Tutti gli articoli relativi a: economia

"Dalla carne alla mozzarella Camorra food spa serve a tavola", di Roberto Saviano

Mozzarelle, zucchero, burro, caffè, pane, latte, carne, acqua minerale, biscotti, banane, pesce. Difficile ammettere che quando andiamo a fare la spesa rischiamo di finanziare le organizzazioni criminali. Eppure è così. Il paniere della camorra, di Cosa Nostra, della ‘ndrangheta tocca la giornata tipo di un comune cittadino. Ogni gesto, dal primo che compiamo al mattino sino alla cena, può far arricchire i clan a nostra insaputa. Per comprendere come ogni passaggio possa esser dominato dai clan, basta descrivere una giornata. Si inizia dal bar. Il caffè in molti territori è monopolio dei boss. A volte ne gestiscono la produzione, altre solo la distribuzione. Esempio: il clan Mallardo di Giugliano imponeva ai bar di comprare il caffè Seddio prodotto da una ditta intestata ai D’Alterio, nipoti del boss Feliciano Mallardo. L’operazione della Guardia di finanza “Caffè macchiato” del 2011 ha mostrato che l’imposizione del caffè Seddio era di tipo estorsivo ma ha anche svelato l’esistenza di un vero e proprio accordo tra il clan Mallardo e i vertici dei Casalesi, che consentivano l’espansione degli interessi dei …

"La diga della BCE", di Andrea Bonanni

Può capitare che i falchi, quando esagerano, diventino avvoltoi. È successo ieri con il ministro tedesco dell’Economia, Philipp Roesler, che ha confermato e rafforzato le voci su un’imminente uscita della Grecia dall’euro. Roesler è un esponente del Partito liberale, alleato della Merkel e portavoce dell’ala oltranzista del governo tedesco in materia di politica monetaria. Le sue dichiarazioni riprendevano voci riportate dalla stampa di Berlino sull’intenzione del Fondo monetario internazionale di non rinnovare il prestito ad Atene. Le parole del ministro tedesco accelerano l’agonia della Grecia. La Troika arriverà solo domani ad Atene per valutare la situazione e discutere le proroghe chieste dal governo greco. Ma già si sa che gli ennesimi ritardi nel risanamento colpevolmente accumulati durante la doppia campagna elettorale difficilmente potranno essere colmati. E proprio l’altro ieri la Bce ha rifiutato di accettare i titoli greci come collaterale a garanzia di finanziamenti alle banche. Forse Roesler ha pensato di inserirsi nel braccio di ferro in corso tra Atene, che chiede nuove proroghe, e Bruxelles, che non le vuole concedere. Ma di fatto il …

"Rischio Italia Monti acceleri", di Paolo Guerrieri

È stato un venerdì nero per la moneta europea, col crollo verticale delle Borse, gli spread alle stelle, gli investitori esteri e europei che hanno accelerato il loro esodo dalla zona euro. La Spagna, in particolare, ha vissuto una delle peggiori giornate sui mercati finanziari negli ultimi anni e ora rischia di finire commissariata, trascinando con sé anche l’Italia. E sì che il tanto temuto mese di agosto deve ancora cominciare. Il commento più diffuso è stato che questa tempesta di vendite sia avvenuta nonostante il varo da parte dell’Eurogruppo del piano di salvataggio, fino a 100 miliardi di euro, per le banche spagnole. In realtà, è proprio questa decisione che può aver provocato il tonfo delle Borse e dei mercati dei titoli spagnoli e italiani, in quanto ha vanificato le residue speranze degli investitori in decisioni più efficaci e coraggiose da parte dei paesi della eurozona. Va ricordato come il summit europeo di fine giugno avesse illuso molti – e per un po’ anche i mercati – che le misure varate fossero finalmente il …

"Il voto anticipato può battere lo spred?", di Eugenio Scalfari

La giornata di venerdì non è stata la più felice sui mercati europei. In particolare non lo è stata per la Spagna e per l’Italia, ma — almeno per noi — nulla che somigliasse a un’ondata di panico. Quella mattina il governo ha lavorato tranquillamente esaminando una serie di provvedimenti in gestazione. Monti ha dichiarato che «il contagio era da tempo un problema con il quale ci si deve misurare» e che «l’Italia i suoi compiti li ha già fatti e altre manovre restrittive non sono e non saranno all’ordine del giorno». Il giorno prima si era recato al Quirinale. L’incontro è stato messo in relazione — da alcune voci interessate a diffondere nervosismo e incertezza — con il ribasso delle Borse e con il “contagio”, come se il premier l’avesse scoperto solo allora; i ribassisti sono specializzati nel manipolare i fatti per rendere più profittevoli le loro iniziative. Sta di fatto che il colloquio con il Quirinale aveva tutt’altro tema; un tema che Monti sta rimuginando da tempo e che al punto in cui …

"Responsabilità e opportunisti", di Claudio Sardo

In questa estate infuocata e così carica di paura per le sorti dell’Europa e per la stabilità finanziaria del nostro Paese, è doveroso il richiamo alla responsabilità. Nessuno – istituzioni, partiti, forze sociali, cittadini – può sottrarsi. Ma l’esercizio della responsabilità non è solo la pretesa di un comportamento altrui. Il premier Monti si sta prodigando per mettere l’Italia in sicurezza, minacciata com’è dai tassi troppo elevati con cui è costretta a finanziare il proprio debito. E la sua preoccupazione è condivisibile, compresa l’indicibile riserva di elezioni anticipate in autunno qualora l’emergenza si rivelasse tecnicamente ingovernabile da un governo di tecnici. Tuttavia anche il presidente del Consiglio dovrebbe evitare di rappresentare i nostri affanni sui mercati come se questi dipendessero dal «rischio democratico» delle elezioni future: non si può passare di colpo dalla narrazione di uno spread impennatosi per colpa del governo precedente al racconto di un spread che resta alto per colpa del governo futuro. Ci vuole misura, e rispetto, per la regola democratica, che resta la via maestra per il riscatto di un …

"Quella parola che fa paura", di Andrea Bonanni

Il contagio prosegue, avverte Mario Monti. La tempesta d’agosto, tanto temuta e largamente preannunciata, si sta addensando sul capo degli europei e della loro moneta. È a suo modo una tempesta perfetta perché allinea tutti i possibili fattori negativi e li fa interagire così che si rafforzino l’un con l’altro. LA CRISI dei titoli di debito sovrano aggrava la crisi delle banche che li hanno acquistati. La crisi delle banche costringe i governi a versare denaro pubblico per salvarle (4.500 miliardi fino al 2011) aumentando così i propri debiti. Il rigore nei conti pubblici imposto dai debiti crescenti alimenta la recessione. La recessione rende più difficile raggiungere gli obiettivi di risanamento delle finanze statali costringendo a nuovi tagli e nuove tasse. I tagli alla spesa creano malcontento, disordini, instabilità politica. L’instabilità politica aumenta la sfiducia nella capacità dei governi di far fronte alla situazione. La sfiducia provoca una fuga degli investitori dai titoli dei Paesi più esposti. La fuga degli investitori fa salire gli interessi e aumenta i costi del servizio del debito a carico …

"Ilva scende il campo il governo pronto il patto per salvare Taranto", da lastampa.it

La salvezza dell’Ilva, l’acciaieria di Taranto che è lo stabilimento più grande d’Europa, si nasconde dietro una grigia denominazione burocratica: accordo di programma. È stata questa la decisione dell’incontro di ieri mattina a palazzo Chigi, una sede che fa ben capire quanto il problema dell’Ilva sia nazionale. Lo stabilimento rischia infatti di chiudere sulla base di una decisione del tribunale poiché evidente è la correlazione tra l’inquinamento provocato dall’Ilva e il tasso di malati e morti per tumore. Al vertice di ieri hanno preso parte ministri, rappresentanti degli enti locali, sindacati. Il coordinamento era affidato a Corrado Clini, ministro dell’Ambiente. Il risultato è per l’appunto un accordo di programma, che sarà firmato entro la prossima settimana e che individuerà nel dettaglio le risorse finanziarie, i progetti e le modalità attuative per la bonifica del sito dell’Ilva. «Non possiamo rischiare di far perdere all’Italia il sito dell’Ilva», ha affermato Clini. Il protocollo identificherà «gli obiettivi e i programmi sottoscritti dalle amministrazioni centrali e locali. Lavoreremo – ha assicurato Clini – perché questo accordo venga condiviso da …