Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Se Confindustria segue Berlusconi contro i giudici", di Rinaldo Gianola

L’altro ieri mentre Silvio Berlusconi arringava i suoi al Palasharp di Milano sostenendo che certi «pm sono un cancro da estirpare», a Bergamo la platea di seimila imprenditori convocati daEmmaMarcegaglia tributava un convinto applauso a Harald Espenhahn, il top manager della ThyssenKrupp condannato a 16 anni per la strage della fabbrica di corso Regina Margherita a Torino dove persero la vita sette operai. La coincidenza è probabilmente solo fortuita, forse non c’è relazione tra le parole di Berlusconi e gli applausi degli industriali, non vogliamo nemmeno sospettare che il presidente Marcegaglia convivida i giudizi del premier sulla magistraura italiana. Eppure quanto è avvenuto a Bergamo, in un incontro sapientemente organizzato dai vertici di Confindustria (l’amministratore delegato della ThyssenKrupp non passava di lì per caso…), non può esser derubricatocome un semplice tributo di «umana solidarietà» da parte di migliaia di industriali a un manager condannato per omicidio volontario da un tribunale italiano dopo un regolare processo che seguiva un’inchiesta precisa e approfondita. La solidarietà è comprensibile e la giustizia offre a tutti gli imputati la possibilità …

"Sull'unità sindacale ascoltiamo Napolitano", di Valeria Fedeli*

Il monito e il richiamo alla responsabilità di ricostruire un clima di coesione e di unità del sindacato, che il Presidente della Repubblica ha pronunciato in occasione del 1 maggio, è stato differente da altre volte. Per questo, mi ha colpito e fatto riflettere. C’erano nelle sue parole, l’urgenza dei tempi di superamento dello stato di animosità e delle diffidenze esistenti, per non permettere che il crescente e lungo periodo di contrasti e divisioni sindacali diventi irriducibile ostilità e raggiunga un punto di non ritorno. Le sue parole sono state forti, esplicite, nette. Costringono tutti, secondo me, a superare la condivisione “ipocrita” e solo formale, come il Presidente stesso la definisce e porsi ciascuna organizzazione, la responsabilità di riflettere e rispondere. «La divisione sindacale è il punto di partenza per l’indebolimento generale dei lavoratori. Bisogna capire che la divisione è debolezza, che così avremo torto anche se abbiamo ragione…» diceva Giuseppe Di Vittorio al giovane LucianoLamaall’indomani della scissione sindacale. Questa frase antica ritorna alla mente non solo come monito, ma per la sua straordinaria attualità: …

"Tra sindacati e imprese è l’ora di trovare una direzione comune", di Bruno Ugolini

È cominciato, forse, il futuro. Questo dice lo sciopero di ieri. Questo auspica Susanna Camusso quando parla di voltare pagina. Una sterzata che riguarda non solo il governo messo duramente sotto accusa, ma gli stessi sindacati, chiamati a gran voce, dalla massima autorità civile e morale del Paese (Giorgio Napolitano) a ritrovare una qualche forma di unità. E un diverso futuro potrebbe coinvolgere perfino la Confindustria che proprio oggi a Bergamo, a porte chiuse, potrà fare un bilancio sui mali della crisi che ha sconquassato il mondo e che non ha certo fatto del nostro Paese e delle sue industrie un’isola felice. C’è bisogno di un salto di qualità: con una crescita dell’1,1 per cento – ha affermato Emma Marcegaglia – “non andiamo da nessuna parte”. Sono segnali che indicano la possibilità di mettere alle spalle una fase di contrapposizione impotente tra le forze sociali. Segnali testimoniati anche da toni meno sferzanti adottati nei commenti di alcuni (non tutti) dirigenti Cisl e Uil. Condensato nella voglia, auspicata dal segretario generale della Uil Luigi Angeletti, almeno …

Sciopero CGIL, Bersani: "Vedo una strada di ricomposizione del sindacato"

“Il nostro guaio è che si parla sempre di tutt’altro, degli affari di Berlusconi, di crisi della maggioranza, dei sottosegretari e di beghe varie e non si parla mai di lavoro che invece è il problema numero uno”. “Sul tema del lavoro c’è bisogno di unità. Mi azzardo a fare un pronostico: vedo una strada di ricomposizione, a poco a poco si vedrà che questo avviene e ci fa molto piacere”. Lo ha affermato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a proposito delle divisioni nel sindacato nel giorno dello sciopero generale proclamato dalla Cgil. Bersani da Campobasso per la campagna elettorale, stamattina per qualche minuto si è fermato nella piazza del capoluogo molisano dove era in corso la manifestazione della Cgil. ”Il nostro guaio – ha proseguito il leader del PD – è che si parla sempre di tutt’altro, degli affari di Berlusconi, di crisi della maggioranza, dei sottosegretari e di beghe varie e non si parla mai di lavoro che invece è il problema numero uno. Allora serve un mondo del lavoro che …

"Avvocati e architetti: un giovane su due lavora gratis in studio", di Isidoro Trovato

E gli Ordini vogliono il tirocinio all’università. Sono i liberi professionisti di domani. Ma oggi praticanti e stagisti di libero hanno davvero poco. Almeno questo è quanto emerge da un’indagine condotta dall’Ires per Filcams Cgil sul mondo delle professioni. Il dato più impressionante è rappresentato dalla natura del rapporto: i giovani che si accostano al mondo professionale vengono utilizzati come dei dipendenti con orari fissi e carichi di lavoro che impediscono di svolgere attività in proprio. Basti pensare che quasi la totalità (84,5%) deve garantire una presenza quotidiana, il 76,8%oltre alla presenza deve anche rispettare un orario di lavoro e la media di ore lavorate è quella di un impiego in full-time: 38 ore. Inoltre l’utilizzo dei praticanti e dei tirocinanti, in tutte le aree professionali, avviene in maniera intensa e a orario pieno: il 77,2%ha delle scadenze rigide, il 41,7%ha «spesso» un ritmo di lavoro elevato, il 27,8%non ha abbastanza tempo per ultimare il lavoro. Impegno molto alto ma ben retribuito? Per niente. Proprio l’aspetto economico è la fonte del maggior disagio degli aspiranti …

"Successi di governo se una donna su due è senza lavoro", di Cesare Damiano

I dati Istat parlano chiaro: per quanto riguarda l’occupazione femminile siamo, nel mondo, all’88. posto. Ma Sacconi esulta… I dati dell’Istat parlano, a marzo, di una disoccupazione in risalita all’8,3 per cento. A star peggio, insieme ai giovani, sono le donne. Al femminile, il tasso dei senza lavoro è del 9,2 per cento, lo 0,1 in più rispetto al mese precedente. Il quadro peggiora se, anziché alla percentuale di chi è alla ricerca di un posto, si guarda il tasso di inattività. Oltre il 49 per cento delle donne non ha un lavoro. In pratica, una su due. L’obiettivo stabilito per l’Italia dal Trattato di Lisbona, che fissava al 60 per cento entro il 2010 la soglia dell’occupazione femminile, è stato mancato. Nel mondo, siamo al 96esimo posto per quel che riguarda la partecipazione delle donne alla vita economica e all’88esimo per la loro partecipazione al lavoro. Un fallimento. Nonostante questi dati, però, il ministro Sacconi gongola. Afferma che, grazie a terziario e turismo, il riequilibrio tra occupazione maschile e femminile procede. E, in occasione …

"Una carta dei diritti contro la giungla del lavoro precario", di Enrico Rossi*

Diciamo spesso, o scriviamo, “lavoratori atipici”. Ma che senso ha questo aggettivo quando ormai sono milioni quelli che si aggirano nella giungla dei contratti precari? È un mondo ormai vastissimo, per lo più popolato da giovani,una realtà che preoccupa, spaventa e ci impone di affrontare il problema per fermare una deriva che minaccia il futuro del Paese. In questi mesi, in Toscana, pur nei limiti dei mezzi a disposizione, stiamo cercando di dare senso al valore del lavoro e alla dignità della persona. Abbiamo varato un progetto e trovato le risorse (30 milioni di euro) per disciplinare tirocini e stage, mettendo vincoli ben definiti per scoraggiarne l’uso distorto cresciuto negli ultimi anni. Stage e tirocini non devono essere occasioni di sfruttamento del lavoro, ma strumenti utili per lavoratori in formazione. Per questo abbiamo firmato intese con sindacati, organizzazioni di categoria e lo stiamo facendo con le associazioni professionali. Con la Carta dei tirocini e degli stage abbiamo definito i soggetti promotori, le modalità di attivazione e di applicazione, la durata e il trattamento economico. Approveremo …