Tutti gli articoli relativi a: attualità

Le soprintendenze restino autonome, di Manuela Ghizzoni – 24.07.15

Ieri è stato lanciato un appello, da noti studiosi italiani, su una norma contenuta nel disegno di legge delega Madia di riordino della Pubblica Amministrazione, ora in terza lettura al Senato. La norma contestata prevede che tra i principi delega per la revisione delle funzioni delle Prefetture, che diverranno Uffici territoriali dello Stato e quindi il punto di “contatto unico tra amministrazione periferica dello Stato e cittadini”, vi sia la “confluenza nell’Ufficio territoriale dello Stato di tutti gli uffici periferici delle amministrazioni civili dello Stato”. La norma ha sollevato anche i miei dubbi personali, poiché essa pare significare che le soprintendenze preposte alla tutela dei nostri beni culturali saranno sottoposte ai prefetti. Alla Camera si è svolto un dibattito su questo specifico aspetto, che ha trovato sintesi nell’approvazione di un mio ordine del giorno, richiamato anche da Tommaso Montanari nel suo articolo di lunedì scorso su Repubblica. Che cosa prevede l’ordine del giorno? Innanzitutto che il Governo si impegna «a prevedere che le funzioni dirette di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali rimangano …

“Qualcosa è cambiato”, di Benedetta Tobagi – La Repubblica 23.07.15

Da ieri sera, qualcosa è cambiato, per tutti. Dopo 41 anni di inchieste e processi, il massacro del 28 maggio 1974 in piazza della Loggia — una bomba uccise otto persone durante una manifestazione antifascista — non è più una strage impunita. Non lo è grazie a due condanne di grande peso e significato. La Corte d’assise d’appello di Milano, nel giudizio di rinvio (dopo l’annullamento da parte della Cassazione nel febbraio 2014, il dibattimento era cominciato a fine maggio) ha condannato come organizzatore della strage il capo dell’organizzazione terrorista d’estrema destra Ordine Nuovo nel triveneto, Carlo Maria Maggi (uscito indenne dalle inchieste per piazza Fontana), e il suo sodale Maurizio Tramonte, poco più che ventenne all’epoca dei fatti, che era al contempo militante dell’Msi, membro della struttura eversiva capitanata da Maggi e, soprattutto, confidente del Sid, il servizio segreto militare dell’epoca. Proprio le note informative in cui, attraverso le confidenze di Tramonte, ossia la fonte “Tritone”, il Sid seppe quasi in presa diretta dei propositi stragisti del Maggi in nord Italia e delle manovre …

Sisma, parlamentari Pd “Fabbri come Salvini vittima di un colpo di sole” – comunicato stampa – 23.07.15

I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari rispondono al consigliere regionale della Lega Nord Alan Fabbri che prova a comparare la situazione dei terremotati e quella dei profughi e arriva a “consigliare” ai parlamentari Pd, le cui richieste sono state accolte solo in parte dal Governo, di lasciare. “Salvini ha sparato la bufala sui condizionatori, Fabbri lo rincorre – dicono i parlamentari Pd – evidentemente sono entrambi vittime delle alte temperature di questi giorni”. Ecco la loro dichiarazione: “Ci dispiace che dopo Salvini anche Fabbri sia stato vittima dell’ondata di calore che sta attanagliando il Paese. Prima la bufala sulla tassa sui condizionatori sparata da Salvini e ora Fabbri che straparla sulle zone terremotate dimenticando due cose: che sulle Zone franche urbane è stato grazie al Pd e a questo Governo che si è raggiunto un importante risultato per le piccole imprese dei centri storici, e che nel Comitato istituzionale, riunitosi ieri, la Regione Emilia-Romagna ha fornito risposte e date sui problemi che riguardano chi ancora è ospitato nei MAP. …

Università, come leggere le classifiche. L’esempio di Unimore, di Manuela Ghizzoni – 22.07.15

Graduatorie, che passione! E’ ormai invalso l’uso di commentare a caldo le classifiche delle più varie istituzioni pubbliche che ci vengono proposte quasi quotidianamente. Che si tratti di comuni, di ospedali o di università, ecco che fioccano analisi e ragionamenti, in fondo non dissimili da quelli che accompagnano spesso le classifiche del campionato di calcio o di altri sport. Vi è però una grande differenza tra le prime e le seconde. Facciamo il caso delle università. A differenza delle graduatorie sportive, che si basano sull’esito inoppugnabile delle partite, quelle universitarie si fondano, inevitabilmente, su una pluralità di indicatori quantitativi. Per quanto possano essere numerosi e sofisticati – ma spesso è vero il contrario – questi indicatori si limitano a restituire approssimativamente solo alcuni aspetti delle complesse attività di un ateneo e comprimono inevitabilmente in una sintesi le differenze qualitative tra i diversi dipartimenti. Per giunta, non si può ignorare che tali indicatori sono pesati differentemente, per ottenere il punteggio finale, a seconda delle scelte dell’autore della graduatoria. È proprio per questa ragione che tali classifiche …

“La «nuova» università deve partire dalla semplificazione”, di Manuela Ghizzoni – Scuola 24 20.07.15

L’università italiana, oltre ad aver subito negli ultimi anni pesanti tagli finanziari come nessun altro settore pubblico, è stata inoltre imbrigliata da insostenibili vincoli burocratici. Vincoli che sono anche la causa, non ultima, della fuga all’estero di tanti giovani ricercatori. Se uno di loro ottiene un finanziamento internazionale di ricerca preferibilmente sceglie di usufruirne in un’università straniera, con il risultato che il nostro Paese perde d’un sol colpo capitale umano (il ricercatore), scientifico (i risultati della ricerca) e finanziario (i fondi di ricerca). Nel triennio 2010-2012, senza tenere in alcun conto la forma budgetaria del finanziamento statale, sono state imposte alle università riduzioni percentuali alle spese per la formazione del personale, per le missioni, per le relazioni pubbliche e la pubblicità, per i convegni, per i contratti a tempo determinato, per le spese di manutenzione degli immobili, per l’acquisto di mobili e arredi. È stato inoltre ripristinato il controllo preventivo della Corte dei Conti su ogni incarico esterno e introdotto l’obbligo di rivolgersi a Consip e Mepa per tutti gli acquisti. Un delirio di burocrazia …

“L’Europa unita dagli egittologi”, di Laura Leonelli – Il Sole 24 Ore 19.07.15

Nella trasparenza tutto è possibile, i mondi si avvicinano, i destini si sovrappongono, un sacerdote del dio Amon incontra un archeologo belga, che a sua volta sceglie un restauratore italiano per riportare alla luce il mistero della XXI dinastia e dei suoi sarcofagi. E nella trasparenza di un’immagine al computer lo stesso archeologo segue da Bruxelles il restauro che avviene contemporaneamente sotto una capsula di vetro in una chiesa settecentesca del Castello Aragonese di Ischia. Quel castello su uno sperone di roccia che i greci scelsero come sede del loro primo insediamento in Italia nell’VIII secolo a.C., e che nel 1509 ospitò le nozze di Ferrante d’Avalos e Vittoria Colonna, musa di Michelangelo. Sembrerebbe l’inizio di un romanzo, se non fosse che questa ricchezza di coordinate, quest’aria coltissima che spira dall’antico Egitto all’Italia e alle Fiandre, è la cronaca avvincente di una giornata al Musée du Cinquantenaire, istituzione voluta da Leopoldo II nel 1889, e oggi sede di una delle più belle raccolte di arte antica in Europa. Nel laboratorio del museo si sono dati …

“Il rischio del neorazzismo contro il mondo dei diversi”, di Donatella Di Cesare

Come definire la violenza con cui gli abitanti di Casale San Nicola sono riusciti nell’impresa di allontanare un pullman di 19 immigrati? E che nome dare al plauso espresso dai cittadini di Quinto dopo la cacciata dei profughi? Forse non si deve parlare di «razzismo» perché non teorizzano l’esistenza delle razze? Allora dobbiamo parlare di «nuovo razzismo» e di odio verso l’altro e verso lo straniero. La politica ha le sue responsabilità. Nel corso di questi ultimi decenni è mancato un piano complessivo all’altezza di quell’evento epocale che è oggi l’immigrazione. Ma trovare edifici dismessi per ospitare profughi — come hanno fatto il prefetto Gabrielli o altri prefetti — è una risposta concreta. Che dire invece dei cittadini? C’è chi li assolve sempre e comunque. Scaricare ogni volta tutto su chi governa è comodo, così come è sbrigativo sostenere che non si tratta di un problema culturale. È vero che la campagna massmediatica dell’odio verso gli «stranieri» sembra inarrestabile. Ed è vero che ad approfittarne sono sia quei gruppi fascisti e neonazisti, da CasaPound a …