Anno: 2014

"Giudici, il danno di quel blitz", di Giovanni Pellegrino

Non è facile inserire una qualche riflessione serena nelle polemiche suscitate dall’approvazione da parte della Camera di una nuova norma sulla responsabilità dei giudici. Voglio comunque provarci. Certamente è inaccettabile il modo con cui la Camera è intervenuta in una materia estremamente delicata, che non solo influisce direttamente sul funzionamen- to del servizio giustizia, ma in qualche modo ha riflessi sul generale equilibrio dei poteri. Una riforma di tale rilievo necessita indubbiamente di un approccio diverso, chiedendo di essere affidata a proposte consapevoli e meditate, sulle quali una discussione ampia e approfondita si attivi prima nelle commissioni competenti e poi nelle aule parla- mentari. In ciò ogni forza politica è tenuta a prendere una posizione precisa, assumendosene la responsabilità nei confronti dell’elettorato di riferimento; e in ambito parlamentare chiamando i gruppi ad un dovere di coerenza, che lasci spazi limitati a casi di coscienza e ad opinioni motivate di dissenso. Non è accettabile che una riforma di tale portata sia affidata ad una imboscata parlamentare e cioè alla presentazione in aula di un emendamento ad …

"La doppia anima dei Cinque Stelle", di Piero Ignazi

Il M5Stelle come la Gallia di Giulio Cesare: divisa in partes tres: il suo elettorato, la sua embrionale classe dirigente di militanti locali e di eletti, e la sua leadership. Tutte e tre queste parti hanno caratteristiche, visioni e strategie contrastanti. Ed ora, con la scelta europea, le differenze vengono in superficie. Fin qui Beppe Grillo e il suo movimento hanno veleggiato sull’onda del successo, senza troppi sforzi: la strada è stata spianata dagli errori, dalle inconcludenze e dalle malefatte degli altri partiti. Oggi il quadro è cambiato. Se torniamo all’origine dell’avanzata grillina, alle regionali del 2010, allora il M5S pescava nell’insoddisfazione di un elettorato di sinistra che non ne poteva più di un partito anchilosato, velleitario e incapace di mettere all’angolo un avversario screditato come Silvio Berlusconi. Non per nulla gli iniziali successi elettorali del M5S si sono registrati in Emilia Romagna, terra rossa per eccellenza, tra persone con alto livello di istruzione, attente alla politica e spesso coinvolte in prima persona in associazioni e movimenti. In questa fase iniziale i meet up( anglicismo …

"Unioni civili subito: lo chiede la Consulta", di Sergio Lo Giudice

Unioni civili subito: lo chiede la Consulta Dopo la storica sentenza contro il divieto di fecondazione eterologa previsto dalla legge 40, la corte costituzionale sferza di nuovo il parlamento. Stavolta, come aveva già fatto con la sentenza 138 del 2010, sull’assenza di una legge che riconosca giuridicamente il diritto fondamentale delle coppie dello stesso sesso ad una vita familiare. La Consulta doveva decidere sulle sorti del matrimonio di Alessandra e Alessandra. Una coppia etero-sessuale sposata come tante, fino alla decisione di lui di guardarsi dentro fino in fondo e, grazie anche al sostegno e all’amore della moglie, di intraprendere il percorso di cambio anagrafico di sesso previsto dalla legge 164 del 1982. Per poi iniziare, sempre a fianco a sua moglie, un’altra battaglia, questa volta nelle aule giudiziarie, per opporsi allo scioglimento del proprio matrimonio, imposto da un tribunale. La Corte ha detto che quello scioglimento è illegittimo e che la legge 164, salutata a suo tempo come una norma avanzata sul diritto all’identità di genere delle persone transessuali, é incostituzionale nella parte in cui …

"La ricerca virtuosa", di Simona Ravizza

In Italia investimenti fermi all’1,25% del Pil «Eppure Usa, Germania, Corea insegnano che puntare sulla scienza crea ricchezza» La ricerca fa bene al Pil. Lo dicono gli scienziati che per battere cassa in tempi di crisi hanno deciso di cambiare strategia. In un Paese civile le motivazioni culturali, sociali e di ritorno in qualità della vita dovrebbero essere sufficienti per spingere le istituzioni a scommettere sul futuro: in Italia, però, finora tutto ciò non è bastato per sollevare gli investimenti, fermi all’1,25% del Prodotto interno lordo, contro la media europea dell’1,7%, mentre Stati Uniti e Germania sono intorno al 2,6%. È uno dei motivi per cui adesso gli uomini di scienza sono sempre più impegnati nel dimostrare che investire in ricerca conviene anche economicamente. Le prove sono schiaccianti. Bisogna cambiare rotta. Gli ultimi dati Istat vedono ancora una volta l’Italia in fondo alla classifica per la spesa in investimento e sviluppo, pari a 19,8 miliardi di euro (cifra onnicomprensiva dei fondi messi a disposizione da imprese, enti pubblici, istituzioni private non profit e università). Nell’Unione …

"Lo sforzo di cambiare lo Stato", di Fabrizio Forquet

È sicuramente un ircocervo. Mostruoso. Un insieme di norme incoerente, con due decreti omnibus che più omnibus non si può. Una roba che lascia stecchiti i puristi del drafting legislativo. Ma il «pacchetto» approvato ieri dal Consiglio dei ministri contiene, pur tra contraddizioni, errori ed omissioni, una raffica di misure che si aspettavano da tempo. Rientrato appena ieri mattina dalla Cina, Renzi si è ricordato di Deng Xiaoping: «Non importa che il gatto sia bianco o nero, importa che acchiappi i topi». E all’interno di questi testi zibaldone qualche buona trappola per topi c’è. Ma prima di entrare nel merito dei provvedimenti, va riconosciuta al premier la determinazione con cui porta avanti la sua sfida. Questa infilata di norme, e di nomine (buona la scelta di Rossella Orlandi all’Agenzia delle Entrate), è infatti frutto dello stesso atteggiamento che spinge il premier a ribadire in conferenza stampa che «il tempo delle mediazioni è finito». La questione “Mineo” e dei dissidenti del Senato può sembrare lontana dai decreti semplificazione e crescita, ma la logica è la stessa: …

"Fisco, vince il premier una donna al vertice vecchia guardia battuta", di Roberto Mania

Una donna, Rossella Orlandi, alla guida dell’Agenzia delle Entrate: è questa la nomina più importante e politicamente più significativa fatta ieri dal governo. La Orlandi prende il posto di Attilio Befera, andato in pensione e nominato nel 2008 dall’allora ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. La nomina del successore di Befera è arrivata dopo tre consecutive fumate nere dal Consiglio dei ministri perché dietro le quinte si è consumato uno scontro durissimo tra il premier, Matteo Renzi, e il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. Ha vinto Renzi. Altro era, infatti, il candidato del ministro e soprattutto degli alti burocrati ministeriali: Marco Di Capua, classe 1954, ex ufficiale della Guardia di Finanza, direttore vicario dell’Agenzia, braccio destro di Befera che lo aveva praticamente designato. Un candidato all’insegna della continuità sul piano della lotta all’evasione ed elusione fiscale ma anche su quello delle relazioni personali e di potere. Un membro di quello che è stato definito “il cerchio magico tremontiano” che dall’ex ministro porta a Marco Milanese, ex consigliere politico di Tremonti, al generale in pensione …

"Multe, processi e super-poliziotti", di Liana Milella

«Scelte positive e coraggiose». «Norme che vanno nella direzione giusta». Quando sono quasi le 20, e il consiglio dei ministri ha appena varato la manovra anti-corruzione, a Napoli Raffaele Cantone scorre sull’Ipad, mentre è a un convegno, il decreto che gli ha conferito proprio quei poteri straordinari che chiedeva da giorni. L’ex pm anticamorra, nemico dei Casalesi, adesso è tre volte commissario, non solo su tutti gli appalti italiani e sui lavori dell’Expo, ma anche sull’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di cui fagociterà uomini, mezzi, e pure un’importante banca dati. I suoi 26 collaboratori diventeranno oltre 300, avrà una squadra della Gdf per Expo, potrà controllare gli appalti vecchi e nuovi, potrà imporre sanzioni fino a 10mila euro contro chi non rispetta le regole della trasparenza, ma soprattutto avrà il potere di commissariare, attraverso il prefetto, un’impresa il cui titolare è indagato per corruzione. Comincerà a farlo per Expo, ma il segnale contro gli imprenditori infedeli nelle pubbliche gare è lanciato. Cantone lo approva: «Non c’è la revoca, i lavori proseguono, ma così si …