono né tavoli separati, né accordi sotto banco. Se le forze di opposizione, che in alcuni casi …

"Quei sei milioni di debiti che i partiti non vedono", di Luca Ricolfi

C’è maretta, nel Pd e nel Pdl, nella maggioranza e nell’opposizione, nei partiti grandi e nei partiti piccoli. Le acque sono agitate perché le riforme sulle regole del gioco, prima fra tutte la legge elettorale, non possono essere rimandate per l’ennesima volta e un po’ tutti ne approfittano per alzare il prezzo del proprio consenso. Ma il vento che agita il Pd è solo una leggera brezza a confronto del turbine che sconquassa il Pdl. Nel Pdl, infatti, le normali divergenze di opinione sui contenuti delle riforme si intrecciano inestricabilmente con il dibattito sotterraneo sul dopo Berlusconi. Un dibattito che, apparentemente, deve rispondere alla domanda: chi guiderà il centro-destra dopo Berlusconi? Ma in realtà sta già cercando di rispondere a un’altra e ben più importante domanda: che cosa sarà il centro-destra dopo Berlusconi? Questa seconda domanda è la domanda cruciale. Se qualcosa hanno insegnato le elezioni europee è che, per adesso, esiste una sola forza di governo, il Pd. Il punto è dunque se, anche alle prossime elezioni politiche, il centro-destra non si presenterà in …