Tutti gli articoli relativi a: economia

"Non serve la scure per riformare lo Stato", di Patrizio Bianchi

Di ritorno da Bruxelles via Kiev, Monti deve affrontare decisamente il cuore della Fase Due, dimostrando che la Spending review non è una nuova formula per nascondere i vecchi tagli lineari ma un ridisegno della macchina dello Stato, per generare più efficienza per tutti e non più iniquità diffusa. Questi interventi sulla pubblica amministrazione del resto avvengono dopo do- dici anni dalla approvazione della varia- zione del Titolo V della Costituzione, che ha segnato un percorso, finora di- satteso, di riorganizzazione dello Stato in senso federalista. Dopo anni di fatuo chiacchiericcio sulla riforma dello Stato bisogna decidere se questa Spending review vuole rimanere alla superficie della questione, tagliando qua e la, in ragione della minore o maggiore resistenza dei corpi sociali colpiti, oppure se questa diviene l occasione per un ridisegno della organizzazione dell’ amministrazione di un Paese, che ha bisogno piu che mai di servizi pubblici efficienti nella’ gestione ed efficaci nel rispondere ai bisogni di una popolazione molto diversa dal passato. L’intervent0 di taglio delle province richiede una profonda riflessione sulla organizzazione del …

"Euro, il pericolo scampato", di Tito Boeri

Il Consiglio dei ministri per fortuna ieri non c´è stato. Sarebbe stato una specie di gabinetto di guerra, con misure draconiane da adottare per rassicurare i mercati in caso di fallimento del vertice europeo. In questo pericolo scampato, il principale risultato raggiunto a Bruxelles. C´è stato un accordo, che fa un primo passo nel separare la crisi bancaria dalla crisi dei debiti pubblici. Questo ci fa guadagnare tempo perché il fronte oggi è in Spagna dove l´intreccio fra i due problemi stava aprendo una voragine. Guai a non sfruttare questa breve pausa. La riunione dell´eurogruppo del 9-10 luglio prossimi dovrà perfezionare l´accordo, mentre in Italia deve riprendere subito un´agenda di riforme che si è interrotta negli ultimi mesi. L´emergenza continua anche perché lo scudo anti-spread non c´è. Le linee guida dei due fondi salva-stati sono rimaste le stesse di prima: il nuovo fondo, l´Esm, potrà come già previsto intervenire direttamente all´emissione di titoli di Stato (la Bce e il fondo attuale, l´Efsf, possono comprare titoli solo sul mercato secondario) permettendo in linea di principio a …

Prodi: «In Ue nuovi rapporti di forza. E l’Italia è tornata», di Simone Collini

Se il Consiglio europeo di giovedì e venerdì è riuscito a dare «una prima risposta concreta all’emergenza», se con le misure decise a Bruxelles si è recuperata quella «solidarietà» che finora era mancata nell’affrontare la crisi è perché, dice Romano Prodi, «è cambiato il fronte politico». Grazie al cambio di governo in Francia? «Ma non perché Hollande sia socialista. Semplicemente, la gestione solitaria franco-tedesca aveva fortemente indebolito la Francia». Mentre oggi? « È tornata a fare la Francia. E l’alleanza con Italia e Spagna, che parte da comuni interessi, ha cambiato il rapporto di forza del Consiglio europeo. Questo ha prodotto alcune decisioni che rovesciano la tendenza precedente di un’Europa sempre più frammentata, mentre ora è possibile un’ azione comune fra Paesi europei». Forse fra alcuni Paesi contro la Germania, non crede? «No, non avrebbe senso lavorare contro la Germania. È necessario dimostrare a Berlino che c’ è un fronte comune che ha piattaforme nuove ma accettabili per tutti. Se al Consiglio europeo ci fosse stata una rottura con la Germania ci sarebbe stata la …

"L’Europa riparte da qui", di Raffaella Cascioli

Una vittoria di squadra per il futuro dell’Europa. Una vittoria in cui sarebbe sbagliato stilare una classifica, sebbene a imporsi siano stati due fuoriclasse italiani del calibro di Mario Monti e Mario Draghi. È principalmente a loro che si deve il primo, concreto e compatto, passo in avanti compiuto da tutti i partner europei verso una nuova idea di integrazione comunitaria che non dimentica la solidarietà, stimola la crescita e premia il rigore. Un risultato raggiunto dopo sette mesi e mezzo di duro lavoro, di mediazioni e di compromessi, di proposte concrete e di sangue freddo. Sempre con un passo nell’abisso. Ma, in fondo, questa è stata da sempre l’Europa. Un’Unione in grado di reagire, anche con fermezza, con uno scatto in avanti solo quando sotto i piedi si allarga il baratro. E, ogni volta, ci sono sempre stati gli italiani, decisivi con la loro capacità di mediare, di far vedere ai francesi il bicchiere mezzo pieno e ai tedeschi quello mezzo vuoto. A far intravedere a tutti gli altri che in fondo, anche con …

"Come si costruisce la credibilità", di Mario Calabresi

Ogni passo, ogni frase, ogni decisione di Mario Monti negli ultimi sette mesi ha trovato finalmente il suo senso nella lunga notte del vertice europeo. Quel rispetto sempre esibito per le posizioni tedesche e per la cancelliera Merkel, quello sposare la linea del rigore e dell’austerità, quella volontà di non cedere mai alle sirene della spesa – anche quando potevano significare possibili semi di crescita – sono apparsi spesso eccessivi. Sicuramente faticosi. Ma ora, dopo la conclusione positiva per l’Italia del vertice di Bruxelles e dopo aver visto il pressing senza sosta di Monti su Merkel, è chiaro che tutto era da leggere come costruzione lenta e scientifica di una credibilità. Il premier italiano ha accumulato un patrimonio di energie da spendere, con la stessa forza e la stessa ostinazione, nella volata finale. Monti si è comprato in questi mesi la possibilità di sedersi al tavolo delle decisioni e di poter pesare, convinto fin dall’inizio che la partita vera si sarebbe giocata nel quadro delle scelte europee, che solo avendo voce lassù ci saremmo salvati. …

"I Progressisti Ue: decisivo il vincolo di solidarietà", di Ninni Andriolo

Il vertice dei socialisti e dei democratici rilancia le proposte per la crescita e per la riduzione degli spread. Bersani: «Vanno prese decisioni chiare e incisive». È dell’Italia che si parla molto nel preconsiglio dei primi ministri e dei leader socialisti e progressisti europei che si riunisce in preparazione del summit Ue dei 27. «Possiamo anche discutere della struttura dell’Ue per i prossimi dieci giorni così Martin Schulz, annunciava il suo intervento al Consiglio europeo sul suo profilo twitter Ma la crisi dei debiti sovrani in Italia e in altri Paesi ha bisogno di risposte adesso». Crescita da una parte e misure per ridurre la pressione degli spread sugli Stati dall’altra: questa la ricetta del presidente tedesco del Parlamento di Strasburgo che chiama indirettamente in causa la cancelliera tedesca Angela Merkel. L’esponente Spd è intervenuto per primo, ieri, al summit dei capi di Stato e di governo ponendo con forza il tema dei prezzi altissimi che potrebbe pagare l’Europa se non si opera subito per «allentare la pressione dei tassi che pesa su alcuni Stati …

"Il momento della verità", di Guglielmo Epifani

I dati dell’ufficio studi di Confindustria offrono una fotografia davvero preoccupante: un Pil in calo di oltre il 2% per quest’anno, e in calo ancora per il 2013, un pareggio di bilancio che si allontana, una flessione degli investimenti, dei consumi e del potere di acquisto delle famiglie, un aumento costante della disoccupazione. Questo quadro, per quanto noto a chi conosce la realtà vera del Paese, rende però indifferibile una verifica onesta dei provvedimenti presi fino ad oggi dal governo e della loro efficacia, non tanto ai fini di una ritrovata credibilità internazionale, che fortunatamente è stata ristabilita, quanto dell’effettivo contrasto alla crisi. Da questo punto di vista il vertice dei capi di governo ha una responsabilità storica. Una parte dell’edificio europeo sta bruciando e il contagio sta crescendo, creando una trappola che mette in ginocchio cittadini e imprese, minando le fondamenta stesse della moneta unica e dei trattati. Ogni Paese arriva a Bruxelles con le proprie ragioni e i propri interessi ma la moneta unica esige un compromesso comune, in assenza del quale la …