Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Il rilancio di Sassuolo è nelle piastrelle hi-tech", di Marco Alfieri

Bocche cucite, per scaramanzia. Ma il probabile varo dei dazi all’import di piastrelle cinesi al vaglio di Bruxelles rappresenta (anche) una vittoria italiana. Per un settore che esporta il 70% di quel che produce nel Belpaese, l’Europa è il cortile dove giocare le proprie guerre di mercato. Per questo c’è prudenza tra i ceramisti. Quando si dice piastrella italiana in realtà s’intende Sassuolo. L’80% della produzione nazionale (vale 5,7 miliardi di euro), viene dal modenese: qui si concentrano una novantina di aziende sulle 200 censite da Confindustria ceramica. La fine di una stagione Nell’ultimo biennio sulla via Emilia se la sono vista brutta. Dopo lo sboom immobiliare, in giro per il mondo sempre meno case, bagni, cucine e salotti hanno richiesto ceramiche tricolore. A cascata la stretta creditizia ha fiaccato un tessuto imprenditoriale fondato sugli alti costi di magazzino, facendo esplodere la cassa integrazione, che nei mesi più duri della crisi ha coinvolto quasi la metà dei 20mila addetti del distretto. Sembrava la fine di una stagione per un “cluster” studiato fin dal 1966 da …

«Il governo mai protagonista:al massimo fa il tifo», di Giuseppe Vespo

Poteva essere un’occasione per recuperare il confronto sul piano industriale, partendo da una migliore definizione degli investimenti. Invece si continua a parlare in modo generico di venti miliardi, ma dove e come verranno impiegati non è dato saperlo». A Vincenzo Scudiere, segretario confederale Cgil, non bastano le rassicurazioni della Fiat sugli investimenti in Italia: «C’è bisogno di risposte precise sulla direzione strategica del gruppo. Invece restiamo nella più totale incertezza». D’altra parte è il presidente John Elkann a dire che “dobbiamo imparare a vivere col dubbio”. «Infatti: i dubbi sono di tutti. Delle imprese e dei lavoratori. Per renderli un po’ meno forti ci vorrebbe un governo che aiutasse le aziende a restare in Italia. Basta guardare fuori: Bmw, Volkswagen, Peugeot. In Germania, in Francia, negli Stati Uniti. Obama mette fondi e sostegno». Noi non siamo gli Usa o la Germania. Tra l’altro in Europa gli aiuti alle imprese non sono ammessi. «Ma, come avviene in Germania o in Francia,nonsono vietate politiche industriali d’investimento sulla ricerca e l’innovazione. Si possono cercare soluzioni diverse ai problemi …

Fiat, incontro Berlusconi Marchionne. Fassina: "Oggi assenza di risposte chiare"

Fassina: “Nell’audizione parlamentare di martedì prossimo, il Pd farà a Sergio Marchionne le domande che Berlusconi e Sacconi non hanno voluto e saputo fare”. “Purtroppo l’incontro di oggi tra Fiat e governo non ha chiarito nulla. È stato un passaggio ad uso mediatico, data l’assenza di strategie industriali da parte del Governo. Sono stati ribaditi punti noti, ma non sono state fornite informazioni sufficienti a fugare i dubbi sulla collocazione delle funzioni direzionali strategiche. Rimane oscura l’allocazione di 18,7 miliardi di euro dei 20 prospettati da Fabbrica Italia. È inaccettabile l’ennesima offensiva del Ministro Sacconi per scaricare sulle spalle dei lavoratori il futuro delle scelte della Fiat in Italia. Dopo i referendum di Pomigliano e Mirafiori, il Governo avrebbe dovuto porre il problema del rientro delle newco Fiat nell’ambito del contratto nazionale ed offrire una qualche idea di politica industriale a sostegno dell’automotive. Dopo l’incontro di oggi, l’assenza di risposte chiare alimenta le preoccupazioni sul futuro dei lavoratori e delle lavoratrici Fiat e delle aziende dell’indotto. Nell’audizione parlamentare di martedì prossimo, il Pd farà all’A.D. …

Gambro, iniziato il confronto sul futuro dell’azienda

Incontro interlocutorio oggi a Roma al ministero delle Attività produttive. Già programmato un secondo incontro, probabilmente il primo marzo. E’ stato solo un incontro interlocutorio quello svoltosi oggi a Roma al ministero delle Attività produttive, utile però a gettare le basi per un confronto sul futuro della Gambro a Medolla. Tutti – dai sindacati agli enti locali, dalla Regione ai parlamentari modenesi – hanno ribadito il netto rifiuto del piano di dismissione prospettato dalla multinazionale e avanzato la richiesta di un piano industriale che consenta il rilancio dell’azienda e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. E’ stata anche dichiarata una disponibilità al confronto nel merito, valutando costi e strategie del piano di razionalizzazione richiesto dalla direzione aziendale. Il rappresentante del governo – Giampietro Castano, direttore del ministero – si è detto disponibile a favorire un confronto diretto tra i rappresentanti del territorio e i vertici aziendali che consenta di valutare tutte le possibili ipotesi alternative alla dismissione di una parte della produzione. L’incontro si è concluso con l’impegno – da parte di tutti i partecipanti …

"Precari, la scadenza del collegato al lavoro slitta al 31 dicembre", di A.G.

A posteriori non si può definire inutile, ma sicuramente evitabile l’affannosa corsa contro il tempo intrapresa a gennaio da almeno 40.000 di precari per non incappare nella perdita di alcuni diritti, come rivendicare l’assunzione in ruolo con tre anni di supplenze alle spalle o l’anzianità di carriera che contempli per intero il pre-ruolo: il 9 febbraio le commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato hanno infatti approvato, con il parere positivo del Governo, un emendamento al Milleproroghe presentato da Achille Passoni (Pd), attraverso cui i lavoratori precari si sono visti slittare quasi di un anno l’applicazione della norma del Collegato sul lavoro che fissava inizialmente in 60 giorni il termine per l’impugnazione dei licenziamenti. Nel testo dell’emendamento approvato si legge che “in sede di prima applicazione, l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 1 relative al termine di sessanta giorni per l’impugnazione del licenziamento è prorogata al 31 dicembre 2011”. Secondo il promotore della proposta di modifica legislativa, con lo slittamento “finalmente si riesce a salvaguardare in questa legislatura una norma che tutela chi lavora, …

Gambro, i parlamentari modenesi del Pd incontrano Romani

Si apre a Roma il confronto con il governo sulla vicenda dello stabilimento di Medolla dopo l’annuncio dei 400 licenziamenti. Al tavolo anche Ghizzoni, Santagata e Barbolini. Una delegazione di parlamentari modenesi parteciperà domani pomeriggio all’incontro convocato al Ministero delle Attività produttive a Roma per discutere della vicenda Gambro. Ne faranno parte l’on. Manuela Ghizzoni, l’on. Giulio Santagata e il sen. Giuliano Barbolini. I tre parlamentari hanno sottoscritto nei giorni scorsi un’interrogazione nella quale chiedono al governo “quali iniziative intendano intraprendere per la salvaguardia dei posti di lavoro e garantire i livelli occupazionali nel settore biomedicale della bassa modenese”. All’incontro di Roma saranno presenti – tra gli altri – anche l’assessore provinciale al Lavoro Francesco Ori e l’assessore regionale alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli. Intanto il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione che chiede al governo di aprire “un confronto con le aziende multinazionali” per “attuare una politica industriale per il distretto biomedicale”. Il documento, che vede come prima firmataria la consigliera regionale del Partito democratico Palma Costi, impegna la Giunta a realizzare “ogni iniziativa …

Si faccia chiarezza sulla Fiat

Sabato prossimo il governo vedrà Marchionne per sapere i destini statunitensi della Fiat. Fassina: “L’incontro va allargato a tutte le parti sociali. I lavoratori Fiat hanno il diritto di sapere che cosa c’è esattamente dentro il progetto Fabbrica Italia”. MF: L’abbandono di Torino potrebbe costare alla fabbrica un esborso di 4 miliardi Sabato prossimo è fissato un nuovo incontro, a distanza di 13 mesi da quello precedente, tra la Fiat e il governo. Saranno messi su tavolo i piani dell’industria automobilistica italiana e fatta luce sulle intenzioni dell’a.d. Sergio Marchionne di trasferire la Casa torinese negli Usa. E così finalmente si siederanno allo stesso tavolo Silvio Berlusconi e Sergio Marchionne: uno che ride sempre anche in mezzo all’alluvione e l’altro che non ride mai. Ma mentre poco più di un anno di un anno fa si discusse sul piano di rilancio degli stabilimenti italiani questa volta la scelta “Italia” potrebbe essere marginale. Da questo nuovo incontro si potrebbero conoscere le vere intenzioni dell’amministratore delegato della Fiat dopo le dichiarazioni di venerdì scorso quando, da San …