Napolitano ricorda i 335 martiri e l'Unità. Fosse Ardeatine, gli studenti e la memoria
Il capo dello Stato depone una corona al mausoleo per le vittime dell’eccidio nazista del ’44. Politici e scuole da Roma e province. L’Anfim: “L’Italia che amiamo”. Omaggio alle due vittime riconosciute grazie all’esame del dna. I 335 nomi scorrono in un elenco interminabile. La lettura è stata il momento più toccante della commemorazione dei martiri delle Fosse Ardeatine, avvenuta questa mattina nel memoriale. Anche perché nel giorno del 67° anniversario dell’eccidio nazista del 1944 due delle 12 vittime ignote che allora furono fucilate hanno avuto un nome. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, deponendo una corona di alloro al mausoleo, ha ricordato l’orrore: “questa vicenda delle fosse Ardeatine è forse la più emblematica della ferocia che assunse la presenza nazista in Italia”. Alla cerimonia hanno partecipato il vicepresidente della Camera Rosy Bindi, il presidente della Regione Renata Polverini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il parlamentare del Pd Walter Veltroni, il Generale di Corpo d’armata Mario Marioli, comandante militare della Capitale, e, in rappresentanza della Provincia, Giuseppina …