Anno: 2014

"Ecco la squadra per la quale voto", di Ilvo Diamanti

L’eliminazione dell’Italia dai mondiali ha rarefatto l’esibizione di bandiere alle finestre e sulle terrazze. Eppure i tricolori resistono, almeno nel mio quartiere. Non ne avevo visti tanti il 2 giugno, festa della Repubblica, né, tanto meno, il 25 aprile, anniversario della liberazione . Ma I mondiali di calcio hanno, da sempre, la capacità di sollevare l’entusiasmo nazionale. Anche in quest’area, nel cuore del Nordest, con una tradizione leghista di lunga durata. Dove si incontrano alcune bandiere della Serenissima Repubblica di Venezia, che evocano l’indipendenza veneta. Issate, talora, accanto a quelle dei forconi. Ogni manifestazione secessionista, d’altra parte, ha prodotto, per reazione, una vampata di orgoglio nazionale. Lo ha ben compreso il nuovo leader leghista, Salvini. Che ha rilanciato i consensi elettorali al partito mettendo fra parentesi lo spirito separatista e l’identità padana. E ha, invece, puntato sul messaggio antieuropeo e sul contrasto all’immigrazione. Procedendo, dunque, accanto al Front National di Marine Le Pen. Iper-nazionalista. D’altronde, il tricolore è stato utilizzato ed esibito, a livello di massa, nel 2011, in occasione del 150enario dell’Unità, proclamato e …

"«Con la flessibilità Ue dieci miliardi l’anno. Si potrà investire di più», intervista al sottosegretario Delrio, di Lorenzo Salvia

L’Italia torna da Bruxelles con la regola del «miglior uso della flessibilità» già prevista. Non è un po’ poco, sottosegretario Graziano Delrio, per parlare di un’Europa che abbandona la linea del rigore e di vittoria del governo Renzi? «No, non è poco perché è proprio dal mancato uso della flessibilità già consentita che sono arrivati i nostri problemi più seri». Quindi, nel semestre di presidenza dell’Unione, l’Italia non chiederà di alzare il tetto del deficit, il famoso 3% del Pil, il Prodotto interno lordo? «Non credo sia una legge scolpita per sempre nella pietra ma non vogliamo essere noi a spostarla sulla sabbia. No, non chiederemo di alzare il 3%. Anche per evitare sospetti e risolini in Europa, anche ricordando che ci sono altri Paesi che sforano quel limite in modo palese e per un certo periodo l’ha fatto persino la Germania». Scusi, ma allora questa maggiore flessibilità cosa vuol dire? «Vuol dire che quando si calcola il deficit non viene considerata, o meglio viene considerata flessibile, una parte della spesa. Di fatto si allenta …

"Presidenza italiana Limiti e speranze", da redazione Unità

Sarà bene, intanto sgmbrare il campo da un possibile equivoco. La presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione Europea, quella che l’Italia eserciterà da domani al 31 dicembre, non è la «guida politica» dell’Unione.Ha compiti diversi, e meno importanti, non solo rispetto alla Commissione, ma anche rispetto al Consiglio Europeo che, dal 2009, in base al Trattato di Lisbona ha un presidente permanente. La presidenza di turno ha compiti di indirizzo e di coordinamento, convoca i vari consigli in cui si riuniscono i ministri dei 28 competenti per le diverse materie, e in caso di controversie media e favorisce il negoziato tra le parti. Chiarito questo fatto, va aggiunto subito però che la presidenza italiana cade nel momento molto particolare che tutti sappiamo: nel pieno del cambiamento dei vertici dell’Unione e in una fase politica in cui sembra chiaramente crescere la consapevolezza della necessità di passare dalla strategia del rigore di bilancio a politiche di investimenti sostenuti da ragionevoli spese a livello europeo e da mutamenti di indirizzo nelle politiche economiche nazionali. Tra le due cose c’è …

“Dobbiamo costruire gli Stati Uniti d’Europa” Il debutto di Renzi per il semestre italiano, di Alberto D'Argenio

Ci siamo, da domani per l’undicesima volta dal 1959 toccherà all’Italia guidare l’Unione europea. Un semestre cruciale per Renzi, che mercoledì presenterà davanti al Parlamento di Strasburgo le sue priorità politiche per l’Europa. Una traccia del discorso al quale il premier lavora di persona da qualche giorno si trova su italia2014. eu, il sito della presidenza italiana preparato dallo staff di Palazzo Chigi: «Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l’Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza». Insomma, ricreare intorno al progetto comunitario quell’alone di sogno spazzato dalla crisi. «Non provate un brivido pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli Stati Uniti d’Europa avuto da quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la creazione di un nuovo soggetto?». Si spinge avanti Renzi evocando gli Stati Uniti d’Europa, e il suo sogno nascosto è di dare il via a una nuova costituente che riapra i Trattati per far avanzare il progetto continentale dopo gli anni della crisi, …

Allarme cassa integrazione “Per quella in deroga manca ancora un miliardo”, di Roberto Mania

Il governo non sta preparando alcun intervento di correzione sui conti pubblici, ma entro quest’anno dovrà, tra l’altro, reperire un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega che ancora non è stata presa una decisione su come attuare quella parte della riforma Fornero sul mercato del lavoro che fissa criteri più rigidi per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga (quelli pagati dalla fiscalità generale e non dai versamenti delle imprese) e ne limita la durata anche con l’obiettivo di ridurne gli abusi. La Cgil stima che, da qui alla fine dell’anno, c’è il rischio che perdano il sostegno al reddito circa 50 mila persone. Si aggraverebbe ulteriormente la situazione occupazionale. Fronte delicatissimo anche sul piano politico. Poletti ribadisce che il Jobs Act non prevede alcun intervento diretto sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori come invece propongono alcuni settori della maggioranza. E alla affermazioni del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, ex presidente dei Giovani di Confindustria, secondo cui la legge …

Carpi, Festa PD – Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro

In occasione dell’approvazione della legge per la costituzione della commissione d’inchiesta sul rapimento e uccisione di Aldo Moro: “Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro”. Incontro con Gero Grassi, vicepresidente gruppo PD alla Camera e i deputati democratici Manuela Ghizzoni e Edo Patriarca. Presso lo spazio dibattiti della Festa PD intercomunale dell’Unione Terre d’argine (Carpi, Area Zanichelli)