Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"La popolazione mondiale invecchia sempre più. Nel 2050 due miliardi di anziani", da Redattore Sociale

Nel mondo una persona su nove ha sessant’anni o più, questa percentuale arriverà a una su cinque entro il 2050. In totale oggi sono 810 milioni gli anziani in tutto il mondo e si prevede che il numero arrivi al miliardo in meno di dieci anni e che raddoppi entro il 2050, arrivando a due miliardi. L’invecchiamento della popolazione è un problema che riguarda tutte le regioni e tutti i paesi con vari livelli di sviluppo. La sua progressione è più rapida nei paesi in via di sviluppo, anche tra quelli che hanno un numero elevato di giovani. Attualmente tra i 15 paesi che hanno oltre 10 milioni di anziani, sette sono paesi in via di sviluppo. E la speranza di vita alla nascita è di oltre 80 anni in 33 paesi; cinque anni fa, i paesi che avevano raggiunto questo obiettivo erano solo 19. Lo sottolinea il Rapporto sull’invecchiamento nel XXI secolo del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (Unfpa) e l’HelpAge International, presentato oggi a Roma. Il documento,che è il risultato della …

"Il Nordest scommette sulle donne", di Franca Barbieri

La palma d’oro va al Trentino-Alto Adige. A seguire, sul podio, Friuli-Venezia Giulia e Marche. Il potenziale femminile trova valore sulla “via d’Oriente”. Regioni in cui le donne lavorano di più e realizzano il giusto mix tra famiglia e ufficio: a Trento e Bolzano, per esempio, il 39% delle lavoratrici è part-time e per gli uomini non è tabù stare in congedo per accudire un figlio. Capacità in larga parte inespresse, invece, al Sud: la Campania evidenzia le maggiori criticità, a causa degli scarsi aiuti alle madri (solo il 2,7% dei bambini entra all’asilo), che affossano l’occupazione rosa al 27 per cento. A tracciare la cartina dell’Italia del potenziale femminile è il centro studi Red-Sintesi, che ha messo sotto la lente 4 aree tematiche – mercato del lavoro, benessere economico, istruzione, politiche di conciliazione – miscelando una ventina di indicatori, dal tasso di occupazione alla percentuale di laureate, fino all’indice di povertà economica. Il risultato rispecchia in maniera evidente la frattura Nord-Sud: nel ranking finale, dove le Regioni sono riposizionate rispetto al valore Italia pari …

"Lavoro non silenziamo la questione sociale", di Bruno Ugolini

Ha suscitato un interesse particolare lo spazio dedicato da Giorgio Napolitano alla “questione sociale” nel suo messaggio di fine d’anno. E sarebbe bene che quella «questione» e la ricerca di soluzioni idonee fosse al centro della già intrapresa competizione elettorale. Per non correre il rischio di «silenziare» non tanto le voci di esponenti del Pd come Fassina o della Cgil, quanto quelle dell’esercito dei precari, dei disoccupati, dei prepensionati senza pensione e senza busta paga, dei tanti pensionati con pensioni da fame. Certo la triplice lista di centro sostiene, con Monti, di avere le soluzioni giuste e moderne, veramente riformiste, contrapposte a quelle conservatrici addebitate ai Fassina e alla Cgil. Sono le proposte, par di capire, inserite nelle recente riforma sul lavoro, nonché nell’altrettanto recente riforma delle pensioni. Ma allora sarebbe il caso di discutere sui risultati già ottenuti, a prova della validità di tali interventi, considerati frutto di vero e forte riformismo. Purtroppo il bilancio dello spread sociale (a differenza dell’altro spread) è assai deludente. Siamo di fronte a un miliardo di ore di …

"Ilva in mezzo al guado. Lavoro e stipendi a rischio", di Marco Tedeschi

Il caso Ilva torna in mezzo al guado. Lavoro e stipendi sono a rischio. Adesso che la Procura ha detto no al dissequestro di coils e lamiere e quindi respinto l’istanza che gli avvocati dell’Ilva avevano presentato in base alla legge approvata dal Parlamento prima di Natale, la situazione del complesso siderurgico di Taranto si complica di nuovo e rischia di diventare di difficile soluzione, con la nascita di nuove tensioni. Il no dei pm, al quale farà presumibilmente seguito nei prossimi giorni anche quello del gip Patrizia Todisco, rimette in discussione un percorso che governo, azienda e sindacati ritenevano di aver stabilizzato. La legge, la numero 231 del 24 dicembre scorso pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale», stabilisce infatti che l’Ilva possa continuare la produzione per un periodo di 36 mesi il tempo fissato dall’Aia per la messa a norma della fabbrica e anche commercializzare i prodotti finiti realizzati prima del 3 dicembre scorso, giorno in cui è stato pubblicato il decreto n. 207 da cui è poi nata la legge n. 231. I magistrati, però, …

"Il costo delle lobby", di Stefano Lepri

Nell’anno in cui a memoria d’uomo i consumi degli italiani si sono più ridotti, il costo della vita è cresciuto più che negli altri Paesi euro. Non è questa una spietatezza del mercato. E’ invece un segno che da noi il mercato funziona meno bene che altrove. Quando la gente fatica ad arrivare alla fine del mese, dovrebbe essere difficile ritoccare all’insù i cartellini dei prezzi. Nel 2012 ha pesato il rincaro del petrolio, che però è uguale per tutti i Paesi. In Italia un certo effetto aggiuntivo va attribuito a incrementi di tariffe pubbliche necessari a riportare i conti in ordine, che nel 2013 non si ripeteranno. Nell’insieme tuttavia la nostra economia appare più rigida delle altre. Uno degli obiettivi dell’austerità è appunto riportare l’andamento dei nostri costi e dei nostri prezzi in linea con quelli degli altri Paesi che condividono la stessa moneta. Restiamo anomali; secondo le previsioni correnti, può darsi che riusciremo ad avvicinarci nell’anno appena iniziato. Sappiamo bene che i tedeschi hanno in media stipendi più alti dei nostri. Andando in …

"Inflazione 3%, top dal 2008 E la spesa si fa più cara", da unita.it

L’ennesima conferma che il 2012 è stato un anno complicato per l’economia arriva dal dato sull’inflazione diffuso dall’Istat. La media dei dodici mesi è pari al 3%, due decimi di punto in più rispetto al 2,8% registrato per il 2011. Il risultato più alto dal 2008. Aumentano i prezzi e il ‘carrello della spesa’ si fa più leggero ma più salato: nell’anno che si è appena concluso è arrivato al 4,3% dal 3,5% del 2011. Più contenuta, spiega l’Istituto, è stata invece l’accelerazione della crescita dei prezzi dei prodotti a media frequenza di acquisto che sono aumentati del 2,8%, rispetto al 2,6% dell’anno precedente. Per contro, il tasso di incremento medio annuo dei prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto scende all’1,2%, dall’1,5% del 2011. Secondo il Codacons l’aumento dell’inflazione ha determinato una stangata da 1.048 euro per una famiglia di tre persone e di 1.155 euro per un nucleo di quattro. Secondo l’associazione dei consumatori con un carrello della spesa che sale del 4,3% gli acquisti di tutti i giorni aumentano, per un …

"Nuove indennità per chi perde lavoro", di Marco Ventimiglia

Fra le molte necessità dei cittadini per il nuovo anno, non figurava certo l’esigenza di prendere confidenza con un nuovo acronimo, Aspi, che sta per Assicurazione sociale per l’impiego. Eppure così è, ed anzi sarà bene abituarsi in fretta perché la materia su cui va ad incidere l’Aspi non è di quelle da prendere sottogamba, trattandosi di una nuova regolamentazione della cassa integrazione e della disoccupazione. Dal primo gennaio è dunque entrata in scena la nuova assicurazione per l’impiego, anche se la riforma avrà un’applicazione progressiva: infatti, per garantire la gradualità del cambiamento è previsto un periodo transitorio (2013-2016). E per capire gli effetti dell’Aspi è opportuno fare il punto sulla precedente regolamentazione. Fino al 31 dicembre 2012, il sistema degli ammortizzatori sociali prevedeva un anno di cassa integrazione ordinaria e un anno di «straordinaria». Quella straordinaria poteva poi essere estesa fino a tre anni. Ed ancora, la cig era riservata ad alcuni settori (essenzialmente l’industria escludendo il terziario come anche il trasporto aereo e marittimo) anche se poteva essere eccezionalmente estesa ad altri comparti …