Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Stalking, un'emergenza continua. Novanta donne uccise nel 2012", di Francesca Paci

Nel 95% dei casi lo stalker è un conoscente della vittima. Nel 15% dei casi i delitti sono stati preceduti da denunce. Cresce la preoccupazione per i conflitti padre-figlia all’interno delle comunità di migranti. Qual è il paese occidentale in cui dall’inizio del 2012 sono state uccise 90 donne, molte delle quali a causa di possessività, gelosia, problematiche legate alla coppia scoppiata? La risposta, fornita dall’Osservatorio Nazionale Stalking, è l’Italia, dove i dati aggiornati al 10 settembre scorso parlano di 10 vittime al mese, molte delle quali assassinate da uomini che conoscevano, in seguito a una separazione o a un rifiuto. Sebbene nel 2011 la cifra fosse addirittura superiore – 127 omicidi – il quadro è tutt’altro che rassicurante. Anche perchè nel 15% dei casi i delitti erano stati preceduti da denunce per stalking. Una decina di rei confessi inoltre, si è tolta la vita dopo l’arresto. Secondo l’Osservatorio, che stima il numero di quelle che subiscono in silenzio per paura di ritorsioni assai superiore a quello delle coraggiose tamburine degli abusi maschili, almeno un …

"Biotestamento, Milano parla all’Italia", di Marilisa D'Amico

La delibera comunale sul registro delle “ultime volontà” è un atto importante e prezioso che mi auguro sia presto discusso in Aula. Siamo di fronte a un tema complesso, che in un passato recente ha diviso violentemente gli italiani. È bene dunque che si trovino argomenti di dialogo e mediazione e si evitino strumentalizzazioni. Perché non aiuterebbe nessuno trasformare il registro in una competizione squisitamente politica. Se è cominciata nel comune di Milano la discussione sulla istituzione di un registro delle ultime volontà lo si deve alle iniziative popolari dei Radicali e del comitato cittadino Io scelgo. Una raccolta firme che chiedeva, di fronte a un vuoto legislativo, la creazione di uno strumento comunale che offrisse ai cittadini residenti la possibilità di rendere esplicite, alla presenza di un pubblico ufficiale, le volontà da seguire sulle cure nel momento della malattia, soprattutto nel caso di perdita di coscienza. Come è ampiamente noto, e come hanno tragicamente dimostrato i casi di Piergiorgio Welby e di Eluana Englaro, in Italia la Costituzione (articolo 32) garantisce a tutti il …

"Biotestamento, Milano parla all’Italia", di Marilisa D'Amico

La delibera comunale sul registro delle “ultime volontà” è un atto importante e prezioso che mi auguro sia presto discusso in Aula. Siamo di fronte a un tema complesso, che in un passato recente ha diviso violentemente gli italiani. È bene dunque che si trovino argomenti di dialogo e mediazione e si evitino strumentalizzazioni. Perché non aiuterebbe nessuno trasformare il registro in una competizione squisitamente politica. Se è cominciata nel comune di Milano la discussione sulla istituzione di un registro delle ultime volontà lo si deve alle iniziative popolari dei Radicali e del comitato cittadino Io scelgo. Una raccolta firme che chiedeva, di fronte a un vuoto legislativo, la creazione di uno strumento comunale che offrisse ai cittadini residenti la possibilità di rendere esplicite, alla presenza di un pubblico ufficiale, le volontà da seguire sulle cure nel momento della malattia, soprattutto nel caso di perdita di coscienza. Come è ampiamente noto, e come hanno tragicamente dimostrato i casi di Piergiorgio Welby e di Eluana Englaro, in Italia la Costituzione (articolo 32) garantisce a tutti il …

"Perché la legge è urgente", di Antonio Ingroia

Sappiamo che nel testo di legge ci sono disposizioni che necessitano di miglioramenti e che residuano importanti perplessità su alcune scelte. È legittimo chiedersi, ad esempio, quale sia l’impatto dell’estensione della punibilità del concusso nel caso della concussione per induzione. Insomma, non tutto è ottimale e tutto è perfettibile. Ma la sensazione è che i lavori parlamentari su questo terreno siano entrati, da mesi ormai, in una fase di stallo, dove prevalgono i veti incrociati che certamente non fanno bene. Non fanno bene alla materia da disciplinare che necessita di una normativa nuova, organica ed efficace. E non fanno bene soprattutto alla politica stessa, la prima a dover essere interessata a una rapida soluzione al problema, anche superando le resistenze al suo interno da parte di chi cerca di mantenere a tutti i costi le più ampie zone di impunità per quella corruzione sistemica che sta strangolando la nostra democrazia. Il punto è proprio questo. Questa corruzione sta strangolando, innanzitutto, la nostra economia. Non solo per i costi diretti per la comunità che comporta ogni …

"Perché la legge è urgente", di Antonio Ingroia

Sappiamo che nel testo di legge ci sono disposizioni che necessitano di miglioramenti e che residuano importanti perplessità su alcune scelte. È legittimo chiedersi, ad esempio, quale sia l’impatto dell’estensione della punibilità del concusso nel caso della concussione per induzione. Insomma, non tutto è ottimale e tutto è perfettibile. Ma la sensazione è che i lavori parlamentari su questo terreno siano entrati, da mesi ormai, in una fase di stallo, dove prevalgono i veti incrociati che certamente non fanno bene. Non fanno bene alla materia da disciplinare che necessita di una normativa nuova, organica ed efficace. E non fanno bene soprattutto alla politica stessa, la prima a dover essere interessata a una rapida soluzione al problema, anche superando le resistenze al suo interno da parte di chi cerca di mantenere a tutti i costi le più ampie zone di impunità per quella corruzione sistemica che sta strangolando la nostra democrazia. Il punto è proprio questo. Questa corruzione sta strangolando, innanzitutto, la nostra economia. Non solo per i costi diretti per la comunità che comporta ogni …

Kabul, uccisa un’attrice la maledizione delle donne", di Renzo Guolo

Essere donna in Afghanistan è difficile. Essere una donna attrice ancora di più. L’assassinio a Kabul di una donna protagonista di una serie Tv e l’allucinante avventura capitata alle sue colleghe, la dice lunga sulla condizione femminile, e sui diritti umani, nel Paese dei Monti. Dopo essere state coinvolte nella violenta aggressione in cui ha perso la vita la giovane Benafsha, lasciata sanguinante davanti a una moschea, le sue compagne, le sorelle Azema e Tamana, sono state condotte in prigione e sottoposte al test di verginità. Il dubbio, o meglio, il pregiudizio, che ha mosso le autorità afgane riguardava la presunta “complicità” delle attrici con quanti le hanno aggredite. Ipotesi stigmatizzante che, in qualche modo, legittima le minacce di quanti ritenevano le tre colpevoli di “immodestia” per le loro esibizioni in tv. Un’accusa che nel tradizionalista mondo afgano, non solo di matrice taliban, equivale a quella di prostituzione. La modestia, infatti, prevede un atteggiamento pubblicamente contenuto che non deve dare adito a provocazioni, anche solo oggettive, nei confronti dei maschi. Si tratta di una categoria …

Kabul, uccisa un’attrice la maledizione delle donne", di Renzo Guolo

Essere donna in Afghanistan è difficile. Essere una donna attrice ancora di più. L’assassinio a Kabul di una donna protagonista di una serie Tv e l’allucinante avventura capitata alle sue colleghe, la dice lunga sulla condizione femminile, e sui diritti umani, nel Paese dei Monti. Dopo essere state coinvolte nella violenta aggressione in cui ha perso la vita la giovane Benafsha, lasciata sanguinante davanti a una moschea, le sue compagne, le sorelle Azema e Tamana, sono state condotte in prigione e sottoposte al test di verginità. Il dubbio, o meglio, il pregiudizio, che ha mosso le autorità afgane riguardava la presunta “complicità” delle attrici con quanti le hanno aggredite. Ipotesi stigmatizzante che, in qualche modo, legittima le minacce di quanti ritenevano le tre colpevoli di “immodestia” per le loro esibizioni in tv. Un’accusa che nel tradizionalista mondo afgano, non solo di matrice taliban, equivale a quella di prostituzione. La modestia, infatti, prevede un atteggiamento pubblicamente contenuto che non deve dare adito a provocazioni, anche solo oggettive, nei confronti dei maschi. Si tratta di una categoria …