Tutti gli articoli relativi a: lavoro

In Italia la disoccupazione a febbraio scende all'8,4%, 9,9% nell'Ue. Senza lavoro il 29,8% dei giovani

Il tasso di disoccupazione a febbraio scende all’8,4%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto a gennaio e di 0,1 punti su base annua. Lo comunica l’Istat in base a dati destagionalizzati e a stime provvisorie. L’Istituto spiega che il calo avviene in un contesto di ripresa dell’inattività. Il dato è inferiore alla media dell’Eurozona, dove nello stesso mese il tasso di disoccupazione si è attestato al 9,9% (dal 10% rilevato a gennaio). «Tra i molti dati sull’occupazione che ci consegna l’Istat è doveroso innanzitutto considerare quello più recente di febbraio, mese nel quale sale il numero degli occupati, scende la disoccupazione in generale e in particolare quella giovanile e femminile, così come diminuisce la cassa integrazione – spiega Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali -. Anche i profeti di sventura devono ammettere che si manifesta un netto riverbero positivo della ripresa economica sull’occupazione. La disoccupazione all’8,4% rimane così significativamente più bassa rispetto alla media europea». articoli correlati Tasso top dal 2004 Nella media del 2010 il tasso di disoccupazione è …

"Precari Ispra, dal tetto al nulla Pronti a protestare ancora", di Luciana Cimino

Strano destino quello dell’Ispra. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ente vigilato dal Ministero dell’Ambiente, ha sempre più compiti e emergenze da seguire ma ha sempre meno soldi per assumere personale e per svolgere le sue preziose attività di ricerca e controllo. Eppure che la sua funzione sia importante lo dimostrano le vicende degli ultimi mesi: è l’Ispra a gestire la parte italiana dell’emergenza nucleare causata dal terremoto in Giappone, ad aver seguito l’emergenza per lo sversamento di idrocarburi nel nord Sardegna, la vicenda navi dei veleni in Calabria, il monitoraggio della biodiversità nel Canale di Sicilia, tutti gli interventi legati al dissesto idrogeologico del territorio. O meglio sono anche e soprattutto i precari dell’Ispra. 200 persone circa, eccellenze della nostra ricerca, che tra il 2009 e l’anno scorso hanno passato per protesta due mesi sul terrazzo della sede di via Casalotti, a Roma, per difendere il loro lavoro (erano tutti in scadenza) e la dignità della ricerca scientifica. «La protesta sul tetto ha ottenuto visibilità mediatica e politica e allora il …

Fumata nera per la Gambro

Nulla di fatto dall’incontro tra la direzione dell’azienda biomedicale, le Rsu ed i sindacati. Che hanno dunque deciso di proclamare 8 ore di sciopero per venerdì 1° aprile. Questi ultimi hanno portato al tavolo le proposte presentate e condivise dai lavoratori nel corso dell’assemblea che, venerdì, ha preceduto il consiglio dell’Unione straordinario dedicato alla vertenza. Al contrario di quanto i dipendenti auspicavano (ricordiamo che sono 400 quelli che rischiano il licenziamento) l’incontro con i vertici della Gambro Dasco non ha prodotto nessun concreto avanzamento in merito alla discussione avviata nei giorni scorsi presso il Ministero dello sviluppo economico sul progetto industriale. Rsu e sindacati hanno dunque deciso di proclamare 8 ore di sciopero per venerdì 1° aprile, con presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Medolla. Le parti si rincontreranno lunedì 11 aprile alle 11 presso la sede Gambro. ****** GAMBRO: domani i lavoratori si fermano per otto ore!! Stiamo tutti con loro!!! di Palma Costi Anche questa volta dobbiamo essere a fianco dei lavoratori che domani sciopereranno per otto ore . La decisione è …

"Tre lavoratori su quattro? Precari", di Cesare Damiano

Ormai l’allarme sociale è altissimo e investe soprattutto i giovani. Il fallimento del governo è totale. Ora bisogna voltare pagina. Meno lavoro e sempre più precario. Le conseguenze sul piano occupazionale della grande crisi di questi anni diventano di giorno in giorno più allarmanti e rischiano di condizionare in modo pesante il futuro del nostro paese. Nel biennio 2009-2010 oltre il 76 per cento delle assunzioni è stato fatto con contratti a termine. Tradotto, significa che ogni quattro lavoratori tre sono precari. Con tutte le conseguenze del caso, sul piano economico, sociale e umano. L’ultima conferma in ordine di tempo è data da uno studio presentato nel secondo «Rapporto UIL sulle comunicazioni obbligatorie», basato non su sondaggi ma sui dati concreti delle assunzioni e delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Nei due anni presi in considerazione, dei 14,3 milioni di rapporti di lavoro instaurati 11 milioni sono precari. Il 66,3 per cento è costituito da contratti a termine, l’8,6 per cento da contratti di collaborazione a progetto. I cosiddetti contratti standard – cioè i rapporti …

Stagisti, tirocinanti e praticanti: dal PD tre proposte a precarietà zero

Damiano, Fassina e Raciti presentano il progetto di legge per tutelare i giovani, incentivare gli imprenditori che assumono chi fa uno stage, introdurre il contratto di praticantato. L’economia ristagna, la disoccupazione giovanile a livelli da record ormai tocca un ragazzo su tre. Sono 1.400.000 i lavoratori atipici, 2.500.000 quelli a tempo determinato e in somministrazione, 500.000 gli stagisti e 400.000 le false partite IVA che nascondono altri lavori. Numeri a fronte dei quali il PD risponde con il progetto PRECARIETA’ ZERO, una proposta di legge per regolare il tirocinio, gli stage e la pratica professionale che sarà accompagnato da una campagna di sensibilizzazione portata avanti anche dai Giovani Democratici e dalla “repubblica degli stagisti” presentata oggi in una conferenza stampa alla Camera da Cesare Damiano, primo firmatario della proposta, insieme con il responsabile economia e lavoro del Pd Stefano Fassina, il segretario dei GD Fausto Raciti e da una rappresentante della ‘Repubblica degli stagisti’, Eleonora Voltolina. Per impedire che i periodi di formazione siano usate dalle aziende per coprire gratis buchi di organico, la proposta …

"Il lungo addio della Fiat", di Gianni Del Vecchio

Il piano dell’ad del Lingotto per comprarsi Chrysler e trasferire la sede in Usa. Nel mezzo del nuovo ciclone mediatico sul futuro americano della Fiat, la cosa più ovvia l’ha detta Giovanni Centrella, ora segretario generale dell’Ugl ma prima leader dei metalmeccanici del sindacato di destra: «È scontato che, dopo la fusione con Chrysler, Fiat possa decidere di aprire una sede negli Usa». Scontato è la parola giusta, visto che si sa fin dallo scorso 15 febbraio, data dell’audizione parlamentare dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, che la casa automobilistica torinese presto sposterà la sua testa a Detroit. In quell’occasione il manager-dominus del Lingotto fu abbastanza chiaro, fissando dei criteri di scelta fra Italia e Stati Uniti che non lasciavano dubbi. Il primo è la capacità di accedere a grandi capitali. Va da sé che non c’è storia fra Wall Street e piazza Affari, fosse solo per la possibilità di attirare i grandi fondi d’investimento americani, partner ideali per condividere un investimento a medio termine come quello nel settore auto. Il secondo criterio è l’attrattività del sistema …

Gambro, Pd “parzialmente soddisfatto” della risposta del governo

La replica dei parlamentari modenesi all’intervento in Aula del sottosegretario Ravetto: “Verificheremo la reale volontà dell’azienda che già in passato ha disatteso gli accordi”. I quattro deputati modenesi del Pd si dichiarano “parzialmente soddisfatti” della risposta data questa mattina in aula dal sottosegretario Ravetto alla loro interrogazione sulla Gambro di Medolla. Dopo aver ripercorso la vicenda dell’azienda, che ha manifestato l’intenzione di trasferire parte della produzione in altri Paesi, il sottosegretario Ravetto ha annunciato che nei prossimi giorni il piano industriale della Gambro verrà presentato alle organizzazioni sindacali. Successivamente verrà riconvocato il tavolo al ministero dello Sviluppo economico. Gli on. Ghizzoni, Miglioli, Levi e Santagata, nella loro replica, valutano positivamente l’avvio di un confronto nazionale e la disponibilità della Gambro a presentare un piano industriale che però – sottolineano i parlamentari modenesi – è solo “un primo passo, parziale e interlocutorio, verso una soluzione che assicuri il rilancio dell’azienda e il mantenimento degli attuali livelli d’occupazione. Tenuto conto che non si tratta di un’azienda in crisi e la scelta di delocalizzare sembra orientata unicamente ad …