Tutti gli articoli relativi a: memoria

Memoria, approvata la mozione sulle stragi nazi-fasciste del 1943-1945

Il Transatlantico è il termometro della febbre politica: quando è affollato, soprattutto di “commentatori politici”, c’è in ballo qualcosa di grosso. E la febbre oggi è alta. Potete immaginare la ressa, dopo l’esito del voto e le annunciate dimissioni di Renzi, che produce un vocio crescente e incontrollato di ipotesi, illazioni, retroscena e dietrologie su quanto accadrà da domani o dopodomani, cioè dalla ufficializzazione della crisi di governo, allo svolgimento delle consultazioni e alla eventuale soluzione della crisi, qualunque essa sia. E mentre il Transatlantico “ipotizza” il domani, l’ordine del giorno dei lavori di Montecitorio (fissato da settimane) prevede che in Aula si voti la mozione, presentata dal PD, per l’esecuzione, in Germania, delle sentenze di condanna emesse dai tribunali italiani sulle stragi naziste compiute dal 1943 al 1945. Un periodo drammatico della nostra Storia costellato di eventi brutali, su molti dei quali ancora oggi non è stata fatta piena luce, come dimostrano le centinaia di fascicoli dissepolti dal cosiddetto Armadio della vergogna. Uno sguardo al passato, quello dei lavori d’Aula, per non vedere il …

Il massacro di Treuenebrietzien in cui morirono i carpigiani Mauro Bassi e Danilo Faglioni

Tra i tanti materiali che si trovano in rete, consiglio la visione di questo web doc “Nella sabbia del Brandeburgo” fatto di voci, immagini e disegni per raccontare una storia sconosciuta agli italiani e ai carpigiani, sebbene riguardi l’Italia e Carpi. Si tratta del massacro – purtroppo uno tra i tanti – di Treuenbrietzen, nel Brandeburgo, nel quale furono trucidati 127 internati militari italiani. Chi erano gli IMI? I 650.000 militari che dopo l’8 settembre si rifiutarono di combattere per i tedeschi e quindi furono deportati in Germania e sottoposti a condizioni disumane, sevizie e violenze, perché rei di aver “tradito” l’alleato nazista. Il loro rifiuto fu una Resistenza, esercitata lontana dall’Italia. Nel massacro di Treuenbrietzen, che – ironia della sorte – avvenne il 23 aprile cioè il giorno dopo la liberazione di Carpi, furono trucidati anche i nostri concittadini Mauro Bassi e Danilo Faglioni. Quattro i sopravvissuti, tra i quali il fiorentino Antonio Ceseri, che raccolse i pochi effetti personali dei caduti, incluso il diario di Mauro Bassi, e si diede pena, con un …

Stragi nazi-fasciste, creare una memoria storica condivisa

Insieme ai colleghi modenesi del Pd Davide Baruffi, Maria Cecilia Guerra, Giuditta Pini e Stefano Vaccari ho convintamente firmato la mozione – presentata alla Camera dal deputato De Maria e al Senato dal senatore Chiti – con cui si impegna il Governo a perseguire tutte le azioni necessarie, in rapporto anche con la Germania, per far sì che si crei una memoria storica condivisa sugli anni di guerra dal ’43 al ’45, in particolare per quanto riguarda le stragi nazi-fasciste, in modo che sul passato non cali l’oblio e non si lasci spazio a un revisionismo storiografico potenzialmente pericoloso per il presente. A fine Seconda guerra mondiale furono aperti oltre 2.300 fascicoli riguardanti gli eccidi dei nazi-fascisti sul territorio italiano che, si è calcolato, causarono la morte di qualcosa come 15/20mila civili. Quei fascicoli, nell’immediato dopoguerra, furono sottratti ai magistrati militari territoriali, come confermato dal ritrovamento, nel 1994, di 659 di questi fascicoli “sepolti” nel cosiddetto Armadio della vergogna presso la Procura generale militare di Roma. Da allora, i magistrati militari territoriali sono riusciti ad …

Il mio 2 agosto

Domani non potrò essere alla cerimonia per ricordare le vittime dell’attentato terroristico fascista del 2 agosto 1980. Lo celebro oggi, con un mio atto solitario, ma con gli stessi sentimenti di rabbia e pietà (identici a quelli che provai allora, solo lo sbigottimento ha lasciato il posto alla consapevolezza) e lo stesso groppo alla gola che avrei domani, sfilando insieme a chi non vuole dimenticare. Alla stazione di Bologna oggi, come allora, c’è tanta tanta gente, tanti viaggiatori carichi di valige, in attesa o che corrono trafelati per raggiungere il treno che li porterà a casa o in vacanza. Davanti al muro squarciato della sala d’spetto non si ferma invece nessuno. Lo faccio io. Ostento la mia sosta davanti alla lastra di vetro che rappresenta la frattura con un prima della bomba, e un dopo. Qualcuno penserà che sono matta, con le spalle al binario 1, guardando il “nulla”. Poi scatto qualche foto. E solo allora un paio di persone, adulte, si incurioscono al mio gesto. Sento che si domandano “ma cos’è?”. Leggono la targa. …

Non tutto è un gioco

Se ancora poteva far sorridere l’avviso che la polizia di Darwinn è stata costretta a pubblicare su facebook per mettere un freno alle continue visite in commissariato (“A tutti gli allenatori Pokémon lì fuori, sappiate che, seppur la stazione di polizia di Darwin sia identificata come Pokéstop, non è necessario che stiate al suo interno per ricevere le vostre Pokéball”), spero susciti ben altri sentimenti l’appello lanciato dal direttore di ‪Auschwitz‬ per chiedere alla Nintendo di escludere l’area dalle mappe del gioco. Un appello rimasto per il momento inascoltato. 136 sarebbero infatti i pokemon nascosti fra il Campo di ‪‎Birkenau‬ e il Memoriale di Auschwitz, luoghi in cui non si sentiva certo il bisogno di mostricciattoli virtuali, avendo già purtroppo dovuto fare i conti con alcuni dei peggiori mostri della nostra Storia. Il rischio, tanto per il commissariato ancor più per Auschwitz, è quello di perdere il senso del luogo in cui ci si trova e di non riuscire più a “coglierne la differenza”

Ma dove vai bellezza in bicicletta? “Al Giro d’Italia”

Un mondo passato – la bicicletta lo testimonia – e una donna davvero moderna: è in questa contraddizione il fascino assoluto di questa bellissima fotografia. Pochi conoscono Alfonsina Strada, l’unica atleta donna che abbia mai gareggiato con i maschi nel Giro d’Italia. Alfonsina era nata nel 1891 nella frazione di Riolo e il Comune di Castelfranco Emilia le rende omaggio, in concomitanza con il passaggio della Carovana rosa, intitolandole una pista ciclabile, quella che collega il capoluogo a Panzano. La sua storia è per molti versi emblematica. Nata in una famiglia di braccianti agricoli, la passione per la bici la porta, giovanissima, a prendere parte a competizioni di nascosto dai genitori. Quando la madre lo scopre le impone di sposarsi e andarsene di casa. Lei sposa a 14 anni Luigi Strada, che diverrà il suo manager, e lo segue a Milano. A 16 anni è la “miglior ciclista italiana” (chissà quante erano le concorrenti?), nel 1911 stabilisce il record mondiale di velocità femminile, e nel 1924 si iscrive al Giro d’Italia, riuscendo a portare a …

La memoria della nostra storia recente, da Gramsci al fascismo

Delle volte sembra che giochiamo a non capirci. Cosa c’entra la decisione di dichiarare “monumento nazionale” la casa-museo di Antonio Gramsci con il progetto di un museo sul fascismo che si sta studiando a Predappio? Ben poco, se non l’attenzione a ciò che siamo stati e da dove veniamo. E di certo non c’entra la commistione vittime-carnefici, come qualcuno invece oggi spudoratamente adombra al solo scopo di muovere una velenosa critica al promotore delle due iniziative culturali: manco a dirlo, il PD “patchwork dalle cui trame può spuntare di tutto”. Scusate, ma questo lo reputo un maldestro corto circuito del senso critico. “Museificare” non significa automaticamente “celebrare” (ci sono tanti esempi di musei che lo testimoniano). Se questo è vero per la casa natale di Gramsci, per Predappio non lo è dato che il progetto si ispira alla necessità di fare storia sul fascismo e di educare alla critica, anche per sottrarre il luogo al mero pellegrinaggio dei nostalgici. Due progetti dalla genesi ben diversa, uniti dalla sola necessità di conoscere la Storia del nostro …