Tutti gli articoli relativi a: lavoro

«Adesso la Fiom torni a trattare», intervista a Cesare Damiano

Pensa che la vittoria a stragrande maggioranza dei sì significhi una sconfitta della Fiom? «Non c’è dubbio che sia emersa una contraddizione tra la rappresentanza unitaria della ex Bertone e il gruppo dirigente della Fiom. Per quanto nella concezione del sindacato sia normale che le strutture di base, essendo espressione del voto dei lavoratori delle aziende, abbiano un loro margine di automonia, non c’è dubbio che una contraddizione così evidente come quella emersa in questi giorni in quello stabilimento apre un problema». «Personalmente, penso che la Rsu abbia fatto la scelta giusta votando sì al referendum. Ma penso anche che sia un’opportunità da cogliere per riaprire un dibattito serio, all’interno di quel sindacato, sulla strategia da intraprendere per non rischiare l’esclusione progressiva da tutti i tavoli di contrattazione. La Fiom deve riflettere sul proprio futuro. E credo che sia utile ricordare, in proposito, che la minoranza riformista guidata da Fausto Durante ha espresso coraggiosamente la stessa posizione assunta dalla Rsu della ex Bertone». «Io penso dunque che la decisione di votare sì sia una decisione …

Le donne e il lavoro Camusso: addio sogni era meglio negli anni ´50

«Sembra paradossale, ma una donna coraggiosa negli anni Cinquanta poteva progettare la sua vita lavorativa molto più di quanto riescano a fare oggi le giovani donne prigioniere della precarietà e del non lavoro». I titoli di coda scorrono sullo schermo. Susanna Camusso, esattamente da sei mesi prima donna alla guida del più grande sindacato italiano, ha appena visto il film “Il primo incarico”, esordio alla regia per Giorgia Cecere. Protagonista, sempre in scena, una bravissima Isabella Ragonese. Proiezione nella sala intitolata a Giuseppe Di Vittorio nella sede della Cgil nazionale. Nei cinema arriverà venerdì. Non è un film sul lavoro. O almeno non sembra pensato così. «Ma il lavoro è la chiave per l´emancipazione», dice Camusso. È la storia di Filomena, detta Nena, che vive a Cisternino e vince un concorso per andare a insegnare alla scuola elementare di Castrignano del Capo. Centocinquanta chilometri di distanza tra l´uno e l´altro, due paesini nel Salento con poche strada asfaltate e carri trainati ancora dai cavalli. Sud arretrato alla vigilia del nostro miracolo economico. L´emancipazione del lavoro, …

"Così le tute blu hanno spiazzato i duri del sindacato e del Lingotto", di Paolo Griseri

Qualcuno l´ha definita la mossa del cavallo, ricordando il libro di Vittorio Foa, padre nobile della Cgil. La scelta delle rsu della Fiom di votare sì al referendum della ex Bertone di Grugliasco, dove si stava per consumare l´ennesimo strappo nel braccio di ferro tra Fiat e sindacati, ha colto di sorpresa il Lingotto. O almeno ha spiazzato quella parte dei dirigenti Fiat che in questi mesi hanno sperato di chiudere la partita con la Cgil semplicemente immaginando una fabbrica senza la principale organizzazione dei metalmeccanici. E´ evidente che quel sogno lo ha accarezzato per molto tempo lo stesso Marchionne anche imponendo la linea dura a dirigenti aziendali che forse non avrebbero seguito fino in fondo la strada dello scontro. E che proprio per aver tenuto una posizione sulla quale non concordavano, sono diventati i più acerrimi nemici di ogni successivo tentativo di mediazione e di modifica degli accordi di Pomigliano e Mirafiori. Perché, oggi si può rivelarlo, una serie di tentativi per uscire dal muro contro muro, Marchionne ultimamente li ha fatti. Anche partecipando …

"Primo Maggio, la lunga e faticosa strada dell'unità", di Giuseppe Vespo

Prima le Officine di Grugliasco. Poi lo sciopero generale della Cgil del sei maggio. Superati questi «scogli», i sindacati confederali potranno tentare il riavvicinamento auspicato dal presidente Napolitano e rilanciato dai segretari di Cgil, Cisl e Uil, dal palco di Marsala. PUNTI DI CONTATTO: Fisco e rappresentanza saranno i temi sui quali riprendere il confronto. Del resto, anche a rileggere le dichiarazioni del primo Maggio, si capisce che al momento sono questi gli unici argomenti che vedono qualche punto di contatto tra le sigle. Soprattutto il fisco: «La prima riforma da fare in Italia », ha detto Susanna Camusso nel suo intervento siciliano. «Una riforma necessaria perché ci vuole maggiore equità e giustizia». Per questo, e per richiedere al governo una nuova politica economica, il sindacato di Corso Italia ha indetto lo sciopero generale di venerdì. E sempre sul fisco Cisl e Uil riuniranno i loro delegati e mobiliteranno i lavoratori sabato 21 maggio. Più impegnativa invece la «convergenza » sul tema della rappresentanza. Anche in questo caso il presupposto è «ripartire dalle regole» che …

Colombo: "Ogni cittadino si riappropri della Costituzione. Solo così riusciremo a vedere affermati i nostri diritti", di Stefano Corradino

Oltre 7 ore di musica. Cantanti, attori e personaggi dello spettacolo hanno intrattenuto oltre 500mila persone che hanno invaso piazza San Giovanni in una splendida giornata. Giornata di sole, di note e di riflessioni sul lavoro e sui 150 anni della nostra storia. Rock e musica sinfonica in un’amalgama armoniosa. Sul palco anche Gherardo Colombo , ex magistrato, ora impegnato nelle scuole di tutta Italia per parlare agli studenti di legalità. “Se tutti i cittadini si impadronissero della Costituzione le cose cambierebbero…” Un giudizio a caldo sul concerto del Primo Maggio dopo aver sentito le prime esibizioni sul palco Una piazza bella, gremita, una splendida atmosfera, tanti giovani, tanta partecipazione, emotiva non solo fisica! Ha deciso di salire sul palco di piazza San Giovanni. Cosa l’ha spinta? Mi ha spinto la consapevolezza che il lavoro è fondamentale per la realizzazione della democrazia. Si può dire che il Concertone è un omaggio al primo articolo della Costituzione? Al primo, al terzo, al quarto, a tutti quegli articoli che tutelano il lavoro come diritto inalienabile dei cittadini. …

"È ancora una festa ribelle da vivere gioiosamente", di Vittorio Emiliani

Chi chiede di rispettare il Primo maggio si prende del retrogrado, oggi non si è moderni se non si rottama qualcosa. Tante lotte e vicende simboliche sono legate a questa data. Roba vecchia? Certo per chi non vuole ricordare chi eravamo e dove vogliamo dirigerci. Ma come? Si continua a scuotere la testa sulla crisi rovinosa dei Valori, ci si mette addirittura a piangere sulla ineluttabile scomparsa dei Valori, ci si conduole pubblicamente ad ogni passo con quanti ancora credono, ingenui, alla esistenza dei Valori, e poi, appena qualcuno pretende di affermare che il lavoro «è un valore», che la sua giornata- simbolo – il 1° Maggio – va rispettata con qualche concessione al consumismo, al turismo, al consumerismo, si prende del «retrogrado», anzi del «regredito» al passato, al primo Novecento, magari all’Ottocento? Non a caso non piace più nemmeno che l’Italia sia, costituzionalmente, una «repubblica fondata sul lavoro» e la si vorrebbe rifondare su altri «valori». Non ha forse detto Silvio Berlusconi che la nostra Costituzione è nata «sovietica»? Del resto l’espressione «fondata sul …

"Cari Segretari di Cgil, Cisl e Uil…", di Pier Luigi Bersani

Cari Segretari Generali, in occasione della manifestazione nazionale che CGIL, CISL e UIL organizzano a Marsala per la celebrazione del 1˚ Maggio desidero farvi giungere il saluto fraterno del Partito Democratico. Voi sapete con quanto interesse il PD segua le vicende del movimento sindacale consapevole non solo del ruolo che esso ha esercitato per il progresso sociale e democratico del Paese lungo tutto l’arco della sua storia, ma convinto che questo ruolo sia anche oggi decisivo per superare la crisi che stiamo vivendo e a cui il mondo del lavoro paga il prezzo più alto. Credo che ci muovano preoccupazioni comuni per un’economia che non cresce, per il lavoro che manca per troppe persone , per la precarietà e l’incertezza in cui vivono larghi settori giovanili, per l’impoverimento di molte famiglie e l’indebolimento della coesione sociale. Sono queste, e non altre, le vere priorità del Paese alle quali siamo tutti chiamati a dare risposta, ciascuno nel proprio ambito di responsabilità, ma partecipando di un progetto solidale per il futuro dell’Italia. Su questi temi e in …