Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

"Uomo-donna, il divario dei redditi continua anche in pensione: 14mila l'anno contro 8.500 (-40%)", di Claudio Tucci

Le donne si confermano più longeve degli uomini. Ma l’importo dell’assegno pensionistico resta comunque inferiore, e di molto, rispetto a quello dei pensionati uomini. Nel 2010, ha evidenziato l’Istat (su dati Inps), le donne, pur rappresentando il 53% dei pensionati totali (8,8 milioni su 16,7 milioni complessivi) e più della metà delle pensioni, percepiscono solo il 44% degli oltre 258 miliardi di euro erogati. Mentre il restante 56% è destinato agli uomini. E ciò si riflette, gioco forza, sull’importo medio annuo delle prestazioni: per gli uomini si viaggia a quota 14.001 euro, contro gli 8.469 euro delle donne (e cioè oltre il 35% in meno). Le disuguaglianze più marcate si osservano tra le regioni del Nord, sia con riferimento agli importi medi delle singole prestazioni sia in relazione al reddito pensionistico dei beneficiari. Le differenze del reddito medio pensionistico Lo studio evidenzia poi come oltre la metà (il 54,8%, per la precisione) delle donne percepisce meno di mille euro al mese, contro un terzo (34,9%) degli uomini. La differenza, ancora, tra uomini e donne in …

"Le preferenze penalizzano le donne", di Vittoria Franco

La discussione sulla legge elettorale si va facendo sempre più sfuocata. Con il formarsi di una doppia maggioranza, una che sostiene il governo e l’altra che procede parallelamente sulle riforme, sono saltati i contorni entro i quali potevano prendersi decisioni condivise su ogni aspetto dell’attività istituzionale. Il sospetto è che questa maggioranza parallela abbia già apparecchiato per il ritorno a un proporzionale che non fa vincere nessuno agitando il totem delle preferenze come la soluzione definitiva della crisi politica. Sa davvero di ritorno all’antico. Si mette fra parentesi un ventennio di ricerca di una strada per garantire la stabilità e la governabilità senza avere la capacità di inventare qualcosa di nuovo e di più avanzato. Il tutto condito con un preteso rafforzamento del potere di decisione degli elettori, mentre appare sempre più chiaro che alcune forze politiche cercano non il sistema migliore per garantire la governabilità, ma lo strumento che consenta loro di contare anche in caso di sconfitta, non importa se si crea incertezza e instabilità al Paese. Il Pd fa bene a difendere …

"Sanità, strutture da ripensare e ricoveri brevi", di Umberto Veronesi

Penso che le liste d’attesa in sanità siano un problema strutturale che non può essere risolto con interventi regolatori estemporanei: decreti e ingiunzioni che stabiliscono tempi massimi non servono. Bisogna intervenire sulle cause e le condizioni che creano nelle strutture ospedaliere l’impossibilità di rispondere al bisogno reale di salute dei cittadini. Da tempo affermo che è necessaria una ristrutturazione profonda del sistema ospedaliero, che rifletta più fedelmente la medicina moderna. Il ruolo dell’ospedale va ripensato nel suo insieme . Innanzitutto la diagnostica deve essere separata dalla terapia e deve essere accessibile «sotto casa», per fare in modo che ogni cittadino abbia la possibilità di ottenere una diagnosi tempestiva, senza dover affrontare grandi spostamenti. L’ospedale deve svolgere due funzioni : l’ approfondimento diagnostico e la terapia. Deve essere altamente tecnologizzato e contemplare ricoveri brevi per avere un ricambio frequente di pazienti, che devono restare in ospedale lo stretto tempo necessario per ricevere le cure adatte alla fase «acuta» della loro malattia. E qui sta la chiave per risolvere il problema delle liste d’attesa : la degenza …

"Le pasionarie", di Anais Ginori

«Siamo contro la violenza, non abbiamo rancori verso nessuno. Dietro al nostro sorriso ci sono le lacrime e il nostro sarcasmo è una reazione al caos». Nell’ultima lettera dal carcere, appena qualche giorno fa, le attiviste russe di Pussy Riot rivendicano con orgoglio la loro battaglia. Da oggi le tre ragazze affrontano il processo con l’accusa di “atti vandalici”. In realtà, la loro colpa è aver cantato il 21 febbraio, a pochi giorni dalle elezioni, una preghiera rock dentro alla chiesa moscovita Cristo Salvatore. “Madre di Dio, liberaci da Putin”, era il ritornello. Maria Alekhina, Nadezhda Tolokonnikova e Yekaterina Samutsevich, arrestate a marzo, rischiano fino a sette anni di carcere. In favore della loro liberazione si sono mobilitate star come Madonna e Sting, ma anche intellettuali come Salman Rushdie. Con i loro volti sbarazzini, le Pussy Riot sono le ultime icone di una contestazione al femminile, ormai globalizzata. Dalla primavera araba ai cortei studenteschi in Cile, dai gruppi dissidenti in Iran e in Cina fino all’opposizione cubana, sempre più spesso la protesta è donna. Non …

"Crescono i disabili disoccupati "in Italia sono 750 mila"", di Valentina Santarpia

«Le faremo sapere»: la frase, poco incoraggiante per un disoccupato, diventa micidiale per un disabile. In Italia sono 750mila le persone con handicap iscritte alle liste di collocamento obbligatorio: secondo le stime dell’Istat, l’80% dei diversamente abili denuncia di aver cercato lavoro senza trovarlo. Una percentuale più ampia anche di quel 50-70% dei disabili che, in base ai dati Onu, è senza lavoro nei Paesi industrializzati. C’è di più: solo il 17% dei diversamente abili occupati nel nostro Paese afferma di aver trovato lavoro grazie ai centri per l’impiego, mentre il 31% si è affidato alla rete di parenti e amici, il 20% ha partecipato a un concorso pubblico e solo il 16% ha inviato un curriculum in risposta agli annunci. Una situazione pesante per chi si trova tagliato dal mondo della produttività, ma anche un costo sociale per l’intera collettività: lasciando fuori dal mercato del lavoro i disabili si brucia tra l’1 e il 7% del Pil (Prodotto interno lordo) secondo le stime dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). La crisi ha inevitabilmente peggiorato le …

"Donne d'Italia", di Concita De Gregorio

Che meraviglia queste tre ragazze italiane, questi tre profili sul podio: un airone sottile, una bambola bambina, una madre con le prime rughe. Elisa, Arianna, Valentina. Che spettacolo queste tre donne così diverse così uguali, nemiche e compagne di squadra, rivali e vicine di letto. BELLE come il sole direbbero e diranno le loro mamme: sei bella come il sole. Ciascuna lo è. Che sorrisi, che impresa. Quanto dolore perdere di un soffio, quella lacrima che scende e la mano con le unghie blu di Arianna Errigo che la asciuga, che meraviglia vincere all’ultima stoccata, gli occhi che cercano il cielo di Elisa Di Francisca, in un secondo che ti giochi tutto in quell’attimo e non vedi non senti altro che sì, è la tua volta, è il tuo momento. È adesso. Che orgoglio risalire la china del terzo posto con la zampata della vecchia leonessa, che tempra il vecchio Cobra, Valentina Vezzali è ancora qui. Oro incenso e mirra hanno portato, venute da tempi diversi della vita: una ragazzina, una giovane donna, una campionessa …

"Londra ci indica la ricetta per ripartire", di Mario Calabresi

Può una nazione in crisi permettersi ancora di sognare? Può, guardando al proprio passato e alle difficoltà che ha superato, provare a pensare di avere un futuro? Può concedersi il lusso di prendersi in giro, di ironizzare sui suoi simboli, e nonostante questo sentire forte l’orgoglio di appartenere ad una comunità? La serata che ha aperto le Olimpiadi ci ha risposto di sì: è possibile e il Paese che ci riesce ha trovato la strada per uscire dal buio. Perché la Gran Bretagna è una nazione in crisi, che vive la peggiore recessione da 50 anni, costretta a tagli drastici a causa di un mondo che sta cambiando drammaticamente scenari e certezze. Ma nello spettacolo inaugurale il regista premio Oscar Danny Boyle ci ha ricordato che non è la prima volta che il mondo rivoluziona vite, professioni e sicurezze, che cambia completamente il panorama di fronte agli occhi, ha giocato con le nostre paure, gonfiandole per poi lasciarle volare in cielo, tranquillizzandoci con le favole che si leggono ai bambini. Quei bambini che saltano su …