Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Un miliardo di euro contro la povertà piano del governo su anziani e bambini", di Roberto Mania

Oggi pomeriggio il progetto sarà presentato da Monti con i ministri Barca, Riccardi e Fornero. Risorse dai fondi Ue per il Sud, coinvolti Comuni e Regioni. Un piano da un miliardo contro la povertà. Un piano per cominciare ad affrontare quella che sta diventando una vera emergenza sociale, tra anziani e bambini, soprattutto a Sud. Il progetto sarà presentato oggi pomeriggio dal presidente del Consiglio, Mario Monti, insieme ai ministri Fabrizio Barca (Coesione territoriale), Andrea Riccardi (Immigrazione e famiglia) e Elsa Fornero (Lavoro). IL RIASSETTO DEI FONDI Il miliardo arriverà dalla riprogrammazione dei fondi comunitari destinati al Mezzogiorno. Ci hanno lavorato nelle ultime settimane i due ministri Barca e Riccardi: il primo tra i maggiori esperti nell’utilizzo delle risorse di Bruxelles, il secondo nelle politiche contro il disagio sociale. L’obiettivo è di intervenire, in uno stretto collegamento tra il governo centrale e le istituzioni locali, per far restare all’interno della vita comunitaria le fasce di popolazione più fragili, evitare la loro marginalizzazione. Non la social card di Tremonti che è risultata in larga parte inefficace …

"La spallata dei giovani nel voto dell’Europa", di Tito Boeri

Il boom c´è stato, eccome. Il super-Sunday elettorale europeo è stato un utile termometro del disagio soprattutto giovanile, presente in tutti i paesi del contagio e ben oltre nella zona Euro. Pericoloso ignorare il messaggio o anche solo sminuirne l´importanza. Gli elettori greci, italiani e tedeschi, dopo quelli francesi del primo turno delle presidenziali di due settimane fa, hanno premiato i partiti che si sono opposti con maggiore vigore alla “barbarie dell´austerity”. E se il consolidamento fiscale è inevitabile, lo è altrettanto, se non di più, l´esercizio della democrazia. Il dilemma è come conciliare il rientro del debito con l´esame delle urne, cui per fortuna chi ci governa deve prestarsi. Come sempre, qualche risposta può venire cercando di interpretare questo voto. Tre sue caratteristiche ci paiono particolarmente importanti. La prima è che la sconfitta dei partiti di governo questa volta è stata decretata dai giovani. Sono stati protagonisti nel voto come nel non voto. I dati Ipsos ci dicono che al primo turno delle presidenziali francesi, Sarkozy ha ottenuto solo il 18 per cento dei …

"Salario base per i cocopro. Soldi se si perde il lavoro", di Giuseppe Vespo

E’ stato il giorno dei precari, dentro e fuori dal Parlamento, con la generazione mille euro (quando va bene) che si ritrova fuori dal Senato, la ministra Fornero che va in videochat a spiegare la sua idea di Lavoro e la «coppia di fatto », come si definiscono i relatori alla riforma della stessa ministra, Tiziano Treu (Pd) e Maurizio Castro (Pdl), che presenta gli emendamenti al disegno di Legge. È da queste proposte che vengono fuori le novità più importanti per chi lavora a termine. Si va dal salario base per i collaboratori a progetto all’una tantum per i parasubordinati che perdono il lavoro, che sarebbe una sorta di indennità di disoccupazione un po’ più corposa di quella prevista in questo momento. C’è qualche misura per contrastare l’abuso delle (finte) partite Iva, ma per contro si paga qualche dazio alla tanto richiesta flessibilità in entrata. In questo senso, il primo contratto di lavoro a tempo determinato potrà essere stipulato per un anno, e non più al massimo per sei mesi, e soprattutto non ci …

"Il dramma dei suicidi oltre le cifre" di Mario Calabresi

La nostra paura del futuro aumenta ogni giorno, c’è una continua perdita di fiducia e di speranza e l’attenzione degli italiani è calamitata dalle notizie di chi si toglie la vita, le più lette in assoluto nelle ultime settimane. Un lettore di Modena, rappresentativo delle centinaia di e-mail che arrivano qui al giornale da settimane, mi scrive angosciato che «suicidi per motivi economici, fallimenti di impresa e debiti anche fiscali, stanno aumentando di giorno in giorno in maniera preoccupante». Il presidente del Consiglio e il primo partito della sua maggioranza duellano sulle responsabilità della crisi e sulle sue conseguenze, evitando solo di pronunciare la parola suicidio, di gettarsi addosso l’accusa più grave e infamante. Ma stiamo discutendo di un fenomeno davvero nuovo, che non conoscevamo prima, esploso soltanto negli ultimi tre mesi, o di qualcosa che per anni non abbiamo visto e abbiamo sottovalutato? I numeri sembrano dare ragione alla seconda ipotesi e ci dicono quanto la nostra percezione dei fatti possa cambiare influenzata dalle nostre ansie e dall’enfasi con cui le notizie vengono date …

"Esodati, c'è il decreto. I sindacati protestano", di Massimo Franchi

Sugli esodati è quasi rottura. Dopo due ore e mezzo di confronto, a tratti teso, i sindacati contestano apertamente la decisione del governo di emanare un decreto interministeriale solo per i primi 65mila lavoratori. Alla fine dell’incontro Susanna Camusso e Raffaele Bonanni hanno incontrato i lavoratori che attendevano notizie davanti alla sede del ministero. «Siamo insoddisfatti», ha detto Bonanni. Più dura Camusso: «Il ministro ha presentato un decreto che non va bene e che deve cambiare perché non dà garanzie a tutti, crea disparità», ha detto sottolineando che l’esecutivo deve trovare i soldi. «Continueremo la mobilitazione», ha aggiunto. Per Camusso la soluzione deve essere «previdenziale » per tutti coloro che hanno fatto accordi entro la fine del 2011. Per queste, secondo il segretario della Cgil, non è pensabile un percorso di allungamento degli ammortizzatori sociali ma solo una funzione previdenziale: «Non abbiamo parlato di estensione degli ammortizzatori – ha detto – perché non é questa la strada, né è stato minimamente affrontato problema ricongiungimenti onerosi». Molto critico anche il segretario dell’Ugl Giovanni Centrella: «Il decreto …

"Sindacati uniti in piazza per la Festa della Repubblica", di Massimo Franchi

«Due giugno, festa della Repubblica fondata sul lavoro». Per la prima volta i sindacati decidono di manifestare in una giornata di festività nazionale e di portare i lavoratori a Roma. Lo faranno al pomeriggio, dopo la tradizionale parata militare ai Fori imperiali, con un corteo e con comizio finale (Alemanno permettendo) a piazza del Popolo. L’obiettivo dell’ormai ricostruita triplice è quello di «far cambiar politica economica al governo». L’ultima manifestazione unitaria di questo tipo risale all’epoca Epifani. A giorni poi Cgil-Cisl-Uil presenteranno una piattaforma unitaria sui temi del fisco e della crescita, in cui metteranno nero su bianco le coperture possibili per abbassare, in primis, il cuneo fiscale sul lavoro dipendente. L’annuncio della manifestazione arriva dopo settimane di incontri e discussioni per mettere a punto la strategia comune e trovare la data («abbiamo tante mobilitazioni in corso, l’agenda è fitta »), ma non arriva per riposizionare i sindacati dopo lo tsunami elettorale («la data l’avevamo già decisa la settimana scorsa»). A fare gli onori di casa è stato Luigi Angeletti, che ha illustrato i motivi …

«Esodati, idea decreto. Altolà dei sindacati», di Virginia Piccolillo

No a un decreto sugli «esodati» prima del confronto già fissato per mercoledì prossimo: sarebbe «grave», «lo stesso errore fatto con le pensioni». I sindacati respingono l’intenzione del governo di varare martedì prossimo un decreto per sanare la posizione di quelli che il ministro Fornero chiama «salvaguardati». Ovvero quanti hanno lasciato il lavoro, sulla base di accordi fatti con le aziende entro dicembre 2011, e avrebbero dovuto percepire la pensione immediatamente o entro due anni, ma a causa dell’allungamento dell’età pensionabile del salva Italia, sono rimasti di colpo senza ratei, senza stipendio e senza nemmeno gli ammortizzatori sociali su cui può contare l’altra parte degli esodati (inclusi i cassintegrati di Termini Imerese). I primi sono solo 65 mila, secondo il governo: l’emergenza più acuta del problema che era all’ordine del giorno dell’incontro di mercoledì. Ma, a sorpresa, alla vigilia, per loro potrebbe arrivare il decreto. Per sanare, fa sapere il governo, questa situazione più urgente. Senza nulla togliere però alla trattativa sul resto della questione, che da mercoledì verterà attorno ad una via d’uscita possibile …