“Elogio del Carpi, manca solo un bicchiere di lambrusco”, di Gianni Mura – La Repubblica 03.05.15
Carpi diem. Un gioco di parole, come Carpi dies che obbligherebbe a due cambi di lettera. Non un errore. Per l’errore, ho già dato lunedì scorso scambiando lo stadio del Torino con quello della Juve. Sbagliare è seccante e quasi sempre accade per eccessiva sicurezza. Per i trapezisti è peggio. Per un giornalista, fare pubblica ammenda e affibbiarsi un 2 è doveroso. Non regge, visto che lo stadio delle bombe-carta non è di recente costruzione, il ragionamento sugli impianti nuovi che non riescono a limitare le violenze. Non regge, almeno, in relazione al derby di Torino. Di stadio si parla invece a Carpi. Il Cabassi ha 4.200 posti e per giocare in A ne servono 20mila. In B ne servirebbero 10mila ma si ottiene facilmente una deroga. Stadio nuovo oppure si chiede ospitalità? Più pratica la seconda soluzione (Modena o Parma). Anche perché il proprietario, Stefano Bonacini, ha già anticipato che mai si farà il passo più lungo della gamba. Quattro promozioni in sei anni. L’arrivo in A con largo anticipo e dopo una sola …
