Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Disoccupazione in calo ad aprile ma scendono anche gli occupati", di Luciano Costanti

Un aprile in chiaroscuro perché se è vero che scende il tasso di disoccupazione è altrettanto vero che cala anche quello dell’occupazione. Al di là di numeri e percentuali forniti dall’Istat è questo il quadro del momento sul mercato del lavoro. Il nostro istituto di statistica dice che ad aprile il tasso di disoccupazione cala all’8,1% dall’8,3% di marzo, vale a dire -0,2 percentuali. Su base annua la diminuzione è di 0,6 punti. Il livello più basso dall’agosto del 2009. Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 28,5% con una flessione congiunturale dell0 0,1%. Il dato più generale di aprile indica i disoccupati in poco più di due milioni, il 2,9% in meno rispetto a marzo (-60.000). Il tasso di disoccupazione maschile è al 7,3%, quello femminile al 9,1%. Variazioni minime che non mutano sostanzialmente il quadro, Però sempre ad aprile (ed è questa l’altra faccia della medaglia) l’Istat conta anche 71.000 occupati in meno (-0,3%) rispetto a marzo. Numeri che fanno attestare il tasso di occupazione al 56,9% in calo dello 0,2% su …

Draghi , sì alla manovra a giugno «Declino non è ineluttabile», di Paola Pica

Il governatore cita Einaudi: risorgimento politico insieme a risorgimento economico. Basta intrecci corporativi. L’Italia è un Paese con un’economia «insabbiata» ma non è sulla via di un «declino ineluttabile» e per questo deve concentrare gli sforzi per «tornare alla crescita». Nella ripresa bisogna crederci, poiché essa è legata solo in parte a fattori economici e anzi «dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso di esse, dalla condivisione di valori e speranze». È questo il messaggio di Mario Draghi, presidente designato della Bce, alla sua ultima relazione da governatore della Banca d’Italia. L’ESORTAZIONE – «Ciò che può unire è più forte di ciò che divide» è l’esortazione del banchiere centrale che in chiusura delle Considerazioni finali lamenta di sentirsi un po’ come il suo «ben più illustre predecessore» Luigi Einaudi. «A distanza di 5 anni, quando si guarda a quanto poco di tutto ciò si sia tradotto in realtà – dice riferendosi alle riforme – viene in mente l’inutilità delle prediche». «Quale Paese lasceremo ai nostri figli?» si chiede Draghi. «E perché la politica non …

"Le pensioni dei precari il futuro dei ragazzi", di Miriam Mafai

«Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati, rischieremmo un sommovimento sociale». Così qualche mese fa dichiarava, a margine di un convegno, Antonio Mastrapasqua, presidente dell´Inps. E dunque, per evitare il deprecato sommovimento sociale, in alto è stato deciso che i precari non potranno, come gli altri lavoratori, avere accesso dal sito dell´Inps ai dati che simulano le loro future prestazioni pensionistiche. Meglio non sapere… O, per essere più precisi, meglio non far sapere alle centinaia di migliaia di precari che, quando andranno in pensione riceveranno 100, 200, o, nel migliore dei casi, 300 euro al mese. Insomma i pensionati di oggi, la metà dei quali riceve 500 euro mensili, come risulta dall´ultimo rapporto Inps, appariranno, ai precari che domani andranno in pensione addirittura dei privilegiati. Martin Amis, lo scrittore inglese autore di successi come “Cane giallo” e “Il treno della notte” ha immaginato e descritto recentemente lo spettacolo mostruoso che potrebbe sconvolgere in un futuro non molto lontano la nostra società, affollata da vecchi poveri e malati privi di pensioni decenti e decenti …

"Causa precariato e caro-affitti i giovani restano a casa di papà", di Felicia Masocco

Convivenza con mamma papà ed eventuali fratelli anche quando sarebbe ora di sloggiare e vivere nei propri spazi. Per alcuni (pochi, il 9%) è una scelta e per loro la parola giusta è ancora bamboccioni. Per gli altri (moltissimi) è piuttosto una via imposta dal mix venefico precarietà più affitti carissimi. Sorprende poco, quindi se in Italia ben 7 milioni di giovani vivano ancora con i genitori e che di questi il 40% abbia superato i 25 anni. Non si tratta più solo del “parcheggio” per il tempo dell’università. Il Sunia, sindacato degli inquilini della Cgil, ha dedicato una ricerca alla condizione abitativa di chi hameno di 34 anni. Emerge l’involontarietà della coabitazione ad oltranza: la voglia di lasciare la cameretta è fortissima ma l’”ambizione” è frustrata dall’assenza di un lavoro o della sua estrema volatilità. A proposito vale la pena di ricordare che il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è ormai stabile poco al di sotto del 29%. Al reddito che non c’è, o che è del tutto insufficiente, vanno sommati i costi …

"Marcegaglia: persi dieci anni. Scontro aperto con la FIAT", di Bianca Di Giovanni

L’Italia ha perso dieci anni : il Paese è fermo e la politica non fa nulla per uscire dalla palude. Anzi. Questa «Confindustria ha dovuto prendere atto che le priorità della politica erano altre». Emma Marcegaglia impernia la sua ultima prolusione all’Assemblea generale su un forte contrappunto tra imprese e sistema politico-amministrativo. E non solo. Anche su una strenua difesa della «sua» Confindustria, contro chi (leggi Marchionne) procede per strappi per farsi regole su misura. La politica di oggi è un elefante troppo lento per curare la malattia ormai endemica del Paese: la bassa crescita. Per questo la leader degli industriali, che entra oggi nel suo ultimo anno di mandato, chiede a gran voce più mercato, con le liberalizzazioni dei servizi locali e con un attacco frontale contro i referendum. E naturalmente chiede anche meno Stato, cioè meno spesa per welfare (grave in un momento di crisi anche sociale del paese) e pubblico impiego. Quanto ai partiti, la barra è in perfetto equilibrio. Né di qua, né di là. Ci sono «difficoltà nella maggioranza», ma …

"Su Fincantieri il governo sapeva tutto", di Gianni Del Vecchio

«Mentre i governi degli altri paesi europei che hanno interessi nel settore navale hanno sempre portato avanti politiche protezionistiche, in Italia il settore è stato quasi del tutto abbandonato a se stesso e, esauriti i finanziamenti previsti sino a qualche anno fa, si è assistito ad un blocco quasi totale delle commesse con annullamento di contratti già stipulati o richieste di posticipare le consegne di navi già in costruzione. L’Italia finora non ha fatto niente di concreto per sostenere il settore, e la cantieristica in particolare». Il virgolettato in questione potrebbe essere di qualunque esponente dell’opposizione, da Bersani a Vendola, interessato a pochi giorni dai ballottaggi ad attaccare in modo strumentale l’esecutivo, caduto sulla colpevole ignoranza del piano industriale di Fincantieri, che prevede il licenziamento di 2550 operai e la chiusura di due cantieri e mezzo. Invece no. Le parole vanno fatte risalire a quasi due anni fa, novembre 2009, e sono state scritte da Raffaele Lauro, senatore Pdl di area scajoliana, in una mozione dal titolo indicativo: “Sostegno all’industria cantieristica italiana”. Lauro, peraltro, all’epoca …

"Indignados di Milano", di Federico Orlando

A Milano il comune dovrebbe preoccuparsi, insieme allo stato, di 111mila giovani disoccupati: tre anni fa erano 70mila. A Napoli di 146mila disoccupati, erano 123mila (Istat 2011). Ogni anno diecimila matricole universitarie chiamano Milano “la città proibita”. Lo dice il rettore del Politecnico, Giulio Ballio, 70 anni, docente in Costruzioni d’acciaio, che dal Corriere della Sera chiede a Pisapia e Moratti: cosa fareste per renderla “città amica”. Altri “grandi vecchi” che di Milano sanno tutto, l’architetto Bellini, l’economista d’impresa Vitale, e la più giovane docente in marketing Annamaria Testa, pongono la stessa ed altre domande ai due candidati. Tutte girano intorno a cinque superproblemi: Expo, casa, giovani, lavoro, integrazione. Giovani, casa, lavoro spesso sono tutt’uno. Incredibile, ma nelle risposte – fornite lunedì – della Moratti, il soggetto “giovani” non ricorre mai, salvo nell’aggettivo “giovani coppie” (per le case da assegnare, di cui Pisapia lamenta lo scandalo che ce ne siano 5.000 tuttora vuote). Al contrario, l’obiettivo del “ringiovanimento di Milano” e il connesso programma in funzione dei giovani occupano tutta la prima parte della risposta …