"La svolta tripolare", di Piero Ignazi
L’incontro tra Pd e M5S porta tre novità nella politica italiana. Offre un’immagine meno decisionista e più dialogica ad un Pd che sembrava voler procedere nelle riforme con un passo da Blitzkrieg. Mostra un Movimento 5Stelle lontano anni luce dall’arroganza post-elezioni politiche . Modifica, in prospettiva, le dinamiche del sistema partitico, fin qui ingessato in una diarchia, a volte conflittuale, a volte consensuale, tra Pd e centro-destra. Il Pd sta prendendo atto, giorno dopo giorno, del peso e della responsabilità conseguenti all’essere diventato il partito di gran lunga maggioritario del nostro Paese. Le pose eccessivamente assertive della leadership democratica dei primi tempi hanno lasciato posto ad una certa ponderatezza, frutto di una maggiore, autentica, sicurezza. L’obiettivo dei mille giorni, cioè di una governabilità di lungo periodo nel corso della quale realizzare il programma riformatore, conferma questo nuovo respiro del governo. Le stesse dichiarazioni di Matteo Renzi all’indomani delle elezioni europee avevano il tono grave di chi è consapevole che, con quel voto, le responsabilità crescevano di scala. Vale a dire che, dopo maggio, non ci …
