Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Istat: 15 milioni in disagio economico", da repubblica.it

L’Italia ha “la quota più alta d’Europa” di ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non lavorano né studiano: 2,25 milioni, uno su quattro. Le persone ‘potenzialmente impiegabili’, cioè disoccupati, scoraggiati e in cerca, superano i 6 milioni. Crollano consumi e potere d’acquisto. Quasi 9 milioni in disagio economico grave, sei famiglie su dieci tagliano il cibo. Disoccupati ‘cronici’ tanto da essere ormai sfiduciati. Potere d’acquisto delle famiglie e consumi in calo verticale. Giovani maggiormente colpiti dalla crisi economica, tanto da rinunciare a formarsi e a cercare lavoro. Le pennellate scure prevalgono nettamente nel quadro emerso dal Rapporto Annuale 2013 – La situazione del Paese firmato dall’Istat e incentrato sulla situazione economica delle famiglie e dell’Italia. Prevale il pessimismo – dunque – anche in considerazione del fatto che nei primi quattro mesi dell’anno nuovo si sono manifestati “segnali di perdurante debolezza dell’attività economica”. Disagio economico. Sono quasi 15 milioni a fine 2012 gli individui in condizione di ‘deprivazione o disagio economico’, circa il 25% della popolazione (40% al Sud). Nel Rapporto si sottolinea …

"Sindacati a Giovannini: no a più precarietà", di Bianca Di Giovanni

L’ora X è oggi alle 16. A quell’ora i sindacati varcheranno la soglia del ministero del Lavoro per conoscere in dettaglio il piano Giovannini, dopo settimane di annunci e indiscrezioni di stampa ancora troppo vaghe. La lista sul tavolo è lunga, vista l’emergenza occupazione che il Paese attraversa. Ma su un punto si concentrerà l’attenzione dei tre segretari confederali: quell’ipotesi di revisione della riforma Fornero su cui per ora si è capito molto poco. Il timore, neanche troppo nascosto, è che si voglia tornare alle forme più precarizzanti dei contratti, visto anche il pressing che stanno facendo i datori di lavoro, da Confindustria all’Abi. «Se si vuole limare qualcosa sull’apprendistato, o si vuole esercitare una sorta di moral suasion perché i diversi contratti di categoria accorcino le soste tra un contratto a termine e l’altro, va bene – dichiara Guglielmo Loy, segretario Uil – Ma se si pensa di depotenziare le misure su partite Iva, sul lavoro accessorio e altre forme atipiche, noi non ci stiamo». CONVERGENZA DELLE IMPRESE Su questo i sindacati marciano compatti, …

"Quasi nove milioni di italiani soffrono a causa della crisi", di Laura Matteucci

Alla vigilia dell’avvio del confronto fra governo e parti sociali sui temi del lavoro, dall’ultimo studio firmato Ires-Cgil arrivano dati da allarme rosso. L’area della sofferenza occupazionale sta crescendo a dismisura, e ormai interessa quasi 9 milioni di persone in «età attiva », ovvero tra i 15 e i 64 anni. Per l’esattezza, sono 8 milioni e 750mila, e tra loro si trovano i disoccupati tout-court, gli scoraggiati che il lavoro non lo cercano nemmeno, i lavoratori part-time e i precari. Il dato rilevante è che nell’ultimo anno quest’area ha registrato un aumento del 10,3%, equivalente a 818mila persone in più, e rispetto all’ultimo trimestre pre-crisi, il quarto del 2007, l’incremento stimato è del 47,4%, 2 milioni e 811mila persone. Nell’ultimo trimestre 2012 l’area della sofferenza ha riguardato 4 milioni e 570mi1a persone (+16,6%, 650mi1a unità), mentre quella del disagio ha interessato altri 4 milioni e 175mila persone (+4,2%, pari a 168mila unità). Intrecciamo i dati Cgil con quelli Istat delle statistiche del mercato del lavoro, che ci dicono che a marzo il numero di …

"Come passarsi il testimone in fabbrica", di Roberto Mania

Ci sono grandi gruppi, come Bayer, Techint, A2a, Campari, interessati alla staffetta generazionale. Da giugno scatteranno nel milanese i primi contratti. È a Milano, Monza e Brianza, che sta iniziando la sperimentazione del lavoro diviso tra giovani e anziani. In attesa che il governo vari il piano per l’occupazione giovanile DENTRO il piano potrebbe esserci una nuova regolamentazione del contratto tra generazioni, e il test lombardo sarà decisivo per capire se varrà la pena seguire la Francia di François Hollande che ha deciso di scommettere sul contrat de génération mettendo in campo un miliardo di euro da qui al 2016 con l’obiettivo di creare 500 mila accordi. Anche in Germania ci sono i contratti generazionali ma vengono stipulati nelle aziende e non seguendo una specifica legislazione. Più che il modello francese, dunque, è la Lombardia che farà da apripista per rilanciare il contratto generazionale dopo il nulla di fatto di diversi progetti presentati nel passato a cominciare da quello del pacchetto Treu del 1997. La crisi, però, sembra stia dando un nuovo impulso allo scambio …

Fassina «Giuste le domande della piazza Fiom Ma il Pd si gioca tutto al governo», di Andrea Carugati

La piazza della Fiom? Sbagliato dire che il Pd non c’era. C’erano tanti esponenti del nostro partito, da Cofferati a Orfini», spiega Stefano Fassina, viceministro dell’Economia. «In passato, quando eravamo all’opposizione, la nostra presenza in quelle piazze era più significativa, io stesso ci ero andato. Ma oggi le risposte alle domande di quel popolo, che restano fondative per noi, dobbiamo provare a darle dal governo. È questo il banco di prova su cui il nostro popolo e i nostri elettori ci misureranno». Il tema di quella piazza era il lavoro. Il premier Letta dice che la priorità è il lavoro. Su questo fronte che risposte pensa che potrà questo governo? «Con il Consiglio dei ministri di venerdì abbiamo mosso i primi passi. Un miliardo per la cassa integrazione in deroga, circa 100 milioni per i contratti di solidarietà che riguarderanno decine di migliaia di persone, il rinnovo dei contratti precari in scadenza nella Pubblica amministrazione che riguardano altre decine di migliaia di persone». E adesso cosa farete? Quali saranno le priorità di qui a fine …

"Dalla parte delle famiglie povere", di Chiara Saraceno

Alimentazione, consumi energetici (acqua, luce, gas, benzina e gasolio), telefono e abitazione (affitto, mutuo), sono gli ambiti di spesa che incidono maggiormente sui bilanci delle famiglie a basso reddito. Sono anche i settori che – soprattutto gli alimentari e i beni energetici – hanno conosciuto il maggiore aumento dei prezzi in questi anni e che, quindi, hanno colpito in modo sproporzionato proprio le famiglie a più basso reddito. In altri termini, queste famiglie non solo sono state più vulnerabili delle altre alla perdita di reddito dovuta alla perdita o riduzione dell’occupazione. Hanno anche sperimentato in misura maggiore una diminuzione sensibile del potere d’acquisto del reddito su cui potevano contare e proprio rispetto ai beni più necessari: una alimentazione adeguata, potersi riscaldare, cucinare, illuminare l’abitazione, pagare l’affitto, mantenere quei rapporti minimi con l’esterno che non contribuiscono solo alla qualità della vita, ma sono indispensabili anche per mantenere o trovare un lavoro. Se tra il 2005 e il 2012 l’indice armonizzato dei prezzi al consumo è salito del 17,5%, se si considera il pacchetto di consumi specifici …

"Lavoro, si avvia il dopo-Fornero", di Massimo Franchi

Riforma del lavoro e rappresentanza. Un primo confronto fra le parti sociali, da una parte, e una firma già annunciata che invece tarda ad arrivare, dall’altra, con la cancellazione dell’incontro tecnico previsto per oggi. La settimana che si apre è densa di appuntamenti. Mercoledì è la giornata clou: mentre in mattinata Confindustria inizia la due giorni della sua assemblea nazionale, nel pomeriggio (alle 16) il ministro Enrico Giovannini incontra per la prima volta in modo ufficiale (informalmente ha già visto buona parte degli astanti) le parti sociali per un «monitoraggio sulla riforma Fornero del mercato del lavoro”, ma soprattutto per affrontare il tema degli interventi già annunciati dal governo in fatto di occupazione giovanile. Al tavolo Cgil, Cisl, Uil e Ugl assieme a Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia, Confcommercio e Confcooperative. Giovannini punta a sfruttare l’uscita dalla procedura europea sul deficit per avere risorse a disposizione. Se nei primi giorni dopo la nascita del governo si era parlato della possibilità di far entrare alcune prime misure già nel decreto su cig in deroga e …