Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"I Sindacati uniti chiamano il Governo", di Felicia Masocco

Decine di migliaia di lavoratori sono attesi oggi a Roma, chiamati da Cgil, Cisl e Uil perché la «centralità» del lavoro, refrain che tardivamente impegna le agende politiche, non può ignorare chi l’emergenza la vive sulla propria pelle. Chi un lavoro l’aveva e l’ha perso, chi si ritrova nel limbo della cassa integrazione, chi nel mondo della produzione non riesce neanche a metterci piede. Basta dare un’occhiata ai dati, si tratta di milioni di persone. Solo i cassintegrati a zero ore sono 520 mila: 460 milioni di ore di attività perse in soli cinque mesi, dall’inizio dell’anno a maggio. Produzioni ferme, uffici, negozi e cantieri chiusi e per chi si ritrova «fuori» una perdita secca di reddito pari a 1,7 miliardi, più o meno 3.300 al netto delle tasse, per ogni singolo lavoratore. A fare i conti è l’osservatorio sulla Cig della Cgil. «Il trend ci porta anche quest’anno al miliardo di ore di cassa integrazione – pronostica il segretario confederale Elena Lattuada – Si sommeranno alle 4,4 miliardi di ore messe a segno negli …

"Pacchetto lavoro coi fondi EU. Sgravi al sud per gli under 29", di Massimo Franchi

Il pacchetto «lavoro» sarà discusso nel Consiglio dei ministri di mercoledì. In questi ultimi giorni il ministro Enrico Giovannini sta limando i dettagli, sia sul piano delle risorse che su quello dei provvedimenti. Sul piatto non ci sarà più di un miliardo mentre molte altre norme saranno a costo zero, come quelle di modifica «con il cacciavite» della riforma Fornero. Le risorse comunque saranno quasi totalmente reperite da fondi europei e regionali. Ieri Giovannini ha incontrato le Regioni per ribadire la richiesta di «usare» i fondi europei regionali per la decontribuzione sulle assuzioni a tempo indeterminato al Sud per i giovani. La partita è complessa: il governo punta ad una decontribuzione totale ma d’altro canto vorrebbe anche allargare la norma non solo alle quattro regioni più in difficoltà (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania) ma anche ad altre quattro: Abruzzo, Molise, Sardegna e Basilicata, regioni che fino al 2013 fanno parte dei territori aiutati dai fondi della Commissione europea. Trovare l’equilibrio fra risorse ed estensione sarà il compito principale del ministro Giovannini. L’altra parte, più corposa, …

"Un nuovo New Deal per creare lavoro", di Laura Pennacchi

Dopo l’allarmato vertice di Roma e nell’imminenza del Consiglio Europeo di fine giugno, ora che tutti in Italia e in Europa finalmente riconoscono l’emergenza lavoro e il governo Letta con il «decreto del fare» pare avere acquisita la consapevolezza che l’asse strategico debba essere il rilancio della domanda interna, chi da molti mesi lancia l’allarme non può certo essere tacciato – è l’accusa di Renzi – di «terrorismo psicologico». L’indicazione della Cgil – secondo cui, in assenza di interventi e limitandosi a proiettare nel futuro i gravi trend in atto, solo nel 2076 si tornerebbe ai livelli occupazionali del 2007 – costituisce la pura e semplice estrapolazione ai prossimi sessanta anni di tendenze già denunziate nello scorso gennaio nel «Libro Bianco per un Piano del lavoro 2013 Tra crisi e grande trasformazione» edito da Ediesse. Ora, semmai, il problema è l’opposto: che, cioè, le proposte che vengono avanzate siano all’altezza dell’eccezionalità della situazione occupazionale denunziata e unanimemente riconosciuta, siano cioè proposte di aggressione del problema e non di mero aggiustamento rimanendo alla sua superficie. Occorre …

"Occupazione una cura choc", di Andrea Cozzolino

Quasi scontato ricordare quale sarà il primo punto all’ordine del giorno, al vertice di oggi a Roma, tra i Ministri del lavoro e dell’Economia di Spagna, Francia, Germania e dell’Italia: come combattere efficacemente e subito la disoccupazione giovanile, che ha assunto numeri e aspetti drammatici, al limite della tenuta sociale, soprattutto in alcune aree a ritardo di sviluppo, come il Mezzogiorno. Se ne parla da mesi, in Italia, così come in Europa. Ce lo ricordano e lo documentano ormai quotidianamente tutti i rapporti di tutti gli studi degli istituti di ricerca economica. Alle tante e giuste parole, alle numerose e corrette analisi formulate fino ad ora, è arrivato il momento di far seguire finalmente atti e misure concrete. Non si può più aspettare. È una responsabilità questa che spetta in primo luogo alle forze parlamentari di maggioranza e soprattutto al Governo, che pure, anche in queste ore, ha lanciato segnali positivi, nella direzione giusta, a partire dall’utilizzo dei fondi europei. Sono, tuttavia, quelli che vengono da Palazzo Chigi, segnali ancora troppo timidi rispetto alla enormità …

"Vertice sul lavoro. 100mila nuovi posti con i fondi UE", di Bianca Di Giovanni

Abbiamo un solo colpo e dobbiamo spararlo bene. Questo va ripetendo da giorni Enrico Giovannini, ministro del Lavoro nell’Italia del non lavoro. Oggi a Palazzo Chigi si cercherà di delineare la traiettoria di quel colpo, che andrà poi concretizzata in sede europea a fine mese. Nell’Eurozona ci sono circa 20 milioni di disoccupati: record assoluto dal 1995. Nel 2012 oltre 8 milioni di giovani europei non studiavano né cercavano lavoro: rassegnati al peggio. Enrico Letta ha chiesto a più riprese che si imponesse un’agenda sull’occupazione giovanile, da affiancare a quella «solita» dell’austerità dei conti. Per questo il vertice di oggi a Roma tra i ministri del Lavoro e quelli dell’economia di Italia, Francia, Germania e Spagna per l’esecutivo è già in sé un traguardo. La giornata partirà con un lunch nella sede del governo. Seguiranno incontri a vari livelli, anche bilaterali. La conclusione è fissata per metà pomeriggio. Non si attendono decisioni operative: piuttosto orientamenti su cui poter contare al consiglio europeo di fine giugno. Sul tavolo c’è la richiesta italiana di concentrare da subito …

"Un miliardo al lavoro e posti all'Università", di Bianca Di Giovanni

«Se non c’è il lavoro, il Paese non si salva: io mi impegno a lavorare incessantemente per rimetterlo al centro di tutte le politiche del governo». Enrico Letta coglie l’occasione del congresso della Cisl per indicare di nuovo la bussola del suo governo. L’occupazione al primo posto, soprattutto quella giovanile. Da 40 giorni lo ripete in tutte le sedi. Intanto negli uffici dei ministeri si prepara il prossimo decreto, ribattezzato del fare, da portare al consiglio Ue di fine giugno. Filtrano le prime cifre. Dai fondi Ue si reperirà un miliardo per l’occupazione giovanile e il contrasto alla povertà per le famiglie con un Isee inferiore a 3mila euro annui. Inoltre si ritaglieranno altri 3 miliardi per il sostegno alle imprese. A dare i numeri è il ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia, che ieri in Parlamento ha fatto il punto sulla riprogrammazione delle somme non spese. In particolare 500mila euro saranno destinati alla riduzione del cuneo contributivo per l’assunzione dei giovani per due anni. Si ipotizza una copertura totale degli oneri che oggi …

"Lavoro, tre linee d'intervento", di Davide Colombo e Giorgio Pogliotti

Sgravi sulle assunzioni dei giovani, semplificazione dei contratti a termine e dell’apprendistato. Sono questi i principali assi d’intervento del pacchetto lavoro che sta avendo un’accelerazione e potrebbe vedere la luce già questo fine settimana, in anticipo rispetto alla scadenza di fine mese, alla quale ha fatto ríferímento il ministro Giovannini con l’obiettivo di «dare un segnale forte nella lotta alla disoccupazione». Le riflessioni dei tecnici ruotano attorno a tre strumenti tradizionali: il credito d’imposta, gli sgravi contributivi (a tempo e con scalettature varie), i finanziamenti in conto capitale ai datori che assumono giovani. Le valutazioni in corso riguardano la quantificazione economica dell’intervento e le compatibilità europee; la durata e la portata delle misure potranno essere definite solo quando si conosceranno i saldi dell’operazione. Tra le ipotesi che stanno prendendo corpo c’è un intervento di fiscalizzazione per due anni degli oneri contributivi a carico dell’impresa che assume un giovane con contratto a tempo indeterminato (per i anno se l’assunzione è con contratto a tempo determinato), intervento che avrebbe un costo complessivo di 1,1 miliardi di euro …